LA PIRAMIDE “DIMENTICATA” DI PARIGI

Nel Parc Monceau nei pressi dei Campi Elisi di Parigi si trova una singolare piramide, in uno stato del tutto anonimo e di apparente abbandono, senza alcuna indicazione sulla sua origine e sul suo significato. In realtà fu voluta dal duca Phillippe d'Orléans, massone, cugino del Re Luigi XVI, e realizzata dall'architetto Carmontelle, anch'egli massone. Nonostante l'oblio sceso su questo singolare monumento, esso potrebbe custodire la simbologia di un primo disegno "atlantico" della Libera Muratoria, ed altri segreti.

inserito il 22 09 2014, nella categoria Simbolismo, Storia, Tavole dei Fratelli

PIR PARIGI A

Tavola del fr:. A:. F:.

Nel Giugno 2012 ho fatto un breve viaggio con mia moglie a Parigi per i dieci anni di anniversario di matrimonio e, come dieci anni prima, abbiamo deciso di alloggiare nello stesso albergo appena dietro l’Arco di Trionfo. Avventurandoci per un parco dalla parte opposta a Campi Elisi siamo entrati in quello che veniva presentato come un Parco Borghese dotato di un semicolonnato stile Corinzio, rovine feudali, templi romani nonché un ponte stile veneziano che domina un laghetto artificiale.

Il parco è ricco di alberi e piante esotiche di cui alcune secolari. Viali alberati tappezzati da ghiaia finissima aiutano le gite in bicicletta e il transito delle carrozzine per bambini. Sembra ancora di vedere personaggi della Belle Epoque mangiare un gelato a passeggio.

Nascosta fra una fitta vegetazione e al di fuori dai numerosi sentieri circolari che si intersecano nel parco, ho notato una piramide con le proporzioni architettoniche delle classiche piramidi con l’occhio onnisciente. Al lato sud-est è presente un pertugio inaccessibile che sembra condurre all’interno e al di sotto della piramide, come vi fosse un ingresso verso un locale sotterraneo.

Le file di mattoni sono 39 (13 x3). Entrambi i numeri 3 e 13 sono importanti nella simbologia massonica. La base della piramide è contornata da due anfore in bassorilievo e, a metà della sua altezza si nota, come se si estendesse all’interno della piramide, un bassorilievo di un tempio il cui fronte possiede un tetto triangolare .

Infine ai quattro lati sono presenti 4 colonnine coperte da drappi scolpiti, come se fossero portacandele. Nel simbolismo massonico le anfore sono il simbolo propiziatorio delle libagioni, dell’AGAPE.

Tutta la simbologia del Tempio , nel suo complesso, sembra riconducibile al Tempio di Salomone.

Il monumento appare del tutto abbandonato, e non c’è alcuna targa sul suo fronte o nei paraggi che ne spieghi la storia od offra ibformazioni su chi l’ha costruita o fatta costruire.

Tornato in Italia ho cercato notizie sull’architetto del parco e sul perché ci fosse un così chiaro simbolo Massonico al suo interno.

Ufficialmente la piramide viene denominata “la Piramide Egizia”, pare che nasconda al suo interno un locale sotterraneo.

PIR 3Addirittura in una foto degli anni ’60 (riprodotta a lati) la Piramide appare ancora più in uno stato di incuria, però, nelle mie foto più recenti il varco che condurrebbe all’interno appare murato.

Poco o nulla compare nelle descrizioni ufficiali, storiche e turistiche, del Parco, che vanta, invece, una storia ottocentesca assolutamente ricca di eventi e di citazioni di personaggi famosi.

Leggendone la storia, si evince che il parco apparteneva a partire dal 1769, a Phillippe d’Orléans, Duca di Chartres , un cugino del Re Luigi XVI.

Phillippe d’Orleans è noto per essere stato Gran Maestro del Grande Oriente di Francia. Egli affidò i lavori di costruzione del Parco all’architetto, pittore, inventore e scrittore Louis Carmontelle e, pochi anni dopo, nel 1783, allo scozzese Thomas Blaikie, che realizzò una zona di giardini all’inglese.

 Fin troppo facile il riferimento al connubio Massoneria Francese e Inglese.

PIR 5Il Duca era simpatizzante delle ideologie rivoluzionarie e, come membro della Assemblea (Nazionale prima, Costituente poi) avrebbe addirittura votato, circa 12 anni più tardi dalla costruzione della piramide, a favore dell’esecuzione del Re suo cugino.

Anglofilo convinto, il Duca era anche molto amico dell’allora Principe del Galles e futuro Re di Inghilterra Giorgio IV, e la costruzione del Parco voleva ripercorrere quello che veniva chiamato “l’English Garden”, avente delle “follie” architettoniche con ricostruzioni fantastiche di varie epoche storiche e continenti.

Viene comunque abbastanza spontaneo pensare che il giardino volesse essere un “giardino iniziatico massone”, forse tra i primi, in quanto in genere tali giardini (fra cui quelli Veneti e Lombardi) sono di un periodo posteriore.

 Dal fantasticare sulle epoche storiche probabilmente viene il nome di “Piramide Egizia” che si affianca ad altre imitazioni di colonnati e statue romane. Phillippe d’Orléans assieme a numerose (e più famose) figure settecentesche come Franklin, La Fayette, Condorcet e l’Italiano Cagliostro era profondamente convinto che l’abolizione della ereditarietà nobiliare discendente a favore di quella di stampo cinese ascendente, l’uguaglianza ed il possesso delle terre non per diritto acquisito, fossero dei principi fondamentali dell’umanità.

E’ pertanto ovvia la natura Massonica della piramide sicuramente ideata e costruita dallo stesso Carmontelle, probabilmente su indicazioni e volontà del Duca, nel 1778. Due anni dopo la dichiarazione d’indipendenza degli Stati dell’Unione, e 14 anni prima della presa della Bastiglia.

L’architetto Carmontelle era un Massone, ma sembra che non avesse ruoli di Loggia particolarmente importanti. Famosi sono alcuni suoi quadri (oggi sui 30.000 euro di quotazione) che ritraggono la famiglia del Duca e soprattutto la sua passione per la storia antica e il simbolismo architettonico in generale.

PIR 2Pur non avendo trovato riscontri storici, la mia interpretazione è che la piramide sia un omaggio alle imprese di George Washington e Beniamino Franklin. Forse il Duca era talmente illuminato da voler coagulare a sé il meglio di ciò che vedeva della Massoneria, e unire tre Nazioni – la Francia, l’Inghilterra e gli Stati Uniti – in nuovo spirito sociale.

Temporalmente, sembra che la loggia più probabilmente ispiratrice della costruzione della piramide sia la fanosa “les Neuf Soeurs” (le Nove Sorelle), sorta nel 1776, e di cui lo stesso Franklin fu Maestro Venerabile.

Ma sorge spontanea la domanda del perché la piramide sembra dimenticata, mentre il Parc Monceau viene presentato ai turisti e alla storia semplicemente come un parco borghese degno di un dipinto di Monet del 1876 e con una serie di dediche monumentali a Gounod , Musset e Mercier e a molti altri, ignorandone del tutto il retaggio massonico.

Il parco nel 1852, al tempo di Napoleone III, venne acquistato, assieme ad altri terreni degli Orléans, dalla città di Parigi, e da qui comincia la sua storia moderna e la architettura che lo domina.

Phillippe d’Orléans come Massone, e nonostante avesse votato a favore della decapitazione del cugino, non si salvò dalla stessa sorte durante il periodo del Terrore, perché i rivoluzionari francesi pare avessero bandito la Massoneria giudaico-cristiana e iniziatica a favore di un nuovo ordine detto massoneria razionalistica.

 Lo stesso Phillippe sconfessò la Massoneria nel tentativo di aver salva la vita. Tutte le logge di Francia chiusero nel periodo post-rivoluzionario, e numerosi nobili affiliati seguirono la medesima sorte della famiglia Reale.

Non è chiaro agli storici del perché la Rivoluzione Francese e la Massoneria di Phillippe d’Orléans si scontrarono.

E’ chiaro che senza l’appoggio economico culturale e sociale della nobiltà francese il popolino rivoluzionario non avrebbe avuto nessuna possibilità di sollevarsi e rovesciare la Monarchia, ma altri, e complessi fenomeni presero il sopravvento ed eclissarono fino a farla scomparire, la Massoneria settecentesca.

Responsabile del fallimento pare fosse il credo stesso della Massoneria, che prevedeva di sottomettere la dottrina Cristiana-cattolica a favore di un dogma superiore a quello della Chiesa. Ciò venne letto dai Rivoluzionari come il tentativo da parte di Nobili illuminati di sostituirsi al Clero e pertanto diventare i referenti spirituali e religiosi della Francia.

Ingenuità, malintesi o lucide previsioni politiche? La Storia dipinge il Duca di Orleans in maniera non univoca. Uomo convinto delle sue idee liberali, durante il primo periodo della sua vita politica era famoso per elargizioni ai poveri, secondo alcuni solo per motivi sensazionalistici, e soprattutto per antagonismo con la famiglia del Re suo cugino. Famoso per aver rischiato la vita per salvare gli esuli durante la Repubblica, ma anche per aver salutato, festeggiando, dal balcone del suo palazzo il passaggio della carrozza reale in fuga dalla Francia. Quel voto di condanna a morte contro il cugino disgustò lo stesso Roberspierre che commento “Gli sarebbe stato così facile astenersi…”.

Innovatore nella campagna politica liberale, aveva inventato un sistema di volantinaggio porta a porta, e si era circondato di quello che oggi si potrebbe chiamare “staff politico” al pari di quanto si fa oggi negli Stati Uniti.

Le ombre sul suo movimento politico pare, per altro, che siano state create da alcuni suoi collaboratori che, per profitti personali, accettavano finanziamenti in cambio di appoggi politici.

Lui stesso era acerrimo nemico della famiglia Reale ed in particolare di Maria Antonietta, che pure avrebbe voluto in moglie e che corteggiò spudoratamente e senza successo.

Qualsiasi siano stati i motivi, il Duca decise di legarsi ai gruppi antimonarchici dei Giacobini (seguaci di Roberspierre) e venne soprannominato Philippe Egalité.

Travolto dagli eventi, e tradito dai suoi amici “montagnardi” che temevano di essere accusati di “orleanismo” (cioè di dipendere troppo dalla protezione di un nobile) finì anch’egli ghigliottinato nel 1793, secondo alcuni vittima sia della sua stessa Massoneria che della Rivoluzione. Ma anche della famiglia Reale, che lo accusava di fomentare moti rivoluzionari.

Si narra che dopo un litigio col cugino che lo accusava di volergli usurpare il trono, avesse espresso il desiderio di andare a vivere negli Stati Uniti, idea per sua sfortuna mai realizzata. Forse i disegni del Duca prevedano un controllo troppo stretto delle sorti della Francia che venne pertanto ritenuto troppo pericoloso dai promotori della Rivoluzione.

Tornando al Parco, credo che esso rappresenti un po’ l’evoluzione della società francese che nell’Ottocento viveva quel fermento culturale, scientifico, urbanistico tipico del periodo post-rivoluzionario all’epoca di Napoleone III.

Forse la vecchia Massoneria settecentesca lasciava spazio a quella nuova, la Massoneria napoleonica, che, a detta di M. Volpe era “ampiamente politicizzata, anzi considerata addirittura strumento di governo, a volte alquanto superficiale e distante dallo spirito originario nonché da quella ricchezza intellettuale che era fiorita nella Massoneria della seconda metà del secolo XVIII”…

Questa è però anche la Massoneria dei “diritti dell’uomo”, quella degli ideali di Libertà e Uguaglianza che con la ventata rivoluzionaria dalla Francia si erano riverberati in tutta Europa compresa l’Italia.

La storia della Piramide e dei primi monumenti del Parco è finita nel setaccio naturale della Storia oppure è stata volutamente dimenticata? La condotta discutibile del Duca forse non doveva far parte della memoria collettiva francese e con essa si doveva dimenticare anche il suo simbolismo massonico?

Forse il Parc Monceau di Parigi ha molto di più da raccontare di quanto appare ad una rapida occhiata turistica. Mi piace fantasticare sui riti massonici celebrati a ridosso o addirittura dentro quella piramide da qualche antico Fratello. Forse dobbiamo a quel Parco più di quel che crediamo, forse il Duca, nonostante alcuni comportamenti discutibili, ha davvero contribuito a migliorare la vita sociale dell’Europa, ha avvicinato il Vecchio e il Nuovo Mondo, e la Storia gli è debitrice.

Ho detto

A:. F:.

.

dollaro-illuminati-piramide

LA PIRAMIDE MASSONICA

La piramide massonica è uno dei simbolismi cardine della Istituzione. Essa sarebbe dotata di una lunga scala che porterebbe al centro del mondo e sarebbe il nascondiglio degli antichi misteri.

Al suo tetto c’è l’occhio onnisciente inscritto in un triangolo o in un prisma che rappresenta il creatore e architetto dell’universo o il Dio Cristiano e la trinità.

Ancora la luce emessa dal triangolo rappresenta la stella Sirio.

La piramide è troncata per una serie di motivi che sembrano stabilire l’impossibilità del Massone di completare il Tempio e contemplare il Mistero nella sua interezza, e necessita pertanto di un aiuto divino, oppure può rappresentare il Pyramidion o Benben che è la cima delle piramidi Egiziane.

 Il Pyramidion rappresenta il Quinto Elemento (oltre ai 4: fuoco, aria, acqua, terra) o l’Elemento Primordiale da cui originano tutti gli altri, oltre allo spazio-tempo.

Il Quinto Elemento è indefinibile e non susseguente ad altri eventi. Si potrebbe pertanto definire “generato” e non “creato”. Le religioni lo chiamano Dio, gli Ermetisti lo chiamano Etere, gli Alchimisti Quintessenza i Buddisti giapponesi lo chiamano Chi.

Fra i simbolismi più conosciuti e più misteriosi c’è quello che lega la piramide all’ordine degli Illuminati fondato nel 1776 da Adam Weishaput.

Il significato complessivo della Piramide per gli Illuminati è l’ambizione stessa dell’Ordine per il potere, ambizione rappresentata appunto dalla Piramide: un governo mondiale guidato da una ristretta elite di sapienti, ovvero loro stessi, gli Illuminati.

La Piramide del Potere venne mostrata al mondo per la prima volta il 4 luglio del 1776 sulla bozza della banconota da un dollaro. Successivamente, il dollaro verrà modificato numerose volte fino al nel 1933 quando il Presidente Franklin Delano Roosvelt (massone del 32° grado) fece coniare la prima banconota americana da un dollaro con la Piramide ed il Gran sigillo sul lato posteriore. Dal 1935 la banconota da 1 Dollaro è immutata.

Nella banconota sono presenti due scritte che sono state oggetto di numerose discussioni relativamente alla traduzione: in basso “Novus Ordo Seclorum” ed in alto “Annuit coeptis”.

“Novus Ordo Seclorum Annuit Copetis”, secondo i più, significherebbe “ un nuovo ordine dei secoli arride agli iniziati” oppure ancora “un nuovo ordine mondiale” e ,separatamente, “La Provvidenza favorisce le nostre imprese” o ancora “Dio ha acconsentito”.

La scritta in basso conterrebbe un grossolano errore ortografico: la scrittura corretta infatti sarebbe “Secolorum” e non “Seclorum”. In realtà questo non è un errore, quanto piuttosto uno stratagemma usato dagli Illuminati per far sì che la scritta risultasse composta da 13 caratteri.

La piramide ha infatti tredici file di mattoni che rappresentano le 13 fasi di 13 anni l’una, che gli Illuminati avrebbero seguito per conquistare il potere: sulla prima fila c’è in numeri romani l’anno 1776 (l’anno della dichiarazione di Indipendenza americana, l’anno della fondazione della Loggia delle Nove Sorelle in Francia e l’anno della fondazione degli illuminati).

Si parte quindi dalla fondazione e si va fino al 1945. Tuttavia, risalendo la piramide anno per anno, nel 1945 non si raggiunge il vertice, ma solo lo spazio che separa il corpo della piramide (simbolicamente la “Prima Era”) dall’occhio onnivegente.

Questa intercapedine va interpretata in modo leggermente diverso: rappresenta infatti una fase di 26 anni (13+13) definita “Seconda Era” che inizia nel 1945 e termina nel 1971. Si raggiunge così il Delta Luminoso, ovvero la “Terza Era”.

In progressione geometrica, questa è formata da tre fasi di 13 anni l’una (39 anni in tutto) che vanno dal 1971 al 2010. A questo punto, secondo i progetti degli Illuminati, nessuno sarebbe più in grado di contrastare l’ormai completo “Nuovo Ordine Mondiale”.

Questa è solo una delle molte diverse interpretazioni di questo simbolo: il Delta Luminoso rappresenta anche un elemento “divino” nettamente separato dalla materia (la piramide), ad esso subordinata.

Ingrandendo il Delta Luminoso si potrà notare come l’occhio sia in realtà ben poco “umano” in quanto attorniato da squame, aprendo un altro controverso capitolo e cioè la discendenza della divinità da rettili di origine extraterrestre (gli stessi Illuminati sostenevano di essere i discendenti di una precedente civiltà rettile – n.d.r.).

(A:. F:.)


Lasciaci un commento

Cerchi qualcosa?

Utilizza il campo sottostante per cercare nel sito:

Hai cercato qualcosa che non hai trovato? Contattaci e richiedici l'informazione che cerchi!

Link

Ti raccomandiamo di visitare questi siti web