Tavola del fr:. G:. B:.

La libertà per un libero muratore è essere libero dai pregiudizi, dai bassi istinti, dal metallo, dai dogmi, dai giudizi precostituiti, dagli steccati ideologici e religiosi e dall’egoismo.

E’ una condizione mentale che consente all’iniziato di governarsi giustamente, spontaneamente, che gli consente di comportarsi liberamente in conseguenza della propria coscienza, che ha visto la luce.
Tutto il cammino iniziatico si sviluppa verso uno sgrezzamento della pietra che è in ognuno di noi alla ricerca di quell’equilibrio e quello soltanto che permette di essere liberi e giusti.

Quando questa condizione viene ottenuta?

Il pensiero sgorga, poderoso, rapido, violento, quasi inarrestabile in ogni momento della veglia della nostra mente. E’ una costante che accumuna tutti gli uomini e che li rende sempre preda di quest’onda irrefrenabile.

Quando l’ottenimento della squadratura della pietra può influenzare il pensiero dell’iniziato?

Giordano Bruno disserta sulla ombra delle idee e si chiede “cosa esista e influenzi a priori la formulazione di un pensiero “. Parla dell’ombra del pensiero e cioè di una zona in cui l’ombra non può esistere senza luce e in cui prende forma il pensiero da una zona informe.

Un’area indefinita ove si genera il pensiero e dal pensiero all’azione e dall’azione l’agire umano. Una zona tanto importante e in grado di agire sull’azione dell’uomo da far dichiarare al grande filosofo “UMBRA PROFUNDA SUMUS”.

Un esempio calzante si ha quando l’immaginazione partorisce idee senza rendersi conto della loro radice e di come perchè si siano generate. E’ una specie di sogno ad occhi aperti che può sorgere
spontaneamente, come intuizione o dopo attenta meditazione eseguita senza lasciare che il pensiero dei problemi quotidiani materiale oscuri l’intelletto. Una condizione che lascia lo spirito in feconda autonomia

Se si riesce a squadrare la propria pietra e si giunge a rendere reale la propria iniziazione, tale condizione riesce a mio parere a influenzare l’ombra delle idee perchè la rettitudine ottenuta con l’uso della squadra, la conoscenza di se stessi, consente di diventare come “l’artista che possiede la propria arte, che non è più tenuto a conformarsi ansiosamente alle regole tradizionali che hanno guidato i suoi esordi, la pratica ha fatto maturare tali regole in lui ed egli le applica spontaneamente senza averle presenti alla mente, iniziato al genio dell’arte non è più schiavo delle preclusioni ristrette”.

Questo è per me l’ottenimento della libertà del pensiero che si ottiene riflettendo in sè stessi i simboli, conoscendosi, acquisendo la rettitudine, l’equilibrio, la prudenza, la capacità di conoscere, progettare ed agire. Raggiungendo l’equilibrio della triade TESI ANTITESI E SINTESI sempre e comunque in ogni argomentazione. Un ‘arte che diviene intensamente permeata in se stessi e che permette libertà di pensiero e di azione.

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