IL QUADRATO MAGICO DEL SATOR: SIMBOLO E STRUMENTO

Quadrati magici sono stati rinvenuti i Mesopotamia, Capadocia, Ungheria, Egitto, e molti altri luoghi dell’Impero Romano. Il più famoso è forse quello rinvenuto a Pompei risalente al 76 d.C. Nel Medioevo il “Sator” vene posto a sigillo di Chiese e Cattedrali collegabili ai Maestri Comencini ed all’Ordine dei Templari. Al di là del suo valore magico e simbolico, era probabilmente anche uno “strumento” utilizzabile solo dagli iniziati che ne conoscevano il segreto, per disegnare e progettare. Anche oggi potrebbe costituire uno strumento di riflessione per edificare nuove cattedrali al Libero Pensiero.

inserito il 09 05 2011, nella categoria Architettura, Simbolismo, Storia, Tavole dei Fratelli

 

 

 

Tavola del fr:. M:. T:.

Per definizione il Quadrato Magico del” Sator” è un palindromo di cinque parole di cinque lettere che si possono leggere in modo indifferente nelle quattro direzioni dei quattro lati del quadrato.
Al centro del quadrato si forma un croce palindromica incentrata nel”Tenet”.
La struttura, così ottenuta, ricorda i Quadrati Magici numerici, dove al posto delle lettere vengono inseriti numeri in  modo tale che la somma di ogni riga di ogni colonna e delle due diagonali dia sempre lo stesso numero intero, che viene definito” Costante Magica”del quadrato.

Esempio di quadrato magico aritmetico di quarto ordine che si  trova nel famoso quadro di Albrecht Durer “Melanconia”

  

 

 

 

 

Altro esempio di quadrato magico: Lo Shu (Cina) risalente al 400 a.C.

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Il più antico e più noto Quadrato Magico del”Sator”, venne scoperto a Pompei durante gli scavi e lo si fa risalire al 76 d.C., data dell’eruzione del Vesuvio, che distrusse la stessa Pompei, definito anche con il nome di “Latercolo Pompeiano”.

Altri furono rinvenuti in Mesopotania, Capadocia, Ungheria, Egitto, luoghi collegabili all’impero Romano.

Nel Medioevo il “Sator” viene posto a Sigillo su Chiese o costruzioni perlopiù sacre, collegabifi all’Ordine dei Templari e in seguito ai Maestri Costruttori.

Celebri sono quello sulla parete del duomo di Siena, quello di Santiago di Compostela. Nell’aquilano ve ne sono ben tre: uno a Capestrano, nella chiesa di San Pietro ad Oratorium, l’altro a Magliano dei Marsi, in una chiesa dedicata a Santa Lucia e il terzo a Campotosto. In Francia meritano di essere ricordati quello nella chiesa di San Lorenzo di Rochemaure, quelli presenti nei castelli di Chinon, di Jamac e di Gisors e in una vecchia casa di Le-Puy. Altri sono sparsi un po’ in tutta Europa.

Molte, e spesso complesse, sono le chiavi di lettura del “Sator”, perlopiù legate al significato e alla traduzione delle parole in esso contenute. o all’anagramma delle stesse.

Due in modo particolare hanno colpito la mia attenzione, entrambe non legate al significato delle parole.
La prima fa riferimento ad una lettura in senso Pitagorico, dove il numero 5, cinque sono le lettere del”Sator, è il Numero dell’Amore, dato dall’unione del primo numero maschile 3 e il primo numero femminile 2.

Il 5 cosi ottenuto è il primo Numero della Vita dato dall’unione del Maschio con la Femmina. Si definisce anche il 5 come primo numero Universale. Inoltre dalle radici di 2 ,3 e 5 si possono ricavare le
proporzioni e i rapporti armonici.

La seconda chiave di lettura la si deve all’intuizione di una nota esperta di tradizioni iniziatiche, Maria Grazia Leopardi che nel suo libro”Il Quadrato Magico Del Sator – Il Segreto Dei Maestri Costruttori” definisce che dall’unione delle lettere fra di loro, seguendo un ordine ben preciso, si ottiene un reticolo , una matrice universale: una “forma senza forma dove può manifestarsi ogni forma”.

Grazie a questa Matrice si possono ottenere proporzioni Armoniche, esempio applicato alla chiesa di 5. Francesco in Assisi:

 

Viene quindi d’affermare che: Il Sator e le griglie da lui derivate, sono uno strumento, insieme alla
Squadra e al Compasso, usato dalla Massoneria Operativa per edificare Cattedrali e Palazzi nel rispetto dell’Armonia.

E che il sapere e l’uso di questo strumento venisse tramandata da Maestro a Discepolo nel rispetto di una conoscenza esoterica e iniziatica.

E oggi Noi Fratelli Liberi Muratori quali strumenti abbiamo per edificare Le Nostre Cattedrali al Pensiero nel rispetto dell’Armonia?

Ritengo che questo percorso sia intimo, estremamente difficoltoso, oserei dire quasi rivoluzionario, oggi ancor più, in considerazione delle pressioni che la profanità pone al sistema: fondamentalismi, lotte sociali, manipolazioni intellettuali ed altro.

Mi auguro di poter trovare, all’interno dell’Istituzione Massonica, nell’ambito della Fratellanza, il cammino per poter raggiungere la mia personale armonia per poter poi contribuire all’armonia del Sistema.

M:. T:.


2 Comments for this entry

  • Rossella Granatelli

    Per questa rivostruzione immaginifica serve un quadrato 4X4 e non uno 5X5 come il SATOR. Ergo serve la Roma quadrata e non il
    SATOR. Questo perche’ serve una griglia che abbia al centro un punto e non un quadrato. Quindi avete sbagliato quadrato. Spiacente.

  • Marco

    Segnalo una fonte storica, tanto antica quanto dimenticata, circa l’origine dei termini del quadrato Sator, “Histoire moderne des Chinois, des Japonnois, des Indiens, des Persans, des Turcs, des Russiens” scritta dal gesuita e letterato francese François-Marie de Marsy (1714 – 1763 ) pubblicato a Parigi nel 1764, pagina 203 dell’undicesimo tomo: “ Ces termes magiques de nos prétendu grimoires, SATOR, AREPO, TENET, OPERA, ROTAS, nous vienent encore des Ethiopiens, qui prononcent SADOR, ARODA, DANAD, ADERA, RODAS, e qui disent que ce sont les noms des cinq plaies de J. C. “

    http://www.iviagginellastoria.it/rubriche-2/storia-e-cristianesimo/8329-sator-tra-mito-e-leggenda.html

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