LA SQUADRA E IL COMPASSO

inserito il 26 01 2024, nella categoria Tavole dei Fratelli

La squadra e il compasso sono uno dei simboli principali della Massoneria.

La Tradizione riconduce l’utilizzo di questi simboli alle origini muratorie dell’Istituzione Massonica, associandolo alla costruzione del Tempio di Salomone. Infatti Squadra e Compasso sono strumenti indispensabili per costruire edifici dalle forme regolari e dall’impianto stabile; essi quindi si ergono a simboli dei mezzi ordinatori delle virtù e delle conoscenze del Libero Muratore, nella costruzione del proprio tempio interiore. La parola squadra deriva dal latino exquadrare, ossia rendere quadrato, ed infatti questo strumento si usa per verificare che gli angoli siano retti e disegnare perpendicolari.  A livello simbolico indica la materia, la terra, il mondo materiale e terreno. Ha anche un forte collegamento con il numero 4, numero di solidificazione e stabilità, numero “materiale” per eccellenza; essa infatti permette di “squadrare” lo spazio delimitandolo in quattro sezioni secondo le quattro direzioni (nord, sud, est e ovest), L’utilizzo della squadra permette di far sì che le fondamenta del ragionamento siano stabili e ordinate; la squadra rappresenta quindi rettitudine e dovere. Il termine compasso deriva dal latino volgare compassare, ovvero misurare con il passo, prendere una misura esatta. Il compasso, contrapposto alla materialità della squadra, simboleggia lo spirito, quindi la mobilità, il dinamismo e la libertà del pensiero, dunque la capacità di immaginare e creare: il genio. Poiché viene usato per tracciare il cerchio, figura chiusa e continua, acquisisce anche il significato di circolarità, eternità ed eterno ritorno. L’utilizzo del compasso permette di armonizzare l’opera, dare le giuste proporzioni per conferire bellezza e virtù. Con la squadra si traccia un quadrato, con il compasso un cerchio. Da sempre il quadrato o cubo rappresenta l’universo fisico, poiché di forma equilibrata e armonica ma con il senso della limitatezza, spaziale e temporale; il cerchio come la sfera, per opposti motivi rappresenta lo Spirito universale, l’Universo invisibile, la Divinità. L’unione tra squadra e compasso, terra e cielo, richiama l’intersezione tra microcosmo e macrocosmo; la figura dell’uomo che è anima eterna (cerchio) dentro un corpo terreno e temporaneo (quadrato); si pensi alla raffigurazione dell’uomo vitruviano di Leonardo. Durante i lavori di Loggia dell’apprendista il compasso è posizionato sotto la squadra ad indicare che la materia è predominante sullo spirito. L’apprendista è ancora all’inizio del suo cammino di perfezionamento, le influenze del mondo profano sono ancora forti e il lavoro di squadratura è fondamentale per la rettificazione; nei gradi successivi, il rapporto tra squadra e compasso muterà, perché il lavoro di perfezionamento interiore eseguito dal compagno prima, e dal maestro poi, permette loro di elevarsi e far prevalere lo spirito sulla materia. Quindi la squadra e il compasso intrecciati, alludono forse alla quadratura del cerchio che altro non è che la materializzazione dello spirito come sopra menzionato? Va ricordato come il concetto di quadratura del cerchio, nel senso di unione perfetta tra spirito e materia, è ampiamente usato anche in alchimia. Anche il simbolismo della squadra e del compasso richiama, quindi, il dualismo tra forze opposte e complementari, presente in ogni simbolo del Tempio.


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