DALLA BRECCIA ALLA REPUBBLICA

inserito il 16 09 2016, nella categoria Oltre le colonne

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La Massoneria di solito non festeggia date storiche, celebra piuttosto Solstizi ed Equinozi. Dal 1870 ad oggi ha fatto costantemente eccezione la data del XX Settembre, il giorno della famosa “Breccia di Porta Pia” con la quale ebbe fine il potere temporale del Papato e si compì finalmente l’Unità d’Italia. Per molto tempo questa data è stata una festa nazionale ufficiale. Fu abrogata solo nel 1930 all’indomani dei Patti Lateranensi che sancirono, con un lauto indennizzo (l’equivalente di un  miliardo di dollari odierni), la pacificazione fra Vaticano e Stato Italiano. Attualmente, in qualche cassetto del Parlamento, giacciono nuove proposte di legge per rendere di nuovo il XX Settembre una ricorrenza nazionale, naturalmente senza più i connotati antagonistici del mondo laico nei confronti di quello religioso che aveva un tempo.

Pare che anche il famoso regista americano Steven Spielberg sia un procinto di realizzare un film su questo episodio storico (nella particolare visuale di una famiglie ebrea bolognese, drammaticamente coinvolta nel conflitto fra Stato e Chiesa per un proprio figliolo sottratto a forza e portato a Roma dal clero cattolico).

I tempi sono effettivamente cambiati, fino al punto che lo stesso Vaticano, almeno dal 2010 (quando il cardinal Bertone partecipò ad un celebrazione comune della Breccia di Porta Pia assieme al Capo dello Stato, l’allora presidente Napolitano, e naturalmente i vertici del Grande Oriente d’Italia), sembra quasi volersi “appropriare” di questa ricorrenza, con una propria rilettura postuma ed un po’ strumentale del contributo cattolico alla causa del Risorgimento e dell’Unità d’Italia. Contributo che certamente ci fu a livello popolare, ma non certo da parte delle alte sfere del Papato (basti pensare alla fucilazione, senza alcuna pietà, del povero Ugo Bassi, frate barnabita e massone, a Bologna da parte degli austriaci, senza alcuna intercessione da parte del legato pontificio, anzi… ).

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Tocca probabilmente ancora ai massoni salvaguardare e tramandare il vero valore che ebbe per il passato, e continuerà ad avere anche per il futuro, quell’eclatante “Breccia” nella storia sia della nazione laica che della Chiesa, che in fondo fu “liberata” anch’essa dal peso di un potere profano che la rendeva sostanzialmente antistorica ed eticamente contradditoria. Un po’ come accade ancora oggi di fronte al potere economico di cui è ancora ammantata, anche se bisogna dare atto all’attuale Papa Francesco di un inedito sforzo di riforma e trasparenza per quanto riguarda gli strumenti della finanza vaticana (vedi Ior).

Anche quest’anno il Grande Oriente d’Italia celebrerà la fatidica epopea del XX Settembre 1870 con una serie di manifestazioni e riflessioni pubbliche nella sua prestigiosa sede romana di Villa del Vascello. L’attuale Gran Maestro Stefano Bisi ha voluto che la ricorrenza della Breccia (146° anniversario) collimasse con un altro importante ricorso storico dello Stato italiano: il 70° Anniversario della Costituzione repubblicana.

Le manifestazioni del XX Settembre a Roma saranno infatti anche il traguardo di una serie di convegni sui valori laici e civili della Costituzione, e sul contributo dato ad essa dalla stessa massoneria (con tanti fratelli fra i padri costituenti, primo fra tutti Meuccio Ruini presidente della Commissione che si incaricò della stesura definitiva dei testi), serie di convegni che si sono svolti, già da un anno a questa parte, in varie città italiane, significative per il contributo che hanno dato all’emancipazione civile del Paese. Si è trattato di una serie di incontri pubblici, sempre partecipatissimi. Ed a Roma se ne tireranno le somme.

Il legame fra Breccia di Porta Pia e Costituzione italiana è stato esemplificato e ribadito dallo stesso Gran Maestro Bisi nel testo del manifesto delle stesse celebrazioni di Villa del Vascello:

Settant’anni fa l’Italia, uscita dalla barbarie della seconda guerra mondiale e dal fascismo, gettò le solide fondamenta del suo assetto costituzionale futuro scegliendo la forma repubblicana che, con il voto a suffragio universale allargato per la prima volta alle donne, prevalse sulla monarchia. Questa data e questa scelta democratica del popolo italiano oggi vanno ricordate senza fare inutile retorica ma riflettendo attentamente e con grande senso di responsabilità sull’importanza che quella decisione comportò e comporta tutt’ora per tutti gli italiani di ieri, di oggi e di domani. Celebrare la Repubblica oggi, ed il Grande Oriente d’Italia è stata fra le prima che hanno accolto l’invito del Capo dello Stato, è festeggiare la Libertà e la Bellezza di un patto, di una Costituzione scritta  da uomini di idee politiche e provenienza diverse che, mettendo da parte forti divisioni, egoismi e smanie di potere, riuscirono a far sorgere dalle macerie della non-Ragione e dell’odio, la grande casa della Libertà e dell’Unità, dell’Uguaglianza e della Solidarietà. Della Pace e del ripudio della guerra.Viviamo in un momento storico inedito. I cambiamenti in atto nella società 3.0 sono talmente velodi e frenetici che tutto si modifica e si trasforma senza che a volte l’uomo abbia il tempo necessario per rendersene conto.Nulla si può dare più per scontato e le dure leggi dell’economia hanno il potere di stabilire i processi di evoluzione di una nazione e la sua crescita o decrescita. Ma per quanto l’attuale contesto europeo e mondiale sia segnato da orizzonti in continua mutazione e da preoccupanti fenomeni legati a problemi di squilibri interni, nuove povertà e integrazione dei rifugiati, e dall’altro dalla non facile lotta al fanatismo fondamentalista, ci sono ancora delle solide certezze cui aggrapparsi. E la nostra Repubblica, con i forti valori scolpiti nella Tavola della Costìituzione dai suoi saggi padri, è un immenso patrimonio che ancora oggi permette nell’uguaglianza e nella valorizzazione delle diversità uno stare insieme coeso. Consente di guardare alla modernità con basi etiche condivise che rappresentano la forza e la speranza di un Paese che ha la Cultura e la Bellezza per farsi ammirare e partecipare alla costruzione di una Società e di un Mondo migliori. Che è lo scopo e l’essenza per il quale da secoli lavorano e si battono i Liberi Muratori”.

Per il calendario dettagliato dei convegni e delle manifestazioni dei tre giorni di celebrazioni del “XX Settembre” a Villa del Vascello, sede romana del Grande Oriente d’Italia, dal 17 al 200 Settembre prossimi, si veda l’apposito articolo sul sito ufficiale http://www.grandeoriente.it.

Per approfondire leggi anche:

XX SETTEMBRE: IL ROVESCIO DI PORTA PIA

70° DELLA REPUBBLICA: LA MASSONERIA PARTE DA REGGIO EMILIA

20 Settembre 1870: la Breccia di Porta Pia

Spielberg girerà un film sul bimbo bolognese “rapito” da Pio IX

XX SETTEMBRE: LA MASSONERIA ALZA LA VOCE

 

 

 


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