LAVITOLA: TOCCATA E FUGA DALLA MASSONERIA

inserito il 09 09 2011, nella categoria Oltre le colonne

Non ha mai fine il vizio di certa stampa di generalizzare con la solita superficialità i retroscena dei vari scandali P2, P3, P4 ed ora anche quello dei ricatti baresi al premier Berlusconi da parte di equivoci personaggi come Tarantini e Lavitola (nella foto), tirando in ballo la Massoneria.

 

Ha fatto benissimo in questo caso il Grande Segretario del G:. O:. I:. a replicare prontamente all’ennesima infondata insinuazione della stampa quotidiana sul caso Lavatola.

 

Questa, in merito, la nota apparsa sul sito del Grande Oriente d’Italia:

In relazione alle affermazioni de Il Fatto Quotidiano oggi in edicola, dal titolo ‘Camorra, massoni e craxiani, vita di un uomo detto Valterino’, secondo cui Valter Lavitola, politico, giornalista, direttore ed editore di quotidiani, qualificato come ‘rampante faccendiere lucano attivissimo nel backstage del potere’, sarebbe iscritto al Grande Oriente d’Italia, la Gran Segreteria del Grande Oriente puntualizza: “Valter Lavitola, classe 1966, diviene apprendista del Grande Oriente d’Italia l’8 novembre 1990, all’età di anni 24 – numero di brevetto 45108. Non lascia memoria di sé. E’, infatti, ancora apprendista quando se ne esce con lettera di ‘assonnamento’, ovvero di dimissioni dall’Obbedienza, in data 27 dicembre 1994. Da allora le nostre strade si sono definitivamente separate, e sono trascorsi 17 anni”.

“Poiché non crediamo che l’articolista intendesse rimproverargli un ‘peccato di gioventù’, il Grande Oriente respinge, anche stavolta, vecchi teoremi. Per citare il grande Ernesto Nathan: ‘non c’è trippa per gatti’. Aggiungere altro sarebbe inutile”.

Roma, Villa il Vascello, 8 settembre 2011


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