L’epitaffio di Andrea Costa (scritto da Pascoli)

AndreaCosta

E’ considerato uno dei padri del socialismo in Italia, Andrea Costa (1851-1910), imolese, è stato anche un convinto e fervente massone.

Iniziato il 25 Settembre 1883, nella Loggia Rienzi di Roma, ha ricoperto successivamente la carica di Gran Maestro Aggiunto del Grande Oriente d’Italia.

Al di fuori delle logge, la sua carriera politica lo portò a diventare il primo parlamentare italiano di idee socialiste (fu eletto nel 1882 nel collegio di Ravenna). Dal 1908 al 1910 fu anche vicepresidente della Camera dei Deputati.

Sempre combattivo nelle aule parlamentari e nelle piazze (scontò per questo anche diverse condanne in carcere), nel 1898 fu fra i promotori della rivolta proletaria di Milano, passata alla storia come la “Protesta dello Stomaco”, e come pagina nera delle forze armate italiane per la feroce e spropositata repressione a cannonate del generale Bava Beccaris.

Morì nella sua Imola il 19 Gennaio del 1910. E’ sepolto nel cimitero monumentale della stessa città.

Fu l’amico e fratello Giovanni Pascoli a dettare la sua epigrafe:

« 1851 – 1910
CENERE
È IN QUEST’URNA
DELL’INCENDIO D’AMORE
CHE DA QUANDO DUE SELCI LO DESTARONO
NELLE GELIDE SPELONCHE
ARDE INCONSUMABILE IN MEZZO AI TERRESTRI
SEMPRE, PIÙ FORTE, PIÙ VASTO, PIÙ ALTO
LIBERANDO DALLE GRAVI SCORIE PRIMIGENIE
LA SANTA UMANITÀ PURA
FIAMMA DI QUELL’INCENDIO
FU QUESTA CENERE
VIVA FIAMMA CHE SOPPRESSA E BATTUTA
DIVAMPÒ SEMPRE PlÙ BELLA AL VENTO
NOI LA CHIAMAMMO
ANDREA COSTA »

(Giovanni Pascoli)
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