La Parete Ovest

inserito il 26 01 2024, nella categoria Tavole dei Fratelli

Questa è la prima di quattro tavole di istruzione dedicate al gabinetto di riflessione; esamineremo la simbologia delle quattro pareti che lo compongono, cominciando da quella posta ad ovest, dove tradizionalmente è posta l’entrata. Il Gabinetto di Riflessione è una cameretta oscura, in cui vengono isolati i Profani prima della cerimonia di Iniziazione. Oswald Wirth sostiene essere questo “il primo insegnamento massonico: per imparare a pensare occorre esercitarsi nell’isolamento; vi si perviene rientrando in sè stessi, guardandosi dentro senza distrarsi con quanto avviene fuori”. Il pavimento, le pareti ed il soffitto del Gabinetto di Riflessione sono dipinti di nero, per dare l’idea dell’antro nelle viscere della Terra; è infatti dall’oscurità che comincia il viaggio iniziatico del Profano verso la Luce, che è ciò che egli chiede entrando in Massoneria. L’inizio del processo di trasformazione del candidato inizia quindi con la prova della terra; il Profano, come un seme, viene sepolto nella madre Terra, lasciato a macerare nei propri pensieri; è un viaggio che, diversamente dagli altri tre che si svolgono all’interno del Tempio, egli compie da solo, perché il primo passo per la purificazione, il primo ostacolo da superare è rimanere soli con sé stessi, affrontare le proprie paure e le proprie angosce. È un processo di morte (infatti veniamo chiamati a redigere un testamento) che prelude la successiva rinascita. L’apertura del gabinetto di riflessione, come detto, è posta sulla parete ovest; la porta, usualmente, ha uno spioncino orizzontale, che permette al Fratello Esperto di sorvegliare il candidato. Su questa parete troviamo, in alto, il segno zodiacale della bilancia, che sovrasta la scritta “SE LA CURIOSITÀ TI HA CONDOTTO QUI, ESCI”. Questa frase può essere interpretata come un monito nei confronti di chi si avvicini alla Massoneria per ragioni futili, ma può avere anche un altro significato. Infatti, nel Sentiero Iniziatico riconosciamo alcune fasi che sono lo sviluppo delle più alte qualità nell’Uomo: Creatività, Intuizione, Ispirazione, Unione(matrimonio alchemico, ricerca della Sposa celeste, l’Anima). Ma il Profano è spinto verso il cammino iniziatico da una Attrazione-Tensione, verso una Virtù o un Ideale, e questa attrazione non può che essere percepita da una mente ancora poco abituata all’auto-esame ed all’autocoscienza che attraverso la Curiosità- Attrazione. La Curiosità è quindi il motore che spinge il Candidato ad abbandonare i vizi del mondo profano e a intraprendere il Sentiero della propria Opera individuale. In questa prospettiva, la vera uscita dal gabinetto di riflessione non è la porta da cui siamo entrati; tornare sui propri passi è infatti una sconfitta, una rinuncia al cammino verso la Luce. La Vera Uscita è quella che conduce al Tempio, e in questo senso la frase che troviamo sulla parete ovest non è più un monito, ma un incoraggiamento. Nella parte bassa della parete, il simbolo dell’Aria, elemento purificatore e vitale (l’aria è respiro vitale e cosmico), che simboleggia l’energia del pensiero, il mondo delle idee contrapposto al (o meglio presupposto del) mondo fisico. La presenza di questo simbolo indica che la purificazione passa attraverso i quattro elementi (uno per ogni parete), così come analogamente sulle pareti si susseguono i segni zodiacali che caratterizzano i 2 equinozi e i 2 solstizi.

Ho detto


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