BOLOGNA, 30.05: MASSONERIA E SOCIALISMO

inserito il 18 05 2015, nella categoria Oltre le colonne

A Bologna, il 30 maggio, è in programma un convegno che tenterà di fare luce su un particolare movimento nella storia del nostro Paese: il rapporto fra la massoneria e l’affermazione delle prime forme di solidarietà sociale, fino all’avvento dei movimenti ideali e politici di tendenza progressista ed alla loro trasformazione in moderni partiti politici, di stampo socialista.

“Massoneria e socialismo rivoluzionario” è infatti il titolo dell’incontro aperto al pubblico che si terrà a Bologna, Sabato 30 Maggio, dalle 10 alle 13 presso il Centro Polifunzionale Valet (Via dei Fornaciai 29/B) a cura dell’Associazione Athena, emanazione dell’omonima loggia bolognese del Grande Oriente d’Italia.

Una storia che ha radici profonde nell’Ottocento, dal Risorgimento al periodo postunitario, con espressioni ideali che furono diverse e definirono, nel tempo, con i loro caratteri, la genesi dei partiti politici moderni.

socialismo

I liberi muratori italiani ebbero in questo un ruolo importante, e a volte determinante. Basti pensare che il congresso costituente del primo partito socialista italiano venne tenuto nell’anticamera pubblica della sede di una storica loggia genovese.

Fu un contributo di uomini ed idee che poi venne però disconosciuto e ripudiato dal socialismo più marxista e radicale che in un successivo congresso, del 1924, decretò l’incompatibilità fra l’iscrizione al partito e l’appartenenza alla Massoneria (ed il massone bolognese Ugo Lenzi, futuro Gran Maestro del GOI, non ebbe alcun dubbio in quel frangente ad abbandonare ogni carica e restituire la propria tessera al partito, pur essendo stato uno dei suoi esponenti più attivi e battaglieri fin dalle origini, scontando per questo anche condanne e carcere).

Il convegno bolognese prevede, dopo il saluto del presidente dell’associazione Athena, Francesco Caliò, i contributi dello lo storico Renzo Repetti, del politico ed ex parlamentare Enzo Raisi, dell’assessore alla cultura della Regione Emilia Romagna Massimo Mezzetti e del Grande Oratore del Grande Oriente d’Italia Claudio Bonvecchio, filosofo dell’Università Insubria di Varese.

L’avvocato Giangiacomo Pezzano, presidente circoscrizionale dell’Emilia Romagna, sarà il moderatore del convegno le cui conclusioni sono state affidate al Gran Maestro Stefano Bisi.

Verrà ribadito che la Massoneria in quanto società iniziatica non svolge alcun ruolo politico. A tale proposito il X punto dell’Identità del Grande Oriente d’Italia recita: “La Massoneria è apolitica…..né in Loggia né in qualsiasi altro momento dell’attività massonica è consentito discutere in materia di politica”.

Questo non significa che i Liberi Muratori non possano contribuire al bene pubblico, trasferendovi i principi di cui sono portatori con equilibrio ed onestà ed intendendo la politica come Amore verso gli altri, come atto altissimo di donazione delle proprie idee e anche di se stessi. Infatti tradizionalmente il ruolo della Massoneria è stato quello di una grande forza morale che si è posta come punto di riferimento per la società civile. In particolare è stata una specie di incubatrice dove attraverso il confronto sono nate le grandi utopie. Ed ancora oggi potrebbero nascere da essa le grandi speranze che la società sembra aver perduto, ma di cui nelle sue logge ancora si conservano le braci.

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