SETTE UOMINI SIMBOLO

Sette uomini (Venerabile, Primo Sorvegliante, Secondo Sorvegliante, Oratore, nei paesi anglosassoni anche il Tesoriere, Segretario, Maestro delle Cerimonie e Copritore) rappresentano la matrice esoterica-iniziatica della Loggia, che si sostanzia in tre momenti: il primo, nel riconoscersi in catena d’unione; il secondo, nel tradurre in realtà la simbologia umana e rituale; il terzo momento, nell’attuazione iniziatica dei lavori “architettonici” per la costruzione del Tempio.

inserito il 11 05 2011, nella categoria Esoterismo, Simbolismo, Tavole dei Fratelli

 

Tavola del fr:. G:. C:.

da RIVISTA MASSONICA, VoI. LXVIII, n. 6, giugno 1977 – Ed. Soc. Erasmo, Roma.

 

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Quello della Loggia è certamente fra i più affascinanti temi della Simbologia Massonica.
Il punto essenziale ci sembra il porsi l’interrogativo sul “fenomeno Loggia” inteso sia come espressione del Mondo Spirituale del singolo muratore, sia come manifestazione societaria di una comunità fraterna di uomini-iniziati.

 
La risposta a questo interrogativo è certamente ricolma delle opinioni e valutazioni più varie e non è certo agevole trarsi dalla invadenza dei luoghi comuni destinati purtroppo a deviare il nocciolo del problema.

 
Forse l’interrogativo può anche sdoppiarsi: è l’uomo-massone che crea la Loggia, oppure è la Loggia che crea l’uomo-massone?

 
Sono interrogativi che investono ovviamente tutta la fenomenologia della Loggia vista sul piano iniziatico-muratorio. Ma è anche vero che queste proposizioni solo apparentemente sono fra loro contrastanti; che anzi sono da considerare aderenti se non combacianti una realtà unica.

 
Forse ad un certo punto del discorso, porsi queste domande comporta tornare anche un po’ indietro, alle origini dello spirito muratorio, per riscoprire che massoni “non si diventa” (o lo si diventa solo nel senso istituzionale) in quanto “tutti” gli uomini sono massoni.

 
Coloro che “sono fuori” dalla Istituzione, sono soltanto nella condizione di “non saperlo” e per questo seguono spietatamente la Legge di Caino.
Quelli che invece “stanno dentro”, attraverso la luce della Iniziazione si sono “riconosciuti” massoni, essendosi “ritrovati”, nel contesto della “Loggia-Tempio” –  immagine fisica del Tempio Cosmico – Uomini liberi, ossia spiritualmente affrancati dai dogmi umani e predestinati alla liberazione; uomini umili ed uguali dinnanzi a bio, come detta il 220 Landmark, oltre che karmicamente predestinati alla iniziazione; uomini legati in fraternità in quanto “tutti” indistintamente provenienti da un’unica origine ed avvinti in umiltà, tolleranza e amore, verso la identica finale realizzazione spirituale.

La Loggia quindi, intesa proprio come gruppo iniziatico di uomini umili e tolleranti, si incentra sin dalla nascita in una “catena di unione” che è una “catena fraterna” che “lega nel tempo e nello spazio e che viene dal passato e va verso l’avvenire”.
Ogni qualvolta sette uomini, già riconosciuti fratelli e già in possesso dell’Arte, si incontrano – ritrovandosi per armonizzante fraternità di affetti e di lavoro – su un “rettangolo” con squadra e compasso – – in quel momento si crea “una Loggia massonica”.

 
Sono sette perché questo è numero generatore; stanno sul quadrilungo – i cui lati segnano le quattro regioni dello spazio – perché quel rettangolo rappresenta il “formale”, il “manifestato”, il “finito” che è sottostante al “superiore” cielo stellato, a sua volta simbolo del “non formale” del “non manifestato”, dell’”infinito”: ragione per cui l’altezza della “Loggia- Tempio” va dalla Terra al Cielo, il tutto realizzante iniziaticamente la “pienezza” e la “perfezione” della “sovranità” della Loggia massonica.

 
Ma. di certo, il punto più essenziale di ogni rilevanza muratoria resta la presenza dei sette uomini, i quali non sono sette uomini comuni, ma sette-uomini-simboli.“.
Ed è proprio qui, in queste espressioni simbologiche, il senso misterico del fenomeno Loggia, in quanto i sette-uomini-simboli” (Venerabile, 1° Sorvegliante, 2° Sorvegliante, Oratore – nei paesi anglosassoni, Tesoriere -, Segretario, Maestro delle Cerimonie e Copritore) rappresentano tutta la matrice esoterica-i niziatica del fenomeno-Loggia.
Si badi bene: i protagonisti centrali e direi indispensabili del gruppo, sono sul piano simbologico, soltanto due: da una parte il fratello Venerabile, dall’altro il fratello Copritore: il primo simbolo dell’essenza sapienzale della iniziazione muratoria (spirito esoterico-Buddhi), il secondo – custode del segreto e tegolatore del rettangolo – – simbolo del punto di confinazione e di passaggio tra il mondo esoterico (Tempio) ed il mondo exoterico (mondo profano): il “simbolo-copritore” esigerebbe un maggiore approfondimento di esame, tanto è insuperabile il suo compito sacrale.

 
I “sette-uomini-simboli” realizzano il fenomeno-Loggia, attraverso tre prevalenti momenti iniziatici: il primo momento nel riconoscersi in catena d’unione; il secondo nel tradurre in realtà la simbologia umana e rituale: il terzo momento nella attuazione iniziatica – attraverso la costruzione del Tempio – dei lavori “architettonici”, tali perché conformi alla architettura cosmica.
Questi “sette-uomini-simboli” non creano la Loggia come un asilo o un rifugio fine a se stesso, ossia separativo e di distacco dalla più grande realtà umana, ma come rifugio geometrico di iniziati destinati ad inserirsi nella più grande catena di tutte le Logge, tutte a loro volta immesse nel l’universale circuito cosmico.

 
La Loggia dei sette, sul quadrilungo magico, costituisce – insieme a tutte le altre Logge in catena – la tradizione esoterica (Tempio) del mondo exoterico (profano nella direzione della gnosi del “simbolo-uomo-microcosmo” che ad un tempo è gnosi del “simbolo-Architetto-macrocosmo”.
La Loggia – insieme alla più ampia catena di gruppi muratori – è pertanto filtrante delle forze esterne (exoteriche) ed a sua volta “irradiante della catena d’amore (esoterica) su tutto l’Umano in senso cosmico.
Ecco perché, anche lo scioglimento di una Loggia o la rottura di una catena muratoria e la creazione di altra – sia pure con tutti gli inconvenienti inevitabili della disgregante profanità – è fenomeno solo apparentemente negativo, essendo invece ad un tempo, espressione di un continuo “ricambio” di forze e di “energie” irradianti nuovo vigore e novello amore.
La Loggia dei nuovi “sette-uomini-simboli” assorbirà nuove forze ed energie “non giuste e non perfette” provenienti dal circuito profano (forze-massificate-passive) ed attraverso l’Architettura dei propri lavori, le reinserirà “giuste e perfette” nella totalità cosmica.

Così ieri; così oggi, domani, sempre.

 
Questa continua osmosi tra i sette uomini simboli (Loggia) e la totalità cosmica – analogicamente simile, nella fase irradiante, all’assorbimento delle acque attraverso le radici dell’albero – è il nocciolo del “fenomeno-Loggia; un fenomeno che può verificarsi in qualsiasi momento in un qualsiasi punto dell’universo-mondo, su un “rettangolo-simbolo”, con “sette-uomini-simboli” ai quali, in Umiltà, in Tolleranza, in Amore, è dato che tutto diventi per la forza immane della Iniziazione – “giusto e perfetto” nel lavoro Architettonico; un lavoro che per essere diretto sull’Uomo è destinato a realizzare – attraverso la edificazione del Tempio nel ritmo della vita cosmica, la trasmutazione da pietra grezza a pietra levigata, da piombo ad oro, da profano ad illuminato. Verso l’ascenso supremo dell’Uomo dello Spirito.

G:. C:.


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