LIBERTE’!

Essenza, stato, diritto o necessità. Le insidie della moderna tecnologia (intelligenza artificiale).

inserito il 16 05 2019, nella categoria Etica, Scienza, Società, Tavole dei Fratelli

statua-liberta-600x398

Tavola del fr:. F:. Mar:.

….La libertà; quale concetto può essere più ampio e ricco di significati e contraddizioni nella storia del  uomo? Credo, senza troppa presunzione, che sia stato tra i più discussi e dibattuti attraverso i secoli; filosofi, giuristi, uomini di stato e di chiesa, hanno sempre cercato di capire cosa davvero significasse, ed attribuirne un significato assoluto al semplice, ma al contempo, complesso idioma di sillabe che nelle varie lingue dei popoli prende il significato di libertà.

Sotto il vessillo di questa parola si sono combattute guerre, rivoluzioni, ideologie e si è messo in discussione lo status quo delle società che in quei tempi dominavano.

Chi ha impugnato il diritto di essere ”libero” ovviamente lo ha fatto in quanto si sentiva oppresso nel suo essere, nel suo pensiero o nel suo credo. Uomini come Giordano Bruno, Martin Luther king, Nelson Mandela e tanti altri prima e dopo di loro hanno dedicato la loro vita, sacrificandola in nome della libertà.

Un popolo difende il suo stato di essere libero dagli oppressori, un individuo cerca di difendere con tutte le sue forze i propri diritti, che nel uso della comune ragione e nelle costituzioni moderne degli Stati sono la sintesi attuale del significato di Libertà.

Ma al contempo, però, gli uomini tendono ad avere un atteggiamento di cecità combattendo arditamente o fregiandosi di esserne i paladini, senza però mai considerare che molto spesso la loro condizione di “libertà” va a scapito di altri individui o di altri popoli, investendo di contraddizioni il significato stesso di questa parola.

Bisogna prestare molta attenzione a dove l’egoismo, la presunzione oppure la mera ambizione umana, di una qualsiasi presunta condizione di libertà possa nuocere a chi ci circonda e diventare cosi noi stessi degli oppressori della libertà.

Affidandomi alle opinioni delle Colonne sono emersi vari aspetti che Voi cari Fratelli avete accostato al significato di Libertà, come per esempio la tecnologia, la conoscenza, il sapere, ecc.

Nella prima delle due tornate dedicate dalla nostra Loggia a questo argomento, tra i vari interventi, è stato associato il pensiero di Libertà agli istinti che governano l’essere umano, che, pur non essendo pienamente libero di natura può riconoscere tale condizione. L’uomo è nato libero e nel corso della storia si è dato delle regole che in apparenza potrebbero sembrare delle limitazioni della sua libertà, ma che vanno a beneficio di un bene più alto: ovvero il concetto di comunità, che racchiude l’uguaglianza e la fraternità, condizioni queste che discendono direttamente dall’Illuminismo.

La Libertà è una delle espressioni fondamentali del mondo massonico (non a caso fa parte del famoso trinomio che campeggia all’Oriente di ogni Officina – ndr) , in quanto all’interno della Loggia non esistono filtri o dettami come nella vita profana, laddove bisogna spesso lottare per raggiungere concretamente tale diritto che non ci viene sempre garantito compiutamente come condizione imprescindibile alla nostra venuta al Mondo.

Interrogandosi più a fondo ci si potrebbe chiedere quale sia l’opposto di Libertà,  o come  la forzatura di libertà profana potrebbe trasformarsi in una forzatura positiva per un fine più grande, oppure cosa significhi il concetto “essere libero e di buoni costumi”, premessa indispensabile per accedere all’iniziazione massonica.

Al contempo si possono porre  dubbi sulla reale natura di Libertà umana e sulla vera possibilità che l’individuo ne sia davvero in possesso, giustificando tale ragionamento con il paragone tra uomo e animale che, per cause esterne ad esso, viene condizionato portandolo così a non disporre appieno di  tale condizione; quindi il ruolo della Massoneria, e di chi ne fa parte, è di fatto di contrastare tale deriva.

Con la ripresa dei lavori alla tornata successiva il  Maestro Venerabile, introducendo come argomento focale della serata il concetto di “Libertà e Tecnologia” ha sostenuto che nell’era moderna l’uomo, coadiuvato dai supporti tecnologici, si pone in una condizione di Libertà sempre più latente, in quanto tutta questa tecnologia sta diventando giorno dopo giorno parte predominante della vita comune, esautorando in apparenza l’individuo nelle sue responsabilità e nei suoi compiti, in quanto essa porta con sé la caratteristica intrinseca di essere poco fallibile, seducendo così la vita degli uomini e come conseguenza indiretta fagocitando la Libertà di essi.

Sempre secondo il  MV, portando ai Fratelli recenti esempi di sciagure causate da una inaspettata concausa di errori prodotti dalla tecnologia alla quale alcuni individui si sono eccessivamente affidati, sarebbe sbagliato attribuirne unicamente alla tecnologia tale responsabilità, in quanto è l’uomo stesso che ha scelto di essere esautorato dalle proprie mansioni e affidarsi ciecamente ad essa.

Naturale quindi interrogarsi sul reale senso della nuova rivoluzione industriale, giunta al grado “4.0”, sempre più dominata dall’intelligenza artificiale, sostenendo che l’avanzata tecnologica non potrà far altro che sottrarre lavoro agli uomini e di conseguenza la Libertà.

L’attuale progresso tecnologico dei  personal computer, sempre più sofisticati, é assimilabile a quello della leva o della ruota nel periodo dell’uomo primitivo, quindi non per forza la tecnologia è una condizione deficitaria ma al contrario se ben gestita può far evolvere la qualità di vita dell’uomo stesso e di conseguenza un miglioramento della suo essere libero. Ma solo lui, l’uomo, è in grado di applicare un’etica a questo sviluppo regolamentandolo in maniera organica.

E’ comunque molto forte l’impressione che l’Intelligenza Artificiale si stia sempre più spingendo verso la sostituzione dell’individuo stesso. Con le attuali tecnologie, prossime allo sviluppo e alla imminente messa in commercio, molte arti che per secoli hanno accompagnato l’uomo, verranno sostituite dalle macchine stesse; mestieri nobili come il Medico, l’Avvocato o addirittura il Manager d’Azienda si vedranno messi da parte a favore di sofisticati algoritmi in grado di prendere decisioni sulla base di calcoli statistici estremamente raffinati, disponendo di database con i quali nessun cervello umano potrebbe competere, al fine di fare scelte aziendali, individuare cure mediche, o vie legali a prova di errore. Ma a una tale situazione la Massoneria – con la sua continua ricerca di elevazione della consapevolezza e dell’identità valoriale di ciasun uomo (“Conosci te stesso”, “Vitriol”) –  può dare una risposta con la profonda conoscenza dell’individuo e la relativa salvezza dalle condizioni che lui stesso ha messo in essere, che corrispondono alla massima privazione del proprio futuro e di conseguenza della propria Libertà.

Bisogna evitare che alla tecnologia non solo si ceda la Libertà dell’individuo, ma soprattutto anche un altra condizione umana imprescindibile: la volontà.

Di fatto in natura e nella società l’uomo non è mai veramente libero, in quanto è influenzato dalle emozioni, dai condizionamenti e dalla sempre più pervasiva “profilazione” informatica dei suoi bisogni; al contrario la tecnologia associata ad una macchina potrebbe essere priva di indecisioni dettate dai sentimenti o da agenti esterni, quindi se si sapesse sfruttare questa condizione a proprio vantaggio, l’essere umano, alleggerito da incombenze e carichi lavorativi gravosi, potrebbe essere più libero di un altro uomo in una condizione tecnologica arretrata. Un divario tecnologico che si tradurrebbe fatalmente in un divario sociale.

Valutando la  differenza tra lo stato di libertà umana e quello della tecnologia celebrale si potrebbe obiettare  che la macchina creata dal uomo non è altro che la rappresentazione dell’uomo stesso e delle sue esigenze per le quali essa stessa è stata ideata.

Ora se mi è consentito vorrei ricordare a mia volta uno dei primi insegnamenti che mia madre mi ha trasmesso (più o meno consapevolmente influenzata dal buon Voltaire – ndr) ; in questo momento più di allora ne posso intuire i veri significati che in passato non consideravo o non tangevano la mia coscienza.…” Ricordati sempre che la tua libertà finisce quando inizia quella di un altro” … a mio modesto avviso, credo che in queste semplici e concise parole ci sia nascosto il vero significato di Libertà!

Ho detto

F:. Mar:.

15 Maggio 2019 e.v.

 


Lasciaci un commento

Cerchi qualcosa?

Utilizza il campo sottostante per cercare nel sito:

Hai cercato qualcosa che non hai trovato? Contattaci e richiedici l'informazione che cerchi!

Link

Ti raccomandiamo di visitare questi siti web