MANOVRA ANTICRISI: PROPOSTE DEL G:.O:.I:.

Raffi: lo Stato cancelli l'esenzione Ici per i beni immobili della Chiesa non destinati al culto. Congelare per tre anni l'8 per mille, fino al raggiungimento del pareggio di bilancio.

inserito il 21 08 2011, nella categoria Oltre le colonne

Dal sito del Grande Oriente d’Italia: “In un tempo di grave crisi economica, in cui si chiedono lacrime e sangue ai pensionati e ai più deboli, serve responsabilità e concreta solidarietà: tutti devono dare il proprio contributo per salvare il Paese dal rischio default.

Dai politici ai calciatori, non sono più ammesse esenzioni feudali né privilegi di casta che hanno il sapore di un autentico insulto alla povertà e a milioni di italiani che lottano quotidianamente per far fronte a difficoltà di ogni tipo”. E’ quanto afferma Gustavo Raffi, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia.

“E’ giusto – spiega Raffi – che lo Stato abolisca le esenzioni dell’Ici per i beni immobili della Chiesa non destinati al culto e di tutti gli altri enti che si avvantaggino di tale esenzione, così come è opportuno congelare per tre anni l’8 per mille fino al raggiungimento del pareggio di bilancio, come fissato nella manovra, destinando le risorse alla ripresa economica dello Stato. Non siamo certo nostalgici delle leggi Siccardi che abolirono i privilegi del clero né presi da furore giacobino, ma chiediamo giustizia ed equità sociale. Chi ha di più, apra i cordoni della borsa e dia l’esempio”.

“La Libera Muratoria – rimarca il Gran Maestro di Palazzo Giustiniani – è dalla parte di chi si rimbocca la maniche per far uscire il Paese dalle secche dell’egoismo e dell’indifferenza. Rilanciamo con forza il bisogno di un nuovo Patto di Fratellanza che abbia davvero a cuore il destino dei giovani e delle famiglie, dei lavoratori e delle imprese. Dal tunnel della crisi e dalla minaccia delle speculazioni internazionali – conclude Raffi – si può uscire solo camminando in cordata verso un’unica direzione: il bene dell’Italia”.

Roma, Villa il Vascello, 19 agosto 2011

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L’intervento-proposta del Gran Maestro Gustavo Raffi ha suscitato, come c’era da aspettarsi, l’immediata reazione degli ambienti vaticani e della stampa vicina ad essi, che di fronte a sensate proposte di equità e buon senso fiscale, in questa particolare contingenza critica del Paese che impone spirito di sacrificio a tutti, hanno immediatamente creato la solita barriera fumogena del “complotto massonico contro la Chiesa” e dell’attentato alle sue opere di carità da parte di biechi mangiapreti, anzichè entrare nel merito del ragionamento e discutere con serietà la questione di quanto possano essere legittimi o meno, giustificabili o meno, i privilegi fiscali delle proprietà della Chiesa (anche quando non si tratta di luoghi di culto).

Sulle polemiche successive alla nota che abbiamo pubblicato sopra, è intervento lo stesso Gran Maestro Raffi, l’ulteriore nota che di seguito riportiamo (tratta sempre dal sito del GOI):

 

Crisi: Raffi (GOI), nessun attacco alla Chiesa, che non abbiamo tacciato di evasione fiscale. E’ allo Stato che chiediamo di cancellare privilegi ed esenzioni e di sospendere l’8 per mille per tutto il periodo della manovra

“Non si faccia il gioco delle tre carte raccontando, peraltro a distanza di dieci giorni dal nostro intervento, ancora una volta la vecchia favola del complotto massonico contro la Chiesa. Non abbiamo tacciato la Chiesa di evasione fiscale, né attaccato il popolo delle parrocchie e degli oratori. In un periodo di grave crisi economica, in cui si chiede ai più deboli di sopportare duri sacrifici, chiediamo che lo Stato elimini ogni sorta di privilegi ed esenzioni, sospendendo l’8 per mille fino al raggiungimento del pareggio di bilancio, come fissato nella manovra. Questa è giustizia sociale, non guerra di religione”. E’ quanto afferma Gustavo Raffi, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia.

“Il nostro – precisa ancora il Gran Maestro di Palazzo Giustiniani – è un richiamo forte contro i privilegi delle caste di ogni tipo, qualsiasi abito indossino. L’azione e il pensiero della Libera Muratoria nella società italiana ha un unico fine: il bene del nostro Paese. In luogo di excusatio non petita, si abbia invece il coraggio di affrontare la realtà e di rinunciare, anche se costa, a fruire di privilegi, esenzioni ed erogazioni da parte dello Stato, che provocano pesanti ingiustizie ai danni della stragrande maggioranza dei cittadini. Di tutto c’è bisogno oggi – conclude Raffi – tranne che agitare fantasmi del passato e stracciarsi inutilmente le vesti, credendosi intoccabili”.

Roma, Villa il Vascello, 29 agosto 2011

 

 

 

 

 


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