LA CAZZUOLA DEL MAESTRO VENERABILE

Lo strumento "per unire", ben diverso dal Martello, lo strumento "per dividere".

inserito il 11 01 2012, nella categoria Simbolismo, Tavole dei Fratelli

Tavola d’insediamento del nuovo Maestro Venerabile fr:. G:. F:.

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Il Nuovo Maestro Venerabile ha appena detto ai Dignitari e Ufficiali eletti:

“Fratelli Dignitari, indossate il collare ma prima guardate bene il Gioiello che lo adorna, simbolo della vostra funzione. Siatene degni!”

“Fratelli Ufficiali osservate il gioiello che orna il vostro Collare: simboleggia la vostra funzione. Ora indossate il Collare Fratelli Ufficiali”

Il Maestro Venerabile Uscente all’atto dell’insediamento del Nuovo Maestro Venerabile ha detto:

Ecco il gioiello che orna il vostro collare!”

“Vi affido il Mazzuolo per la conduzione di questa RLoggia!”

Ho sempre sostenuto in questi anni che nei rituali troviamo gran parte delle risposte alle domande che ci poniamo, e che essi sono sempre una fonte inesauribile di idee ed argomenti.

Da questo rituale di insediamento impariamo, tra le tante cose, anche l’importanza che hanno i gioielli che ornano i collari.

Nello svolgmento di questa tavola dal titolo “Cazzuola come strumento del Maestro Venerabile” citerò spesso antichi rituali della massoneria in gran parte francesce:

D – Quali sono i tre gioielli mobili?

R – La squadra recata dal Maestro, la livella del Primo Sorvegliante e la perpendicolare del Secondo Sorvegliante

D – A che cosa servono?

R – La squadra serve a formare quadrati perfetti, la livella a pareggiare le superfici e la perpendicolare a elevare costruzioni perfettamente ortogonali rispetto alla loro base.

D – Questi gioielli non possiedono qualche significato simbolico?

R – Si, Venerabilissimo; la squadra ci annuncia che tutte le nostre azioni devono essere regolate sull’equità, la livella che tutti gli uomini sono eguali, e che deve regnare una perfetta unione tra tutti i fratelli, e la perpendicolare ci mostra la stabilità del nostro Ordine, essendo elevata sulle virtù.

La squadra è il gioiello del Maestro Venerbile, formata da due asticelle unite ad angolo retto: è l’unione dell’orizzontale con il verticale, quindi possiamo dire la fusione tra i gioielli del Primo e Secondo Sorvegliante. Essa è raffiurata nel gioiello del Maestro Venerabile assieme al maglietto.

D – Quali utensili sono indispensabili al massone?

R – Il martello e la cazzuola, il primo serve per dividere, la seconda per unire.

Non sarò certo io a contravvenire la nostra antica tradizione, ma se avessi potuto scegliere il gioiello che meglio descrivesse il lavoro del Venerabilato che mi accingo ad iniziare, avrei raffigurato una cazzuola assieme alla squadra piuttosto che il maglietto.

La cazzuola infatti è riconosciuta come emblema della tolleranza e benevolenza, della fraternità universale tra tutti gli esseri umani, realizzata dal lavoro della solidarietà condivisa dei masssoni costituenti la loggia.

Ha diverse funzioni:

Prima funzione: impastare la calcina destinata a cementare le parti dell’edificio (tra una pietra e l’altra) per assicurarvi coesione, unità e coesistenza.

D – Che cosa fa di voi un apprendista?

R – La cazzuola è la mia virtù.

D – A che cosa serve la vostra cazzuola?

R – A ricondurre e legare nella mia anima sentimenti d’onore e di virtù, impegnandoli in modo tale che essi innalzino un edificio degno della più nobile delle società.

D – Di che cosa vi servite nel corso di tale opera?

R – Della mia cazzuola e di una terrina.

Tale lavoro solitario è destinato quindi all’apprendista, ma ha una importanza fondamentale per la costruzione del tempio. Infatti la malta deve essere ben preparata perchè non sia né densa né liquida per adattarsi al meglio sulle pietre che deve unire,  essere quindi il cemento essenziale utilizzato per l’edificazione del tempio ideale.

 

Seconda funzione: prendere la calcina dal recipiente e ripartirla armoniosamente affinchè leghi tra loro tutte le pietre, riempiendo i vuoti, affinchè le varie parti dell’edificio possano costituire un unico blocco, conferendo a tutta la costruzione la sua unità ed omogeneità. È tra gli utensili disposti per il rito di passaggio a secondo grado, in particolare nel terzo viaggio assieme al regolo.

Dal rituale di passagio al grado di compagno:

“..La cazzuola è lo strumento occorrente per stendere la calcina che assicura il collegamento tra gli elementi dell’edificio. Essa simboleggia il Lavoro che, non più individuale com’era quello dello sgrossamento dell’Apprendista, il Compagno deve compiere per inserirsi attivamente nell’opera collettiva dell’Officina”.

 

Terza Funzione: uniformare l’intonaco di gesso fresco e stenderlo perchè diventi una unità senza spigoli o variazioni

D – A che cosa serve la cazzuola nel Tempio?

R – A nascondere i difetti dei nostri fratelli. Il massone che costruisce edifici materiali si serve della cazzuola per intonacare e nascondere i difetti della sua opera; a noi, nella costruzione dell’edificio che dedichiamo alla Virtù, serve a nascondere i difetti dei nostri Fratelli che potrebbero danneggiare questo sacro recinto.

Distribuire quindi il cemento nascondendo le asperità o difetti dei fratelli e di tutta l’ opera e lisciare il cemento per conferire unità all’insieme tramite l’affetto fraterno e la benevolenza che unisce tra loro i membri della famiglia massonica e, così come si cementano tra loro le pietre, unire e fondere i cuori e le menti.

 

Parlando proprio della cazzuola, Jean-Claude Peretz sostiene che “Il suo impiego esige un gesto molto particolare, la gettata, che non è semplice come sembra, e da ciò si riconosce l’operaio”, e questa particolare abilità è, per me, la prerogativa del Maestro Venerabile: come ho detto all’inizio, preferisco la funzione della cazzuola in quanto opposta a quella del maglietto, unisce e non divide.

 

E a proposito dell’accoppiamento del maglietto con la cazzuola, è da ricordare che il Sovrano Pontefice inaugura il giubileo aprendo la porta d’oro della basilica di San Pietro a Roma abbattendo con il maglietto il vecchio muro e chiude il giubileo stendendo la calcina sulla nuova soglia dove insisterà il nuovo muro di mattoni che chiuderà la porta d’oro proprio con una cazzuola d’oro.

René Guenon osserva che il Pontefice è “costruttore di ponti”, come etimologicamente derivato dal latino, e con questa funzione costituisce, come afferma San Bernardo, “una sorte di ponte tra Dio e l’uomo”, stabilendo una funzione di mediatore tra questo e l’altro mondo.

Come Maestro Venerabile, in piena armonia tra i Fratelli e senza alcuna contrapposizioni, qualora si rendesse necessario disegnare un nuovo tempio spirituale, sarò mediatore e con l’aiuto della cazzuola costruirò la nuova soglia che sarà di fondamenta per le pietre del nuovo muro che, adiacente al nostro tempio, ne sarà, in modo inequivocabile, complementare; e sempre con l’aiuto della cazzuola farò lo stesso per creare, insieme alle altre due Logge dell’Oriente ferrarese, un nuovo tempio, questa volta materiale, mi riferisco ad una casa massonica confortevole e sicura in modo che tutti i fratelli possano lavorare anche congiuntamente, creando un rinnovato aggregoro tra le logge.

 

Carissimi Fratelli, il ruolo che mi avete affidato è il più impegnativo dei ruoli da me svolti in questi due lustri di appartenenza all’Istituzione, ma con l’aiuto dei Fratelli Dignitari ed Ufficiali e di tutti i Fratelli che compongono la nostra bella quanto numerosa loggia, spero di saper onorare le aspettative che in me avete riposto.

 

G:. F:. in occasione del suo insediamento come Maestro Venerabile della R:.L:. “Giordano Bruno” all’Oriente di Ferrara  in data 10.01.2012   E.V.

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1 Comment for this entry

  • GIUSEPPE

    PIENAMENTE D’ACCORDO COL RICONOSERE LA CAZZUOLA , UNO STRUMENTO IMPORTANTE NEL SAPERLO ADOPERARE, INDIVIDUANDONE LA RAPPRESENTAZIONE NEL MV ,

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