Atei e Credenti in Massoneria
Tavola dei fratelli S:. M:. e P:. M:.
Secondo un dire comune per ateo si intende chi non crede in nessuna divinità (dal greco atheos = senza dio).
E’ necessario distinguere tra l’ambito religioso e l’ambito filosofico.
Ciascuna religione ha sempre condannato come atee tutte le rappresentazioni non conformi alla propria: nell’antichità politeisti contro monoteisti e viceversa, più tardi cristiani contro mussulmani, e poi ancora cattolici contro protestanti
Più volte l’accusa di ateismo é stata motivo di persecuzioni, da Socrate a Giordano Bruno, fino a Spinosa. Spesso ne furono colpiti i filosofi che dissentivano dalla concezione religiosa del loro paese e del loro tempo, e spesso , furono considerati atei coloro che non concepivano Dio come entità-persona o come creatore.
In ambito filosofico una distinzione può essere posta fra ateismo dogmatico (negazione vera e propria dell’esistenza di dio), ateismo scettico o agnostico (impossibilità di conoscere la verita’ sull’esistenza di Dio) e ateismo critico (confutazione delle prove avanzate per dimostrare l’esistenza di Dio).
A metà del 1500 Cesare Vanni enunciò teorie panteistiche basate sulla divinità intrinseca della natura, sull’appartenenza dell’uomo ad essa come sua parte.
Nel ‘700, in forme filosofiche, l’ateismo ha una rilevante ripresa nell’Illuminismo, tra gli altri con Diderot.
Il messaggio illuminista si condensa nella laicità e razionalità producendo frutti dando all’Enciclopedia e all’Occidente un passato culturale.
Con l’Ottocento si entra nella modernità, questo anche grazie ai filosofi atei che hanno dato un forte contributo, rompendo il fronte di una religiosità rispetto al cristianesimo ed al deismo dominante.
Carl Marx studia il fenomeno religioso interno alla società contemporanea .Egli é il deciso assertore dell’ateismo.
A metà dell’800 nella classe intellettuale si abbandona il cristianesimo per abbracciare il deismo ed assumere un atteggiamento agnostico.
Ma fu solo con Charles Darwin e con la pubblicazione del suo trattato ”L’origine della specie”, che la teoria dell’evoluzione prese definitivamente forma: un meccanismo che favorisce i caratteri genetici che meglio si adattano all’ambiente, eliminando invece quelli svantaggiosi.
L’Evoluzionismo sostiene dunque che le specie animali e vegetali discenderebbero tutte da specie più antiche, da cui sarebbero per l’appunto ”evolute”.
L’Evoluzione non é predeterminata: le mutazioni sono casuali ed anche il tempo ed il modo in cui insorgono sono imprevedibili.
Nonostante i differenti accenti, la quasi totalità del mondo scientifico odierno ha fatto propria la teoria dell’Evoluzione. Ciò in base a prove inconfutabili.
Una teoria concorrente dovrebbe essere in grado di produrre altrettante evidenze.
Al momento non vi é riuscito ancora nessuno.
Con le evidenze a proprio favore che l’ Evoluzionismo può vantare oggi, però, desta perplessità che vi siano ancora tante persone legate alla concezione Creazionista Classica, sulla base della lettura del testo biblico.
Si deve ricordare che nell’800 la maggior parte delle nazioni occidentali aveva il cristianesimo come religione di stato e gli atei potevano essere accusati di blasfemia, e come tali legalmente perseguiti.
In età contemporanea l’ateismo si é diffuso ed é spesso associato al razionalismo ed al materialismo.
Dopo la fondazione a Londra della Gran Loggia di Inghilterra nel 1717 , al pastore presbiteriano J. Anderson era stato affidato il compito di redigere una costituzione che apparve nel 1723.
Il primo articolo dei cosiddetti ”Old Charges” riguardante Dio e Religione affermava: “un massone é tenuto , per la sua condizione, a obbedire alla legge morale, e se egli intende rettamente l’ Arte non sarà mai uno stupido ateo, né un libertino irreligioso”.
Lo stesso Anderson esprimeva nella costituzione i contenuti culturali del deismo e cioè l’atteggiamento di indifferenza nei confronti delle diversità delle religioni storiche giustificate solamente nella ricerca di un fondamento comune basato su legge morale ed etica.
L’esperienza Massonica presenta al suo interno tendenze diverse (razionalismo illuminista , misticismo e teosofia). Dal linguaggio delle corporazioni medioevali erano derivati i tre gradi azzurri .
La massoneria francese inserì ulteriori gradi a carattere prevalentemente cristiano, come emerge nel celebre discorso di A.M. de Ramsay, discorso che ridefinì in tal modo il contesto massonico contrapponendo al modello illuminista quello cavalleresco ”Scozzese ”.
Vennero quindi introdotti i cosiddetti ” alti gradi ”.
La cultura massonica si arricchì di contenuti provenienti dall’ambito dello spiritualismo cristiano, della tradizione rosacrociana e dal simbolismo ebraico–cabalistico.
Esistono probabilmente tanti ateismi e tanti agnosticismi quanti sono gli atei e gli agnostici. Esiste poi una specie particolare di ateismo, i cosiddetti “atei devoti” che sostengono i valori cristiani , pur non credendo nell’esistenza di Dio.
La massoneria non é irreligiosa né antireligiosa e non é di per se stessa anticlericale né atea né necessariamente deista.
Il Grande Architetto dell’Universo può essere concepito non solo in chiave radicalmente teista , ma anche e soltanto come ” Dio Interiore’, quindi come rappresentazione di un intimo ordine spirituale .
E’ con questa impostazione che la massoneria può lasciare le porte aperte anche ad atei , agnostici e a tutti coloro che sono in cerca di una risposta che non trovano nelle rivelazioni dall’antichità ad oggi .
I massoni non saranno quindi mai “stupidi atei” bensì persone aperte alla conoscenza ed alla ricerca anche del sacro e del divino (A. Panaino)
Nel rito Scozzese il Gran Sovrano ( 1965 ) asseriva che la massoneria ha il suo fondamento essenziale nella fede in una Potenza Suprema che si onora sotto il nome di G.A.D.U. .
In questa affermazione si intravede una concezione panteistica: il fine ultimo dell’iniziazione massonica é la conquista e l’applicazione pratica di una cognizione di sé individuale e universale, in virtù della quale i Massoni dovranno ”cercare Iddio non fuori ( di loro ), ma dentro e nell’umanità, che ne é la manifestazione e l’interprete” , come scriveva G. Mazzini.
Il Grande Architetto dell’Universo non é altro che un locuzione ”a doppio fondo ” che può adattarsi a tutti i gusti religiosi, ancorchè a quelli di un ateo.
Ci si chiede oggi, nell’era atomica, nel furore delle dispute su creazionismo ed evoluzionismo, se vi sia ancor posto per un Dio-persona, un Dio creatore e giudice, qual è configurato dalla rivelazioni delle religioni storiche, positive.
Lasciateci citare il Nostro Potentissimo che, in una sua tavola, ebbe a dire : “E’ proprio il continuo monito a ringraziare Dio per averci creato che mi inquieta particolarmente: dover ringraziare Dio per la nostra nascita, per le nostre sofferenze , per le nostre malattie e persino per la nostra morte. E’ difficile accettare tutto ciò. Da laico e Massone dico che la morale cattolica deve essere rispettata e mai oserò criticare le scelte personali di comportamento dettate dalla fede”. “Io – dice ancora il Potentissimo – credo che l’Esistenza, in tutte le sue espressioni cosmiche, dalla generazione dell’Universo al concepimento di una vita , non derivi dal disegno di alcun Grande Architetto, ma risponda alla legge eterna (e questa sì divina) di una Grande Architettura”.
Desideriamo concludere citando Norberto Bobbio: “Penso che la vera differenza sia tra chi , per dare un senso alla propria vita , si pone con serietà ed impegno domande sui misteri della vita , e cerca la risposta , anche se non la trova, e colui a cui non importa nulla, a cui basta ripetere ciò che gli è stato detto fin da bambino”.
S:. M:. e P:. M:.
29 Aprile 2014 e. v.