Symbolum
Goethe è stato iniziato nella loggia “Anna Amalia alle Tre Rose” nella notte di San Giovanni del 1870 (per la precisione il 23 Giugno). Un’adesione dapprima titubante, poi sempre più convinta e fondamentale per la sua evoluzione poetica ed umana. Esattamente un anno dopo, il 23 Giugno 1871, diventa Compagno d’Arte. Ed il 2 Marzo 1873 è elevato al grado di Maestro. Puroppo il 24 Giugno dello stesso anno vengono abbattute le colonne della sua loggia madre. Goethe viene così privato del suo originale riferimento iniziatico, e finisce con l’aderire all’”Ordine degli Illuminati”, un movimento più settario e radicale, fondato nel 1776 dall’ex massone Adam Weishaupt per una battaglia morale contro dispotismo e superstizione, battaglia che assunse presto anche aspetti eversivi nei confronti del potere politico. Goethe se ne distaccherà dopo appena un anno, per frequentare altre comunità massoniche alla ricerca di un perfezionamento esoterico più consono ai suoi ideali umanitari ed esistenziali, coltivando anche un profondo interesse per l’alchimia, alla ricerca di un sincretismo fra ermetismo e scienza che solo nella massoneria riteneva di poter trovare.
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L’inceder del Massone
E’ imagin di vita,
Lo scopo che lo incita
Somiglia alla tensione
Che spinge l’uomo a oprar.
Gioie e dolor che asconde
Il suo avvenire muto
Vede con sguardo acuto;
Ma ardir in lui s’infonde,
E forte innanzi va:
Sul turbine dell’alma
Greve discende un velo!
Volge lo sguardo al cielo:
Stellato è in notte calma;
La terra è un grande avel.
Tende lo sguardo e ammira
E sente nell’interno
Un turbamento alterno,
Che col timor gl’ispira
Ansia e venerazion.
Ode al di là dei gridi,
Voci di spiriti destri,
Parlan cosi i Maestri:
Vegliate amici fidi,
Sulle forze del ben
In un silenzio eterno
S’intesson qui gli allori,
Conforto ai vostri cuori
Ai buoni premio eterno
Con noi sperate ognor.
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Wolfgang Goethe
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Nell’illustrazione: “Goethe in campagna”, celebre dipinto di J.H.W. Tischbein
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