LE COLONNE

Nelle logge dei primi decenni del XVIII secolo venivano tenute in mano in forma miniaturizzata dai Sorveglianti, quali loro emblemi. Solo all’inizio dell’800 le colonne B e J divennero furono definitivamente issate e fissate su appositi piedestalli e collocate ai lati dell’ingresso dei templi massonici. Fin dal tempo di Salomone segnano il confine tra lo spazio del profano e quello della sacralità.

inserito il 17 04 2012, nella categoria Architettura, Simbolismo, Storia, Tavole dei Fratelli

Tavola del fr:. G:. M:.

Da circa due anni sono entrato in questa rispettabile Loggia, e quello che mi ha particolarmente colpito , oltre naturalmente al rito della mia iniziazione, sono i simboli presenti all’interno del tempio. Tra questi simboli le colonne poste all’entrata mi hanno subito affascinato. Ho cominciato a chiedermi perché fossero poste all’entrata del tempio, che significato avessero. Ho svolto delle ricerche e cominciato a leggere libri. Il risultato delle ricerche l’ho quindi condensato in questi pochi fogli

Da leggende antiche si sapeva dell’esistenza di due antiche Colonne, una in marmo e l’altra in mattoni di argilla,che sarebbero state costruite dai figli di Lamech (1) con lo scopo di tramandare, opportunamente incise, le scienze scoperte dall’uomo, nel caso che il mondo avesse subito una catastrofe a causa del fuoco o dell’acqua: la prima colonna avrebbe dovuto resistere al fuoco, la seconda all’acqua.

Queste mitiche colonne sono solo oggetto di racconti e sono perciò del tutto immateriali. Per altro non se ne sono rinvenute tracce di qualsiasi entità e natura in nessun testo rituale, nè nelle più note Costituzioni, nè nell’arredamento di loggia fino al 1600.

LE COLONNE B e J

Fu intorno al 1700 che da documenti scritti e più tardi anche da figure riportate nei primi Tappeti di Loggia si cominciò a rilevare la presenza di oggetti di origine biblica e più precisamente di origine salomonica, si trattava della rappresentazione delle due famose Colonne B e J del Portico del Tempio di Salomone. Queste due colonne chiamate BOAZ e JACHIN, introdotte nei catechismi massonici fin dal 1710, cominciarono ad essere estratte dal mondo della leggenda e tra il 1727 e il 1730, in forma miniaturizzata,venivano tenute in mano, quali loro emblemi, dai Sorveglianti.  

Solo verso l’inizio del 1800 ,le colonne  B e J divennero pezzi di arredamento e furono definitivamente issate e fissate su appositi piedestalli e collocate ai lati dell’ingresso della Loggia.

IL SIGNIFICATO DELLE DUE COLONNE

Le colonne segnano il confine tra lo spazio del profano e quello della sacralità  ma, nello stesso tempo, indicano che al di là c’è l’oceano in cui sprofondare e annegare, al di qua la sicurezza di ciò che si conosce. Chi ha deciso di entrare è certo di quello che sta abbandonando, ma non sa quello che potrà trovare: egli si troverà di fronte a se stesso e all’infinito, sarà segnato dalla paura e dallo sgomento, ma ad ogni passo scoprirà qualcosa di quello che sta cercando.

Tali colonne non reggono il tempio, ma delimitano lo spazio e soprattutto indicano la porta per accedere al luogo sacro,per entrare nella dimensione dell’infinito.

L’iniziato non può stare al di qua ed al di là di esse, non può portare dentro quello che deve stare fuori, né deve portare fuori quello che deve restare dentro, le colonne segnano proprio questo confine e questo incontrovertibile principio iniziatico.

Nel tempio massonico le colonne sono quelle del tempio di Salomone, Jakin e Boaz che di solito sono poste a occidente dove tramonta il sole, queste segnano anche la fine della giornata del libero muratore. Egli entrando, superando le colonne lascia dietro di se il mondo finito e si rivolge a oriente dove nasce il sole, l’oriente è il luogo  a cui volgere lo sguardo perché da esso ha origine ogni cosa e si origina anche la via interiore dell’iniziato.

I Libri dei RE descrivono la costruzione delle due colonne e il loro collocamento.

Il re Salomone fece venire da Tiro un certo Hiram, figlio di una vedova della tribù di Neftali, di grande capacità tecnica e molto talentuoso, esperto in ogni genere di lavoro in bronzo. Egli venne presso Salomone ed esegui tutti i suoi lavori.

Fece due colonne di bronzo, ognuna delle quali misurava diciotto cubiti di altezza e dodici di circonferenza,e nove centimetri di spessore, dentro erano vuote.

Fece pure due capitelli di bronzo fuso da collocare alla sommità delle due colonne, tutti e due i capitelli misuravano cinque cubiti  d’altezza ciascuno .

Fuse pure due reti,lavori di intreccio con fregi e festoni a modo di catenelle,per ornare i due capitelli posti in cima alle colonne.

Fece anche delle melagrane in due ordini, uno al di sopra dell’altro.

Erano duecento melagrane in due ordini attorno a ciascun capitello, in tutto quattrocento.

Sui capitelli, posti sulle colonne vi fu aggiunto un lavoro in forma giglio e questa struttura misurava quattro cubiti.

Salomone fece poi innalzare le due colonne davanti vestibolo del tempio: eresse la colonna di destra e le dette il nome di Jakin, elevò quindi quella di sinistra e la chiamò Boaz.

Poi sulla sommità delle colonne sistemò quel lavoro fatto a giglio.

E fu cosi compiuta l’opera delle due colonne ( da I Libri dei Re , VII, 13-23)

Provo ora a descrivere la simbologia delle due Colonne  salomoniche .  Tali colonne erano poste all’ingresso del Portico, fuori dal Tempio e  attraverso l’interpretazione dei loro nomi  si può comprendere quale  simbolismo  Salomone allegò ad esse.

Iachin significa “ egli stabilirà” e Boaz  significa “ nella forza”.

Interpretando le due parole si ha:”egli stabilirà nella forza”, cioè Dio rende stabile , nella sua forza ,il Tempio.

Il Tempio può rappresentare il mondo ideale.

Questa sarebbe la prima e forse unica interpretazione delle due Colonne salomoniche, ma in materia simbologica , il pensiero umano è quasi insaziabile, per cui  un infinità di  ulteriori interpretazioni si sono ispirate al compendio della simbologia di queste due Colonne, dando luogo ad interpretazioni sul tema quasi senza limiti,qui di seguito dò una succinta esemplificazione.

La J iniziale di Jachin corrisponde allo Jod, simbolo del sesso maschile.

La B iniziale di Boaz, corrisponde al Beth che significa casa, ricettacolo, caverna, da cui l’idea di utero.

Concludendo, le due Colonne situate davanti al Tempio di Salomone, secondo la più ampia valenza interpretativa, simboleggiano il segreto della continuità del Mondo, sotto le regole “fortemente e stabilmente “ fondate da Dio.

FORMA ED EVOLUZIONE DELLE  DUE COLONNE

Con l’evoluzione del rituale massonico si è  un po’ per volta definito l’arredo della Loggia e con esso anche le Colonne hanno subito delle trasformazioni.

Fino a metà del XVIII secolo le Colonne erano rappresentate, architettonicamente parlando, uguali. Erano raffigurate una uguale all’altra senza avere un particolare ordine architettonico, erano costituite da un basamento, da un fusto scanalato e rastremato verso l’alto sul quale campeggiava, per una colonna la lettera B e per l’altra la lettera J. Avevano inoltre un capitello floreale su cui  per una Colonna era fissata una sfera terrestre o mappamondo, mentre sull’altra era fissata una sfera celeste o una sfera armillare.

Dalla seconda metà del XVIII secolo le due Colonne hanno cominciato a differenziarsi divenendo l’una diversa dall’altra. La diversità non era solo costituita dalla forma delle Colonne ma anche dalle rispettive sovrastrutture.

La Colonna J era costituita da una Colonna corinzia, che al di sopra del capitello corinzio recava una sfera celeste, mentre la Colonna B era costituita da una colonna dorica, il cui capitello dorico sosteneva una sfera terrestre. 

Oggi, secondo il modello prevalente in Italiala Colonna B è costituita da una Colonna dorica portante sul fusto la lettera B e reca al di sopra del capitello dorico  un mappamondo o sfera terrestre mentrela Colonna J è costituita da una Colonna jonica, che porta sul fusto la lettera J e reca al di sopra del capitello jonico tre melograne  dischiuse.

Le Colonne, nella nuova impostazione simbologica assumono solo in Italia, simboli e valori appartenenti a tutti e tre i gradi massonici.

La Colonna B è sottoposta al 2° sorvegliante,la Colonna J è sottoposta al 1° sorvegliante.

La colonna B nel primo grado, è il posto dove gli apprendisti ricevono i salari, inoltre siccome ricordala Colonna Boaz del portico del Tempio di Salomone che fu definita “nella forza”, in ragione della sua forma dorica ,rappresenta la Forza o la materia che ad essa si collega e per la presenza del Mappamondo sul suo capitello, rappresenta l’Universalità della Libera Muratoria.

La Colonna J che ricordala Colonna Jachin del portico del Tempio di Salomone,  rappresenta la stabilità divina e in ragione della sua forma jonica rappresenta la bellezza. La presenza delle tre melograne spaccate poste sulla sommità del  capitello significano la fratellanza dei Liberi Muratori

In secondo gradola Colonna J è il punto dove i Compagni d’Arte ricevono i propri salari.

Inoltre, nel secondo grado, le Colonne B e J hanno un significato sessuale; la colonna B nella sua forma dorica con il capitello sormontato dal mappamondo simboleggia il Fallo cioè rappresenta la mascolinità, mentre la colonna J nella sua elegante forma jonica, col capitello a due volute rappresenta il simbolo della femminilità e le tre melograne spaccate piene di frutti simboleggiano la fecondità .

In terzo  grado le Colonne B e J simboleggiano l’Armonia degli Opposti che si raggiunge solo nel regno dello Spirito, dopo aver ottenuto il controllo della parte materiale e della parte psichica.

Come nei precedenti gradi ,anche in questo grado le due Colonne mantengono il significato interpretativo arcaico; poiché la lettera B  corrisponde a “Beth” che in ebraico significa  Utero e la lettera J corrisponde a “Jod” che sempre in ebraico significa Fallo, si determina una inversione dei simboli delle due Colonne in virtù del quale i due significati, sul piano spirituale, non alludono certo ad una significazione generativa ma ad una manifestazione creativa di pertinenza solo alla divinità per cui rappresentano il simbolismo dell’Eterno Mascolino e dell’ Eterno Femminino, e questa inversione dei simboli allude ad un Equilibrio Universale che si scopre solo nella dimensione spirituale.

Naturalmente ritengo che questa mia modesta ricerca possa essere di spunto per ulteriori approfondimenti.

Ho detto.

G:. M:.

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Note

(1)  nome di patriarca antidiluviano, ottavo discendente di Adamo e figlio di Matusalemme padre di Noè.

Bibliografia

Ispirato da “I simboli massonici” di L. Sessa.

 

 

 


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