ALL’INIZIO DEL CAMMINO

Riflessioni e sensazioni dell’Apprendista dopo un anno di percorso “silenzioso”, alla ricerca di nuove domande per spingersi sempre più avanti.

inserito il 18 09 2013, nella categoria Apprendista, Esoterismo, Tavole dei Fratelli

Viandante  2

Tavola del fr:. V:. C:.

Non vi nascondo la forte emozione dovuta al timore che suscita la consapevolezza dell’inesperienza ed al fatto che le mie parole verranno ascoltate attentamente da tutti voi.

Ma tantomeno vorrei nascondere la gioia che ciò mi procura perchè non sto sottoponendomi ad un esame ma sto per condividere alcuni miei pensieri ed ho la certezza che questo mi arricchirà tantissimo.
Vorrei cogliere (se mi è permesso) l’occasione per ringraziare tutti i fratelli per la delicatissima attenzione mostrata relativamente alle implicazioni psicologiche che lo “status” di apprendista può comportare.
Vorrei rassicurarvi perché la ritengo un’esperienza impagabile oltrechè necessaria.
Non ritenendomi assolutamente ancora abbastanza maturo da poter analizzare o giudicare con cognizione di causa aspetti di un cammino che per me è appena iniziato, e che cercherò di imparare a conoscere al meglio, vorrei sottoporvi le sensazioni che attualmente albergano nella mia mente e soprattutto nel mio cuore.

Da qualche tempo a questa parte alla sera prima di addormentarmi, mi succedeva di ripassare mentalmente gli avvenimenti della giornata trascorsa e valutare quali fossero stati i miei comportamenti, se fossero scaturiti da atteggiamenti razionali, istintivi o condizionati, e cosa avessero prodotto.
E al mattino, al risveglio, mi chiedevo che giornata avrebbe potuto essere e cosa avrei potuto aspettarmi da essa.
Il più delle volte non mi riusciva facile trovare una risposta soddisfacente:
a volte ho avuto l’impressione di aver assunto decisioni non congrue, altre volte invece l’idea era quella di aver agito al meglio.
E questo nei confronti di tutte le situazioni che si possono verificare durante la vita di un uomo.
Ho sempre pensato che tutto ciò fosse il risultato della “saggezza” che ormai ha iniziato ad avanzare e che fosse il massimo che si potesse fare per ottimizzare la ricerca di un’appagante serenità d’animo.
Ho cercato, e cerco, per questo il confronto con gli altri mettendo in campo ciò che finora riesco ad avere a disposizione: comprensione, complicità d’animo, condivisione d’esperienze, disponibilità e quant’altro.
Ho cercato, e cerco, qualche certezza (che peraltro non esiste) che possa giustificare l’esistenza ed il fine di tutto ciò che ci circonda.

Poi, in una fase piuttosto “faticosa” ed impegnativa della mia vita è esplosa questa esperienza nuova che mi ha aperto un mondo tutto da esplorare, da vivere, da respirare…
Certo il mio percorso è iniziato in modo, diciamo, un po’ turbolento ma questo ha esaltato il mio livello di attenzione, ho acceso i fari per meglio vedere nel buio. E per questo ho spesso assillato i fratelli a me più vicini fisicamente con domande pressanti: volevo nutrire la mia fame di risposte. Di questo intendo scusarmi con loro perchè forse li ho messi un po’ in imbarazzo. Ma dopo ho capito che un cammino và innanzitutto percorso e ne comprendi le sfumature mentre lo fai. Non ha senso conoscere l’arrivo mentre stai ancora partendo. La conoscenza avviene nel percorrerlo. Può anche succedere di perdere ogni tanto l’orientamento ma con l’aiuto fraterno si può ritrovare (e mi riferisco sempre alle solite occasionali e direi inevitabili turbolenze) e rientrare per continuare il cammino tutti assieme.

Conseguentemente mi chiedo: è questo che da senso alla vita anche se essa ineluttabilmente finisce? Credo di si. Un cammino che si interrompe senza apparentemente aver raggiunto un preciso traguardo è comunque estremamente gratificante ed esaustivo in quanto mente e cuore, nel percorrerlo, ne traggono impagabi le nutri mento.

Ed è per questo che mi sto rendendo conto che non la mia vita ma il mio modo di vivere sta cambiando e si sta riempiendo dì contenuti. Noto ed apprezzo piccole cose che piccole, in realtà, non erano. Esprirno pensieri che prima non sarei riuscito a condividere con nessuno. E qui, in mezzo alle Colonne, sto bene e SOflO sereno.
Ed è qui che cercherò spunti ed indicazioni utili alla mia crescita, in modo che possa imparare a rapportarmi agli altri secondo canoni che ho sempre ritenuto fondamentali (tolleranza, libertà, fratellanza, ecc.) e che qui ho incontrato.

Così può essere possibile avvicinarsi al mistero della vita nel modo migliore, comprenderne le sfaccettature ed accettarle serenamente. Esiste infatti un mondo invisibile che, appunto, non si riesce a vedere ma esiste e si può percepire. Bisogna “solo” sviluppare ed allenare i propri sensi in modo da essere pronti all’eventualità che si verifichino le condizioni di potere entrare a farne parte.
E’ la spiritualità che, al contrario delle religioni, non detta regole per avvicinarsi alla verità ma permette di vivere secondo i dettami del cuore.

Spero che il mio cammino continui sempre e si arricchisca sempre di più, insieme a voi fratelli.

Ho detto

V:. C:.

 

Per approfondire leggi anche:

IL MIO VIAGGIO

IL TENDINE DELL’APPRENDISTA

IL PAVIMENTO A SCACCHI

PRIMI PASSI

GLI STRUMENTI DA LAVORO DELL’APPRENDISTA

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1 Comment for this entry

  • AchemonStildur

    Namastè!
    Grazie per aver condvso le sensazoni di questo cammno personale.
    Ho letto che a breve vi saranno degli incontri pubblici per non-adepti. Tra curiosità e “chip del mistcismo” sento una forte attrazione per esoterismo, occultismo, misticismo…
    Sono giunto qui a Ferrara per studiare Matematica al solo fine di poter apprendere, e in seguito padroneggiare, il linguaggio cosmico.
    Chiedo perdono per l’introduzione, ma una volta date queste premesse la domanda è:
    Ci sono dei testi che potrebbero aiutarmi a comprendere che cosa sia realmente questo cammino nella Massoneria?
    In attesa di risposta spero che l’incontro sia il più illuminante possibile ( e se è vero che “la bellezza non esiste nell’oggetto preso in esame, bensì nella mente di chi l’esamina” spero di essere carico di energie positive, così che possa Vedere).
    PS Fin da quando ho conosciuto il pensiero e la storia di Giordano Bruno lo amo con tutto il mio essere!

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