BALLARDINI-PETROLINI A COPPARO

inserito il 16 10 2019, nella categoria Oltre le colonne

Locandina Ballantini Petrolini

Ettore Petrolini, l’indimenticabile comico romano, re del varietà durante il ventennio fascista di cui fu sprezzante fustigatore, rivive Domenica 20 Ottobre (ore 21.00) sul palcoscenico del Teatro De Micheli di Copparo (Fe) grazie al noto attore-trasformista livornese Dario Ballantini, che durante lo spettacolo si trasformerà nei più noti personaggi interpretati da Petrolini: Gigi il Bullo, Salamini, la Sonnambula, Amleto, Nerone, Fortunello e soprattutto il celeberrimo Gastone, già interpretato anche da altri mattatori come Fiorenzo Fiorentini, Mario Scaccia, Gigi Proietti, Massimo Venturiello, Nino Manfredi e Alberto Sordi.

Ballantini, da par suo, compie una notevole trasformazione personale rispetto al suo abituale clichet televisivo (vedi le note imitazioni di Bruno Vespa e dello stilista Valetino in “Striscia la Notizia”), impegnandosi ad approfondire alcuni contenuti ed osservazioni sulla figura di Petrolini, per spiegare e dare importanza al recupero della memoria collettiva e per preservare il futuro dei comici dalla mancanza di agganci culturali col passato. Ettore Petrolini può essere infatti considerato il precursore di tutta la comicità italiana, i suoi personaggi, corredati da rudimentali trucchi speciali, sono stati di ispirazione per molti grandi interpreti della scena italiana. Il lavoro di ricerca di trucchi e costumi originali restituisce l’atmosfera pionieristica di questo genio assoluto. Il commento musicale e la riproposizione dei successi “Petroliniani” sono affidati al virtuoso fisarmonicista e compositore Marcello Fiorini che ne ha curato anche gli arrangiamenti.

Caratteristica poco nota, ma fondamentale di Petrolini è stata la sua appartenenza alla Massoneria, alla quale venne avvicinato soprattutto dall’amico, poeta e massone, Trilussa.

La sua iniziazione avvenne nel 1923 presso la Loggia Nazionale di Piazza del Gesù, a Roma. Fu anche questa una delle sue scelte di vita all’insegna dell’anticonformismo, soprattutto nei confronti del regime fascista, che in quel periodo stava osteggiando e reprimendo tutte le logge italiane.

Con la propria arte, ed anche con la sua innata furbizia, frutto della gavetta giovanile a contatto col pubblico di circhi e teatri di quart’ordine, in Italia e all’estero, riuscì sempre a sbeffeggiare lo stesso regime senza subirne ritorsioni. Mussolini lo trovava esilarante. Non a caso gli fu perdonata anche la battuta sarcastica con cui accolse una onorificenza ricevuta dal fascismo: “Io me ne fregio!”, disse, mentre gli appuntavano la medaglia.

La sua macchietta più riuscita è stata quella di Gastone, “che la mamma chiamava Tone… per risparmiare il Gas”. Portava bene il frac, perché ci era nato con il frac (e ci volle anche morire, facendosi seppellire con il suo costume di scena).

Morì di angina, a 52 anni, nel 1936 Si racconta che quando arrivò il prete con l’olio santo per l’estrema unzione abbia mormorato “adesso sì che sono fritto”.

Lo spettacolo di Domenica 20 Ottobre è promosso dal Rotary Club Copparo, con il patrocinio del Comune di Copparo.L’incasso, al netto delle spese, sarà devoluto all’assegnazione di borse di studio per gli studenti meritevoli della scuola media Govoni di Copparo.

Biglietteria: Platea/Barcaccia euro 22,00 / Galleria euro 18,00 / Galleria euro 12,00.

 


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