MONTI RIPASSI LA STORIA E CI RISPETTI

inserito il 22 01 2012, nella categoria Oltre le colonne

Fra la trasmissione “Otto e mezzo” di Lilli Gruber (La 7) ed alcuni successivi rimbalzi sulla carta stampata e su vari siti internet,  si è consumata in queste ultime ore una nuova puntata della telenovelas “Monti massone sì, massone no”.

La domanda diretta è stata posta al premier da Lilli Gruber durante la citata trasmissione, e Mario Monti ha così chiarito la sua posizione nei confronti della massoneria: “Confesso, ed è sicuramente una lacuna, non so bene cosa sia la massoneria. Certamente non sono massone e non saprei nemmeno accorgermi che uno è massone; è una cosa un po’ evanescente”.

Una risposta che ha sollevato più di una perplessità da parte degli ambienti massonici, che pure fino ad ora avevano espresso giudizi sostanzialmente tutti positivi sulla nuova guida del governo italiano. Lo stesso Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, Gustavo Raffi, poco tempo fa aveva detto che per la massoneria italiana era “onorevole” che Monti potesse essere considerato un suo membro, pur non potendone confermare l’effettiva appartenenza.

Dopo l’intervista negli studi de La 7, e la specifica risposta in cui Monti ha escluso la sua appartenenza alla massoneria, il Gran Maestro Gustavo Raffi, interpellato dai giornalisti sulla vicenda, non ha nascosto un moto di delusione e di polemica, soprattutto per il modo in cui Monti ha preso le distanze dalla Massoneria: “Dal premier mi sarei aspettato semplicemente un “Non sono massone” oppure “È un mondo che non conosco”. Avrei evitato di aggiungere altro…” – ha dichiarato lo stesso Raffi (Tempo.it) –  “Gli uomini della massoneria hanno costruito l’Italia, da Zanardelli in poi. Se ne deve parlare con rispetto. Monti potrebbe consultare il bel testo dell’Einaudi che delinea la storia della massoneria”.

Certamente Mario Monti ha voluto allontanarsi da un’etichetta scomoda, molto scomoda, soprattutto qui in Italia, dove la Massoneria non gode certo di buona stampa, in parte per antichi pregiudizi, in parte per interessi di parte – politici e religiosi – molto più pressanti e contemporanei: “In Italia c’è stato un ritardo sul piano della comunicazione anche per colpa nostra, fatto sta che la parola massone continua ad essere usata come un’offesa. Ma qui mica parliamo del materassaio di Arezzo (la loggia P2, ndr) ma di una scuola di pensiero ampiamente riconosciuta in Europa. Monti dovrebbe saperlo”, ha ulteriormente commentato il Gran Maestro Raffi.

Per il resto, la Massoneria, quanto meno quella del Grande Oriente d’Italia-Palazzo Giustiniani, non intende certo entrare più direttamente nell’agone politico pro o contro Monti ed il suo governo, per il quale si rimanda semmai ad una precedente intervista rilasciata dallo stesso Gustavo Raffi alla testata on line “Affaritaliani.it”, intervista riportata anche dal sito ufficiale del Grande Oriente d’Italia e da quello della nostra Loggia, nella quale il Gran Maestro aveva prudenzialmente affermato: “Il curriculum (di Monti – ndr) è senz’altro di alto profilo. Spero vivamente che possa traghettarci fuori da questa crisi. Certo poi un governo va valutato sulla base delle opere che riesce a realizzare”. L’intervistatore aveva quindi chiesto se Monti fosse proprio la persona di cui oggi l’Italia ha bisogno, e Raffi aveva replicato: “Questo lo sapremo solo dopo che avremo visto i fatti. La massoneria non si occupa di politica del quotidiano. Si occupa dei grandi valori, dei grandi temi”.

Monti, oggi lo sappiamo, ha affermato di non sapere cos’è la massoneria… “Forse è una mia lacuna”, ha detto… altrochè lacuna: significa non conoscere pagine fondamentali della storia italiana, europea e mondiale. Senza questa conoscenza sembra difficile poter avere grandi visioni… se non le “solite”.

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