L’Ascesi Massonica

parnaso

E’ noto, ed è appena il caso di soffermarvisi, che i piani sui quali il Libero Muratore lavora sono, in progressione iniziatica, tre:

  1. FISICO
  2. ANIMICO
  3. SPIRITUALE

La spiritualità rappresenta pertanto non solo un vertice di conoscenza, ma soprattutto una meta cui si deve tendere per raggiungere quel grado di massima perfezione che per altro ciascuno di noi massoni, in coscienza dei propri limiti, sa di non poter mai raggiungere.

Per meglio discernere l’oggetto del contendere occorre distinguere fra “idealizzazione” e “spiritualizzazione”.

La prima, pur costituendo un atteggiamento mentale nobilitato, è sempre riferita ad un soggetto, un oggetto, ad un’idea.

Nel caso del soggetto, come ad esempio l’idealizzazione di una figura femminile, non può prescindere dalla corporeità del soggetto medesimo, per cui non essendovi astrazione si rimane sempre ancorati al piano della fisicità; si tratta solo di una modificazione della forma.

Ciò vale anche se ci riferiamo ad un soggetto inanimato, che in larga misura può essere mitizzato o feticizzato, ma l’idealizzazione dello stesso non è mai avulsa dal piano materiale.

Anche un’idea, per quanto la si possa nobilitare, è sempre connessa al piano animico.

La spiritualizzazione è una cosa ben diversa; la spiritualità non ha corpo, quindi si astrae da ogni materialità; non è effimera, è frutto del pensiero, della ragione, dell’intuizione.

Spiritualizzazione è sinonimo di perfezione e noi, come degni Figli della Vedova, dobbiamo percorrere tutto lo scibile per raccogliere affannosamente i frammenti del corpo di Osiride e ricomporli in un Sacrario immateriale per riscattarli dallo scempio della materia.

Spiritualizzazione è sinonimo di Universalizzazione, della logica, dell’intelligenza, dell’intuizione, dell’astrazione.

Il cammino verso la Spiritualità – tortuoso, infido, faticoso, difficile – può essere definito come Ascesi Spirituale, in questo caso Ascesi Massonica.

I tentativi di praticarla possono essere molteplici:

  • Un primo tentativo potrebbe essere l’”Atteggiamento Mistico”, che come tale non è scevro da una certa acriticità, e pertanto, non essendo del tutto razionale, può rasentare come limite massimo l’invasatezza.
  • Un secondo è il “Martirio” che possedendo intrinsecamente la tendenza alla punizione corporea, non è scevro da un certo grado di masochismo con cui la razionalità nulla ha a che vedere.
  • Un terzo è l’”Espiazione” che può esercitare chi ha colpe o complessi di colpa ed anela più che al riscatto spirituale a quello fisico.

Il denominatore comune di questi tre atteggiamenti è la irrazionalità. Assai poco massonica.

La vera ”Ascesi Spirituale” per il Libero Muratore deve invece percorrere quel cammino obbligato costituito dalla forza e dalla organizzazione del pensiero, vale a dire passare attraverso la razionalità e l’intuizione.

Si tratta in definitiva di un’operazione alchemica in grado di trasformare ciò che ci deriva dal piano materiale (piano fisico), interiorizzarne i concetti (piano animico), estrapolarne con intelligenza i contenuti per riporli alla massima altezza, al fine di universalizzarli.

Dovrebbe essere meta agognata per ogni Libero Muratore arrivare, mediante l’Ascesi Spirituale, alla visione trascendentale del triangolo luminoso.

Avere la Luce è vedere attraverso la materia opaca, travalicarne i confini, per librarsi verso orizzonti senza limiti.

23 Novembre 1994 e.v.

Pitagora

 


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