Mario Angeloni: il martire massone che anticipò la Resistenza

Muorì nella prima battaglia combattuta nella guerra civile spagnola dalla cosiddetta Colonna Italiana (o Aucaso), di cui era comandante, contro le truppe franchiste nei pressi di Huesca.

E’ stato questo il destino del massone perugino Mario Angeloni, trovatosi a capo di un gruppo eterogeneo di volontari (giellisti, anarchici, socialisti, comunisti, ecc.) che sentirono l’esigenza di opporsi al nazi-fascismo in Spagna già dall’estate del 1936, anni prima che Francia, Inghilterrra e Stati Uniti intervenissero contro il golpe di Franco, e diversi mesi prima che anche la Russia decidesse di appoggiare la resistenza internazionale.

Resistenza che Angeloni ed i suoi uomini volevano certamente esternare anche contro il regime fascista italiano, come poi la lotta partigiana si sviluppò a guerra in corso (soprattutto nelle sue fasi finali). Fu quindi anticipatore e primo martire del resistenza italiana. E fu massone. Un massone decisamente dimenticato dalla storia (solo a Perugia c’è un viale che ricorda il suo nome). Lo ricorda solo un romanzo storico di Luca Gatti dal titolo “Trentasei”, edito da Bertoni nel 1980 in occasione di una commemorazione di Angeloni tenuta da Randolfo Pacciardi ed altri commilitoni di quegli anni.

Mario Angeloni: il martire massone che anticipò la Resistenza

Muorì nella prima battaglia combattuta nella guerra civile spagnola dalla cosiddetta Colonna Italiana (o Aucaso), di cui era comandante, contro le truppe franchiste nei pressi di Huesca.

E’ stato questo il destino del massone perugino Mario Angeloni, trovatosi a capo di un gruppo eterogeneo di volontari (giellisti, anarchici, socialisti, comunisti, ecc.) che sentirono l’esigenza di opporsi al nazi-fascismo in Spagna già dall’estate del 1936, anni prima che Francia, Inghilterrra e Stati Uniti intervenissero contro il golpe di Franco, e diversi mesi prima che anche la Russia decidesse di appoggiare la resistenza internazionale.

Resistenza che Angeloni ed i suoi uomini volevano certamente esternare anche contro il regime fascista italiano, come poi la lotta partigiana si sviluppò a guerra in corso (soprattutto nelle sue fasi finali). Fu quindi anticipatore e primo martire del resistenza italiana. E fu massone. Un massone decisamente dimenticato dalla storia (solo a Perugia c’è un viale che ricorda il suo nome). Lo ricorda solo un romanzo storico di Luca Gatti dal titolo “Trentasei”, edito da Bertoni nel 1980 in occasione di una commemorazione di Angeloni tenuta da Randolfo Pacciardi ed altri commilitoni di quegli anni.


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