Mark Twain e il giovane Satana
E’ considerato il capostipite della letteratura americana. Il primo autore ad aver demarcato un chiaro confine (di carattere, di stile e di contenuti) fra la narrativa dell’America e quella del resto del mondo.
Questo è il primo connotato di Mark Twain scrittore, psuedonimo di Samuel Langhorne Clemens (Florida, 30 novembre 1835 – Redding, 21 aprile 1910).
Per Ernest Hemingway “Tutta la letteratura moderna statunitense viene da un libro di Mark Twain, Huckleberry Finn. (…) Tutti gli scritti Americani derivano da quello. Non c’era niente prima. Non c’era stato niente di così buono in precedenza“.
L’altro importante connotato della vita di Mark Tawin è quello di essere stato massone, iniziato il 22 maggio 1861 nella loggia “Stella Polare” di St. Luis, divenuto maestro il 10 Luglio dello stesso anno. All’età di 26 anni.
CONTRADDIZIONI
E’ stato certamente “uomo del dubbio”, come lo sono tutti i massoni, ed ha vissuto molte contraddizioni. Come ad esempio, al tempo della Guerra Civile americana (1861), quella di essere un convinto anti-schiavista, ed essersi arruolato nell’esercito sudista (che abbandonò comunque dopo pochi mesi).
Anti-schiavismo e anti-razzismo che traspare in molte sue opere, e nell’esplicita descrizione di se stesso, come al solito non priva di ironia corrosiva: “Io non ho pregiudizi di razza, di casta o di religione. Tutto quel che m’importa sapere di un uomo è che sia un essere umano: questo mi basta… non potrebbe essere niente di peggio”.
UN “UOMO CONTRO” (ANCHE LA VIVISEZIONE)
Mark Twain fu spessissimo un “uomo contro”: contro la guerra, contro il razzismo, contro la schiavismo, contro il colonialismo, perfino contro l’imperialismo del suo paese, gli Usa, cosa che gli valse non pochi problemi sociali ed economici. Si schierò anche contro la pena di morte, e fu fra i primi intellettuali ad affrontare criticamente il problema dei diritti degli animali e della vivisezione: “Non mi interessa sapere se la vivisezione produce risultati che sono redditizi per la razza umana o no – scrisse – Il dolore che si infligge agli animali non consenzienti è la base della mia ostilità verso di essa, ed è per me una sufficiente giustificazione di inimicizia, senza guardare oltre”.
Si schierò a favore dei diritti delle donne e delle minoranze, non nascondendo le sue simpatie, e forse la sua adesione, al movimento laburista.
Fra le sue contraddizione anche quella di provenire da una famiglia fortemente religiosa (di origine puritana e di fede calvinista-presibiteriana), e di aver maturato una spiccata tendenza anti-religiosa. Tendenza che non gli aveva comunque evitato (altra contraddizione) di nutrire altrettanto forti simpatie per alcuni personaggi religiosi, come Giovanna d’Arco, della quale studiò e scrisse la biografia.
L’AMICIZIA CON TESLA
Più che dalla religione Mark Twain era attirato dalla Scienza. Fu grande amico del fisico serbo Nikola Tesla, rivoluzionario inventore del suo tempo (pare abbia preceduto anche Guglielmo Marconi nell’invenzione della radio, o almeno nell’intuirne i principi). Mark Twain frequentò assiduamente il suo laboratorio. Pare che da questa amicizia sia scaturita ad esempio l’idea del celebre romanzo “Un Americano alla Corte di Re Artù”, in cui s’immagina che un contemporaneo di Twain e Tesla viaggi nel tempo e si trovi nell’antica Inghilterra nell’epoca di Re Artù, e riesca a destreggiarsi “reinventando” alcuni prodotti tecnologici del suo tempo.
MOMENTI DIFFICILI
La sua fu un’esistenza contrassegnata da molti momenti drammatici e difficili: la perdita di tre fratelli, la morte di un quarto in un incidente su un battello del Missisipi (lo scoppio di una caldaia), la morte della prima moglie Lily e di ben tre dei quattro figli che ebbe da lei (l’unica a sopravvivere fu Clara, nata nel 1874, che nonostante l’amputazione di una gamba per una caduta da un albero, fece una discreta carriera come cantante).
Tutto questo, unito a vari dissesti economici (il fallimento della sua casa editrice in seguito al flop di un libro su Papa Leone XIII, di cui vennero vendute meno di 200 copie), contribuì a minarne lo spirito di un ombroso sarcasmo depressivo, che fu fortunatamente rischiarato dall’amicizia e dall’aiuto (anche finanziario) di alcuni grande uomini, come appunto il fisico Tesla, Robert Sparrow Smythe, l’editore inglese Hugh Gilzean-Reid, e soprattutto il magnate del petrolio Henry H. Rogers, principale azionista della Standard Oil (nella foto).
SARCASMO RELIGIOSO
Alla fine dei suoi giorni Mark Twain era approdato ad una visione più decisamente atea dell’esistenza, o perlomeno ad una posizione agnostica. I suoi parenti più stretti dissero che Mark Twain per lungo tempo aveva creduto che esistesse “qualcosa” oltre la vita, ma non fu mai una sua credenza convinta, anzi scrivendone o parlandone in pubblico affermò più spesso il contrario.
Quando affrontava il tema dell’esistenza di Dio, emergeva sempre la sua più viscerale ironia, al limite del sarcasmo. Sarcasmo che riversava sui racconti biblici, deridendone i personaggi, per affermare i propri ragionamenti agnostici.
IL GIOVANE SATANA
Lasciò diverse opere su questa sua posizione decisamente irriverente nei confronti di tutte le Fedi “rivelate” dalle Scritture. Molte, dopo la sua morte, furono distrutte dai suoi stessi familiari. Altre vennero alla luce solo molti anni dopo, come “The Mysterious Stranger” (lo Straniero Misterioso) che parla dell’apprendistato terreno del Giovane Satana, pubblicato nel 1916; o come “Letters from the Earth” (Lettere dalla Terra) pubblicato, incompleto, solo nel 1962.
Ciò che traspare dal romanzo sullo Straniero Misterioso, alias il Giovane Satana (che nel romanzo stesso si fa chiamare semplicemente “44”) che giunge sulla terra (l’Austria del 1500) per svelare ed “apprendere” tutta la crudeltà, l’ipocrisia venata di vigliaccheria e la folle mentalità del genere umano, è il darwinismo pessimista dello stesso Mark Twain, per il quale “ L’uomo è un animale inferiore, discende in senso letterale e morale dai primati, è l’unico animale che sia crudele, che infligga il dolore per il solo piacere di farlo”.
FILANTROPIA
Nonostante questa disincantata e per certi versi crudele visione dell’Uomo, Mark Twain, da buon massone e da uomo che ben conosceva le avversità della vita, non venne mai meno al suo istinto di aiuto nei confronti dei più deboli. La sua filantropia si mostrò concretamente sia nei momenti di maggiori possibilità economiche, che nei momenti di ristrettezze. Questa sua indole influenzò molto anche l’amico industriale Henry H. Rogers, che ebbe in vita la reputazione di “mastino infernale” della finanza, ma che dopo la sua morte si scoprì silenzioso e segreto benefattore, con la complicità di Mark Twain, di molte scuole rurali ed istituti superiori negli Stati del Sud, specificatamente per l’educazione e l’elevazione sociale dei neri, così come sostanziosi finanziamenti furono concessi all’opera assistenziale di un medico afroamericano, il dott. Brooker T. Washington, e al sostegno di una giovane scrittrice sordocieca, Helen Keller; altri importati aiuti economici furono destinati infine ai familiari delle vittime del grande terremoto di San Francisco (1906).
Non è provato, ma probabilmente l’amicizia fra Twain e Rogers si basava anche sulla condivisione dei principi e delle pratiche massoniche. La probabile appartenenza di Rogers alla massoneria si deduce anche dal fatto che egli stesso donò vari edifici alla sua città natale, Fairhaven nel Massachusetts, fra questi anche il “George H. Taber Masonic Building”.
LA COMETA DI HALLEY NEL SUO DESTINO
Un anno prima di morire Mark Twain scrisse: “Sono nato con l’arrivo della cometa di Halley nel 1835. Tornerà l’anno prossimo, ed io me ne andrò con lei”. Ed accadde proprio così: la cometà di Halley venne a “riprendersi” lo scrittore il 21 Aprile dell’anno successivo (1910). La morte sopravvenne per infarto.
Mark Twain è sepolto nel Woodlawn National Cemetery, ad una profondità esatta di 12 piedi (3,7 metri) per onorare lo pseudonimo fluviale “Mark Twain” che egli stesso aveva scelto: “Marca Due” (cioè proprio 12 piedi), un’indicazione degli scandagli che misuravano la profondità del Missisipi sui battelli in cui Samuel Langhorne Clemens aveva navigato e lavorato, e soprattutto appreso molte cose sulla vita degli uomini, una lezione che ha poi ispirato la maggior parte delle sue opere successive.
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AFORISMI E FRASI CELEBRI
Tra vent’anni non sarete delusi delle cose che avete fatto, ma da quelle che non avete fatto. Allora levate l’ancora, abbandonate i porti sicuri, catturate il vento nelle vostre vele. Esplorate. Sognate. Scoprite.
Cerchiamo di vivere in modo tale che quando moriremo perfino il becchino sia triste
Che cosa sarebbe l’umanità, signore, senza la donna? Sarebbe scarsa, signore, terribilmente scarsa.
Ci vogliono il tuo nemico e il tuo amico insieme per colpirti al cuore: il primo per calunniarti, il secondo per venirtelo a dire.
Dai a ogni giornata la possibilità di essere la più bella della tua vita.
Di solito la gente è infastidita da quei passi della Bibbia che non comprende, mentre i passi che infastidiscono me sono quelli che comprendo.
Dio ha inventato l’uomo perché era deluso della scimmia.
La differenza di opinioni quella che rende possibile le corse dei cavalli.
È nobile essere buoni, ma è più nobile insegnare agli altri ad essere buoni, ed è meno faticoso.
Fai ogni giorno qualcosa che non ti piace: questa è la regola d’oro per allenarti a fare il tuo dovere senza fatica.
I miei libri sono come l’acqua, quelli dei grandi talenti sono vino. Tutti bevono acqua.
Il cane è un gentiluomo. Spero di andare nel suo Paradiso, non in quello degli uomini.
Il coraggio è resistenza alla paura e dominio della paura, ma non assenza di paura.
Il lavoro consiste in qualsiasi cosa il corpo sia obbligato a fare. . . Giocare consiste in qualsiasi cosa che il corpo non sia obbligato a fare.
Il letto è il posto più pericoloso del mondo. L’ottanta per cento della gente vi muore.
Il miglior modo per stare allegri è cercare di rallegrare qualcun altro.
Il valore dei libri varia secondo le circostanze. Un libro rilegato in cuoio è eccellente per affilare i rasoi; un libro piccolo serve per zeppare la gamba più corta di un tavolino traballante; un vecchio libro rilegato in pergamena è un’ottima arma per scacciare gatti molesti; un atlante dai grandi fogli è quanto di meglio si possa desiderare per accomodare vetri rotti.
Il vero inchiostro usato per scrivere la storia è semplice, fluido pregiudizio.
In paradiso la sola cosa che manca è la compagnia.
L’educazione è la difesa organizzata degli adulti contro la gioventù.
L’uomo è l’unico animale che arrossisce, ma è anche l’unico che ne ha bisogno.
L’uomo che è pessimista prima di avere 48 anni sa troppo; dopo, se è un ottimista, sa troppo poco.
La civiltà è un illimitato moltiplicarsi di inutili necessità.
La cosa più facile che io abbia mai fatto in vita mia è smettere di fumare: dovrei ben saperlo, perché l’ho fatto un migliaio di volte.
La gratitudine è un debito che di solito si va accumulando, come succede per i ricatti: più paghi, più te ne chiedono.
La sacra passione dell’amicizia è di così dolce, leale, costante, paziente natura che può durare tutta la vita, salvo richiesta di un prestito di denaro.
La Verità è più strana della Fantasia perché la Fantasia è costretta a attenersi al probabile, la Verità invece no.
La verità è la cosa più preziosa che possediamo, per questo motivo dovremo farne economia.
La vita sarebbe infinitamente più felice se noi nascessimo a ottant’anni e gradualmente ci avvicinassimo ai diciotto.
Le massime di Benjamin Franklin erano piene d’animosità verso i giovani. Ancor oggi, un ragazzo non può obbedire a uno dei suoi istinti naturali senza imbattersi in uno di quegli imperituri aforismi.
Le rughe dovrebbero indicare soltanto dove sono stati i sorrisi.
Mai rimandare a domani ciò che puoi fare benissimo dopodomani.
Mio Dio, fai diventare buoni i cattivi e simpatiche le persone buone!
Nessuno è tanto volgare quanto le persone estremamente sofisticate.
Non è vero che i mariti, appena vedono una bella donna, dimenticano di essere sposati. Al contrario: proprio in quei momenti se lo ricordano dolorosamente.
Non è saggio usare la morale nei giorni feriali; così succede che poi la troviamo in disordine la domenica.
Non facciamo altro che sentire, e l’abbiamo confuso con il pensare. E da questo nasce un risultato che consideriamo una benedizione: il suo nome è Opinione Pubblica. Risolve tutto. Alcuni credono che sia la voce di Dio.
Non ho mai permesso che l’istruzione interferisse con la mia educazione.
Non separarti dalle illusioni. Quando se ne saranno andate, può darsi che tu ci sia ancora, ma avrai cessato di vivere.
Nulla è più triste a vedersi di un giovane pessimista, eccetto un vecchio ottimista.
Per capire e raggiungere ciò che vuoi comincia a scartare ciò che non vuoi.
Per ottenere il pieno valore della gioia dobbiamo avere qualcuno con cui condividerla.
Promettere di non fare una cosa è il modo più sicuro perché a uno venga una voglia matta di farla.
Quando ti rendi conto che sei dalla parte della maggioranza, sappi che è ora di cambiare.
Se dici la verità, non devi poi ricordarti di nulla.
Se prendi un cane che muore di fame e lo ingrassi, non ti morderà. È questa la differenza principale tra un cane e un uomo.
Solo ai morti è permesso dire la verità.
Tutte le scoperte della medicina si possono ricondurre alla breve formula : “l’acqua, bevuta moderatamente, non è nociva”.
Tutti dicono: “Che brutto, dover morire”; una ben strana lagnanza in bocca a gente che ha dovuto vivere.
Tutto ciò che è umano è patetico. La segreta fonte dell’Umorismo stesso non è gioia ma dolore. Non c’è umorismo in cielo.
Tutto ciò che serve per avere successo nella vita sono ignoranza e fiducia in se stessi.
Un banchiere è uno che vi presta l’ombrello quando c’è’ il sole e lo rivuole indietro appena incomincia a piovere.
Un classico è qualcosa che tutti vorrebbero aver letto e nessuno vuol leggere.
Un uomo che non legge buoni libri non ha alcun vantaggio rispetto a quello che non sa leggere.
Una bugia fa in tempo a viaggiare per mezzo mondo mentre la verità si sta ancora mettendo le scarpe.
Una delle prove dell’immortalità dell’anima è che moltitudini innumerevoli vi hanno creduto, come hanno creduto che la terra fosse piatta.
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