Le colonne del Tempio Jakin e Boaz

inserito il 26 01 2024, nella categoria Tavole dei Fratelli

Il Tempio massonico possiede un solo ingresso ed è senza altre aperture, il che costituisce evidente allusione alla caverna iniziatica, che rappresenta in molte tradizioni (ad esempio in quella islamica) il centro spirituale dell’uomo (la “caverna del cuore”), dove avviene la sua rinascita a seguito dell’iniziazione. Le due Colonne poste subito a destra ed a sinistra dell’ingresso al Tempio ricordano quelle del Portico del Tempio di Salomone. La colonna di sinistra ha nome Boaz, (proavo di re David) che significa “la forza, la fermezza”. La seconda posta a destra ha nome Jakin (il sacerdote che inaugurò il Tempio di Salomone), che letteralmente vuol dire “la stabilità”. La J iniziale di Jakin corrisponde, nell’alfabeto ebraico, allo Jod ed indica il maschile-attivo-solare; la B di Boaz indica la lettera Beth, ossia il femminile-passivo-lunare, e insieme simboleggiano la dualità, il bipolarismo, le coppie di opposti complementari che vediamo rappresentati ovunque nel tempio e che, per mezzo della contrapposizione tra energie contrastanti e antitetiche, consentono il divenire. La colonna Boaz, che possiede un capitello dorico, rappresenta la Forza, che rende salda la costruzione dell’Opera; il carattere universale della Massoneria è simbolicamente rappresentato dal globo posto sulla sua sommità. È la colonna passiva, quella degli apprendisti, che infatti devono praticare il silenzio per imparare a riconoscere i simboli del tempio e a ricercare le proprie attitudini all’interno dell’Istituzione. La colonna Jakin, che presenta sulla sommità un capitello corinzio, simboleggia la perfezione nella Bellezza, che irradia e rende compiuti gli architettonici lavori di Loggia. Le tre melagrane poste sul capitello di questa colonna simboleggiano la moltitudine dei Fratelli sparsi nell’Universo (i semi disposti in maniera simmetrica al suo interno), il loro vincolo di solidarietà e la protezione che ad essi deriva dalla scorza amara di questo frutto. È una colonna attiva, dove siedono i Compagni che, invece, apprendono ad esprimere le proprie attitudini attraverso l’uso degli strumenti muratori. Secondo un’altra interpretazione, complementare e non alternativa, le due colonne rappresentano la sapienza. Il tema delle colonne della sapienza è anche riferito a Zoroastro, che si narra abbia elevato quattordici pilastri, sette di bronzo e sette di mattoni: a questo potrebbero riferirsi i nastri cascanti con sette sfere ciascuno posti sul grembiule di Maestro. Essi infatti simboleggiano le 2 Colonne e il riferimento a Zoroastro ne completerebbe il messaggio simbolico, anche perché altre Tradizioni riportano che le due colonne rappresentano una la sapienza delle sette Arti, l’altra quella delle sette Scienze.


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