Cari fratelli,
Nel corso di questi lavori, desidero approfondire con voi la simbologia di un oggetto che occupa un posto di rilievo nella nostra tradizione massonica: i guanti. Questi, ben più che semplici ornamenti, rappresentano la purezza, la sincerità, e la perfezione morale a cui ogni massone aspira. Indossare i guanti non è soltanto un gesto di rispetto verso sé stessi e gli altri, ma simboleggia anche la protezione dalle contaminazioni esterne, mantenendo integra la nostra dedizione alla purezza nelle parole e nelle azioni.
Nella cerimonia di iniziazione, il dono di due paia di guanti simboleggia l’ingresso in una vita di impegno e purificazione.
Un paio è per il fratello, a segno della sua nuova vita nella luce della conoscenza e della virtù; l’altro è da donare a una donna significativa nella sua vita, simbolo della sua ‘parte lunare’, evidenziando il legame sacro tra il massone e le sue relazioni più intime, e il riconoscimento del ruolo fondamentale che la femminilità gioca nella nostra esistenza spirituale e materiale.
In questo contesto, mi preme citare l’esempio storico di Giuseppe Garibaldi, un illustre fratello che ha incarnato i principi massonici di libertà, uguaglianza e fratellanza.
Garibaldi, noto per il suo ruolo cruciale nell’unificazione italiana, fu anche un fervente sostenitore dell’uguaglianza di genere all’interno della Massoneria, tanto da iniziare sua figlia Teresita, dimostrando la sua visione progressista e il suo desiderio di aprire le porte della Massoneria a tutti, senza distinzione di genere.
Tuttavia, cari fratelli, mentre riflettiamo sul significato dei guanti e sull’esempio di Garibaldi, dobbiamo anche chiederci: come possiamo noi, nella nostra vita quotidiana, incarnare questi principi?
La risposta risiede nel nostro impegno costante a vivere secondo i valori massonici, nel nostro lavoro, nelle nostre famiglie e nelle nostre comunità. Indossare i guanti, dunque, diventa un promemoria quotidiano del nostro dovere di agire con integrità, di proteggere la verità e la giustizia, e di sostenere la nostra fratellanza con azioni concrete.
In conclusione, desidero esortarvi a riflettere sull’importanza di trasformare i simboli in azioni.
I guanti che indossiamo non sono solo un segno esteriore della nostra appartenenza alla Massoneria, ma un richiamo costante alla nostra missione di costruttori di un mondo migliore, guidati dai principi di libertà, uguaglianza e fratellanza. Che possiamo, dunque, indossare i nostri guanti non solo con rispetto e consapevolezza, ma anche con la determinazione di portare la luce della Massoneria nel mondo. Grazie per la vostra attenzione. Ho detto.

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