29 Marzo 1139: ufficializzato l’Ordine Templare. Forse un italiano il fondatore (sepolto a Ferrara)

inserito il 29 03 2012, nella categoria Fatti e personaggi, Storia

Reca la data del 29 Marzo 1139 la Bolla Omne Datum Optimum con la quale il Papa Innocenzo II ufficializza definitivamente l’Ordine dei Cavalieri Templari, che definivano se stessi “Pauperes commilitones Christi templique Salomis” (Poveri Compagni d’armi di Cristo e del Tempio di Salomone). Il primo nucleo dello stesso Ordine si era formato una ventina di anni prima, per iniziativa spontanea di un gruppo di nove cavalieri (almeno così dice la leggenda) radunati attorno alla figura del fondatore Ugo di Payns, nobile guerriero, originario, secondo le tesi correnti, dell’omonima cittadina della regione francese dello Champagne.
I primi cavalieri templari ottennero da Re Baldovino di Gerusalmente il permesso di acquartierarsi presso le rovine del Tempio di Salomone. Ed è nei suoi sotterranei che, sempre secondo la leggenda, gli stessi cavalieri avrebbero ritrovato il loro “tesoro”, su cui si continua a favoleggiare ancora oggi, alludendo a reliquie o documenti di fondamentale valore religioso (il Santo Grall? l’Arca dell’Alleanza? la Sindone originale? Il Vangelo di Gesù o altri testi apocrifi con importanti rivelazioni sulla figura del Messia? Qualcuno ipotizza perfino la testa mummificata del Redentore, ricollegando al particolare culto del “Baffometto”, rappresentato appunto con una testa misteriosa, coltivato per secoli in segreto dagli stessi Templari); ma c’è chi più prosaicamente si riferisce al ritrovamento del ricchissimo tesoro che i sacerdoti d’Israele avevano nascosto prima della distruzione del Tempio ad opera dei Romani nel 70 d.C.

Di fatto, negli anni immediatamente successivi a quel primo insediamento in ciò che restava dell’antico Tempio di Salomone, il nucleo originario dei Cavalieri Templari andò rapidamente aumentando di numero e di influenza, fino al riconoscimento papale della propria regola dettata dal famoso predicatore e teologo Bernardo da Chiaravalle. Un riconoscimento che comportava non pochi privilegi, primo fra tutti quello di essere esentati da qualsiasi tassazione, e di non dover rispondere ad alcuna autorità civile o religiosa, all’infuori del Papa.

Sul fondatore dell’Ordine Templare si è aperto negli ultimi anni un acceso dibattito sulla sua reale nazionalità. Un ricercatore, Mario Moiraghi, ha pubblicato un saggio, “L’italiano che fondò i Templari”, nel quale sostiene che Hugo de Payns fosse in realtà un cavaliere italiano, Ugo de’ Pagani, riportando diversi documenti dell’epoca a sostegno della sua tesi, compresa una lettera autografa indirizzata ai parenti di un compagno d’armi morto in battaglia, appartenente alla nobile famiglia Amarelli (la stessa famosa ancora oggi per la produzione della migliore liquerizia italiana), lettera in cui si offrono chiari riferimenti sulla presenza del cavaliere italiano in Terrasanta proprio nel periodo al quale la leggenda fa risalire la fondazione dei Templari.

C’è poi un altro documento del Seicento, di un famoso intellettuale del tempo, Marc’Antonio Guarini, autore di un Compendio Historico (dato alle stampe nel 1621), in cui si afferma che in una piccola chiesa della stessa città di Ferrara (oggi trasformata in una sala cinematografica) sarebbe sepolto “Ugo de Pagani fondatore dell’Ordine del Tempio”.

Sul motivo che avrebbe indotto Ugo de’ Pagani ad abbandonare la Terrasanta e far ritorno in Italia, per finire i suoi giorni a Ferrara, lo stesso studioso Mario Moiraghi ha una tesi personale: potrebbe essersi trattato di una “crisi di coscienza” maturata dopo la strage dell’intera popolazione di Gerusalemme perpetrata senza pietà dai Crociati dopo la presa della città.
Le cronache del tempo parlano di un autentico massacro di uomini, donne e bambini, passati crudelmente per le armi e ridotti a poltiglia umana. Il sangue per le vie di Gerusalemme, dicono le stesse cronache, arrivava al polpaccio dei militari cristiani.

Ugo de’ Pagani, disgustato, preferì quindi far ritorno in patria. Nella città e nelle terre estensi i Templari avevano diversi possedimenti, ed inoltre si ipotizza che esistesse un vincolo familiare, forse anche matrimoniale, con una significativa famiglia della zona (più precisamente del vicino Polesine): i Santachiara, che altro non sarebbero che un ramo italiano dell’ancor più famosa famiglia scozzese dei Saint Clair, costruttori e patroni del famoso tempio di Rosslyn nei pressi di Edimburgo, al centro di numerose leggende templari e massoniche. (a:. mu:.)

Nelle foto: (in alto) un cavaliere templare; (in basso) la chiesa ferrarese, in cui, secondo una cronaca del XV secolo, sarebbe sepolto il fondatore dell’Ordine del Tempio.

Da www.telesanterno.com

Rubrica “Calendario: quando oggi era ieri”

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Estratto dal Compendio di Marc’Antonio Guarini, in cui è citata la sepoltura in Ferrara, nella Chiesa  di San Giacomo, di  Ugo Pagani, indicato come fondatore dell’Ordine del Tempio.

Il titolo completo del Compendio è il seguente: “Compendio Historico dell’Origine, Accrescimento, e Prerogative delle Chiese, e Luoghi Pij della Città, e Diocesi di Ferrara, E delle memorie di que’ Personaggi di pregio che in esse son sepelliti: In cui incidentemente si fa menzione di Reliquie, Pitture, Sculture, ed altri ornamenti al decoro così di esse Chiese, come della Città appartenenti. Opera non meno curiosa che dilettevole Descritta per D. Marc’ Antonio Guarini Ferrarese, Beneficiato nella Catedrale, A’ Santi Giorgio e Maurelio Martiri Protettori della Città, ed al Commune di lei dedicata”.

 

 NOTE E CONTRIBUTI da Wikipedia e altri fonti

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Esiste a Ferrara la sola facciata di una chiesa templare che, pare, possa aver ospitato le sue spoglie (di Ugo de’ Pagani – ndr), come trovasi nel Compendio Historico del 1621 di Marc’Antonio Guarino:

LOCALIZZATO IL LUOGO OVE FU SEPOLTO UGO DE’ PAGANIS

Le ricerche condotte sull’origine e sulla costituzione dei Cavalieri Templari e, in particolare sul loro fondatore, l’italiano Ugo de Paganis, hanno condotto all’inattesa individuazione del luogo ove egli fu sepolto. Si tratta della Chiesa di San Giacomo, a Ferrara, nell’antico quartiere di San Romano.

Già segnalata come indicazione incerta e leggendaria da altri ricercatori, la notizia è stata confermata dall’esame di un testo del 1621, di Marc’Antonio Guarini, che in una sua opera di censimento delle chiese di Ferrara, denominato Compendio Historico, afferma testualmente che in questa chiesa è sepolto “Ugo Pagani, il quale per quanto riferisce Guglielmo Arcivescovo di Tiro, diede principio insieme ad altri all’Ordine dei Cavalieri Templari”.

Il testo del Guarino è ritenuto attendibile, anche in considerazione del fatto che esso è stato composto in tempi non sospetti, quando il mito templare, con tutte le sue implicazioni storiche, non era ancora stato compromesso dalle mode culturali, dalla commistione vera o presunta fra Templarismo e Massoneria, dalle testi di parte dell’ambiente neotemplare o filotemplare francese.

La tesi è anche confermata dal fatto che la Chiesa di San Giacomo è notoriamentye e storicamente di origine templare ed è quindi coerente con le possibili vicende in terra italiana di Ugo de’ Paganis. Ineccepibile è dunque il fatto che egli abbia trovato riposo negli ambienti dello stesso Ordine Templare.

La fine di Ugo era stata finora circondata dal mistero, ma ora riceve uno spiraglio di luce che potrà influire e indirizzare le future ricerche.

Con grave disappunto si deve però constatare che la chiesa è stata trasformata, da qualche decennio, in un locale di spettacolo.

La scoperta è sostanzialmente dovuta alla collaborazione fra Luigi Chiarion, appassionato ricercatore di origine ferrarese, e Mario Moiraghi, studioso lombardo, autore di saggi e di testi di settore (fra cui “L’Italiano che fondò i Templari” – Ed. Ancora – ndr). La collaborazione sta proseguendo alla ricerca di elementi archeologici più precisi sul materiale raccolto prima e dopo la trasmormazione edilizia del tempio.

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L’EX CHIESA DI SAN GIACOMO, nel quartiere di San Romano, in via del Carbone a Ferrara, su costruita nel XI secolo in stile romanico. All’inizio del Quattrocento fu innalzato il pavimento della chiesa e di conseguenza anche l’intero fabbricato fu rimaneggiato, compresa la facciata, che, dopo questo intervento, dove presentarsi all’incirca com’è oggi in  cotto e latterizio. Della chiesa romanica rimangono comunque numerosi particolari, come alcune finestre.

Nel Medioevo i nobili che stavano per ricevere le insegne ed essere armati cavalieri nell’Ordine di San Giacomo di Compostela trascorrevano nella chiesa la veglia d’armi.

Rimasta all’interno del Ghetto ebraico costruito in Ferrara nel 1627 da Papa Urbano VIII, avrebbe dovuto essere abbattuta: risparmiata per intercessione di molti fedeli, rimase operante nel rito cattolico fino all’avvento dei francesi che la soppressero come Parrocchiale, la chiusero al culto, e la cedettero a privati.

Nel 1821 il campanile crollò distruggendo l’abside ed il presbiterio.

La chiesa attualmente non è più adibita al culto, permane nella proprietà di privati, ed è occupata da una sala cinematografica (Cinema Apollo 4).

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UN ALTRO AUTORE RIPORTA
L’IPOTESI DELL’ORIGINE ITALIANA
DEL FONDATORE DEI TEMPLARI

Non è soltanto il recente saggio di Mario Moiraghi (“L’Italiano che fondò i templari”) ad avanzare l’ipotesi di un Ugo dei Pagani fondatore dell’Ordine del Tempio, in luogo del conclamato Huges de Payns, signorotto della regione francese dello Champagne.

Una tesi simile è stata suffragata ben prima – negli anni ’60 –  anche da un altro studioso italiano, Giovanni Ventura, autore di “Templari e Templarismo” (Atanor).

Nelle note d’appendice, Ventura scrive testualmente:

“Ugone dei Pagani”: la tradizione francese afferma trattarsi di un cavaliere dello Champagne, Ugo de Payns, altre volte indicato come de Payens, proveniente dalla regione di Troyes e lontano parente del conte di Champagne. Altri affermano – francesi della Provenza e della Linguadoca – che si tratta di Ugo de Pagan.

La tradizione italiana sembra più sicura e logica. E’ noto che l’Ordine degli Ospitalieri di San Giovanni di Gerusalemme (poi di Rodi ed oggi di Malta) fu fondato nel 1099 dagli amalfitani. E’ quindi probabile che l’idea di fondarne un secondo (Ordine – ndr) provenga dalla stessa fonte.

La tesi è confortata dall’esistenza, in quei tempi, a Nocera (poi Nuceria Paganorum) attualmente in provincia di Salerno e, quindi nel territorio amalfitano, di una famiglia Pagano (dalla quale ha preso il nome il paese di Pagani, sempre nello stesso territorio) che avrebbe avuto per arma tre teste di moro.

Sembra che tale arma sia stata anche quella usara dal fondatore dell’Ordine del Tempio”.

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Ndr – Aggiungiamo che la presenza di un  Ugo de Pagani in Terrasanta, come cavaliere crociato, è provata da una lettera autografa tuttora custodita dalla nobile famiglia Amarelli (come ricordato sopra), nella quale lo stesso Ugo informa quel casato della morte in battaglia di un loro figliolo. La data del documento è coeva e compatibile con il periodo in cui si suppone si sarebbe creato a Gerusalemme il primo nucleo di “Cavalieri del Tempio”.

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