IL G:.O:.I:. CELEBRA IL XX SETTEMBRE

inserito il 20 09 2014, nella categoria Oltre le colonne

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20 Settembre, una data densa di significati e valenze simboliche per i massoni italiani: da un lato la celebrazione dell’Equinozio d’Inverno che segna il “ritorno a scuola” di tutti i liberi muratori, ovvero la ripresa a pieno ritmo dei lavori iniziatici all’interno delle proprie Officine (più di 700 in tutt’Italia); dall’altro lato la concomitanza con  un altro anniversario che lega indissolubilmente la storia della Massoneria a quella del nostro Paese: 20 Settembre, l’anniversario della Breccia di Porta Pia (1870) che pose fine al potere temporale della Chiesa in Italia.

VASCELLOPer il Grande Oriente d’Italia, la principale famiglia massonica italiana (circa 22mila iscritti), questa doppia ricorrenza è tradizionalmente l’occasione per lanciare importanti messaggi nel corso delle celebrazioni che si tengono presso la propria prestigiosa sede romana, Villa del Vascello, da alcuni anni, in questa data, aperta anche ai profani ed alla stampa.

 

SQUADRA COMPASSO antichi

Tavole rotonde, dibattiti, concerti, costituiscono il programma dell’appuntamento a Villa del Vascello. Il fil-rouge della giornata sarà il tema dei valori di convivenza nelle città multietniche della moderna globalizzazione, tema indicato dal Gran Maestro Stefano Bisi, secondo il quale “Solitudine, emarginazione, estraneazione non sono portati ineluttabili delle grandi concentrazioni urbane. Solo che lo vogliamo, in una città sempre più multietnica, la rete dell’umana solidarietà può abbracciare uomini e donne di lingue, culture e religioni diverse”, “favorire il rispetto dell’altro”, promuovere la rinuncia al superfluo per “garantire il mantenimento degli equilibri ecologici”, aiutare gli ultimi e i più fragili”.

BISILa Città, L’Uomo, l’Europa” sono quindi il nucleo della riflessione della Massoneria italiana in questo 20 Settembre, ed è infatti questo anche il titolo del Manifesto che lo stesso Grande Oriente d’Italia ed il suo Gran Maestro Stefano Bisi hanno lanciato in occasione di questa ricorrenza. Una riflessione che costituisce anche un impegno,  perché, come ha sottolineato lo stesso Bisi, i comportamenti dei singoli massoni possano contribuire alla “costruzione di Utopia, la città degli uomini liberi. Liberi perché uguali”. E perché i principi coltivati nelle logge possano propagarsi, come già è accaduto in passato, “alle mille Città d’Europa”, abbattendo steccati ideologici e affermando quei valori universali di Libertà, Uguaglianza e Fratellanza che sono alla base della moderna civiltà liberaldemocratica.

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