A sette mesi dal terremoto, riapre ufficialmente quella che fino ad allora, per mezzo secolo, è stata la Casa della massoneria ferrarese. Mercoledì 5 Dicembre i fratelli della Loggia Giordano Bruno di Ferrara potranno infatti tornare a riunirsi nel loro tempio, completamente restaurato e ri-arredato. Per tale data è stata indetta dal Maestro Venerabile E:. B:. una tornata straordinaria (ore 20.30) per rinsaldare la catena d’unione di tutti i fratelli della loggia, in vista della prossima importante tornata dell’11 Dicembre durante la quale si terranno le elezioni per il rinnovo delle cariche per l’anno massonico 2013 dell’Era Volgare, anno 6013 di Vera Luce.

La storia passata e quella futura della Loggia Giordano Bruno finalmente si ricollegano. Ed inizia un nuovo futuro, con un “nuovo/vecchio” tempio da consegnare alle generazioni future dei massoni ferraresi. Un futuro quello dei Liberi Muratori ferraresi in generale, che, come è noto, scorrerà d’0ra in poi su due binari, ovvero attraverso non più una sola bensì due Case Massoniche. Accanto alla ns. sede storica che riapre i battenti il 5 Dicembre, pochi giorni dopo (Sabato 8) sarà infatti inaugurata ufficialmente anche la nuovissima sede realizzata dalle altre logge ferraresi, Gerolamo Savonarola e Meuccio Ruini, le quali all’indomani del terremoto hanno preferito puntare su una nuova Casa Massonica più ampia, capiente e confortevole.

La Loggia Giordano Bruno ha invece compiuto una scelta più “sentimentale”, decidendo di non abbandonare il luogo in cui è nata ed in cui affondano le proprie radici, pur consapevole dei limiti dimensionali di questa opzione. Una piccola casa Massonica “sed apta nobis”, come scrisse cinque secoli fa da questa stessa città il poeta che fece comunque volare Astolfo sulla Luna. I piccoli spazi non hanno mai limitato i sogni e le ispirazioni. Sarà senz’altro così anche per i nostri sogni fatti di Luce, alla Gloria del Grande Architetto dell’Universo e per il Bene dell’Umanità.

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