Era un massone l’eroico gendarme francese Arnaud Berltrame che ha offerto la sua vita in cambio di quella di una donna presa in ostaggio dall’ultimo esaltato attentatore filo-Isis a Carcassonne (4 il bilancio finale dei morti, compreso l’attentatore, e molti feriti)

Non è la prima volta che fratelli francesi rimangono vittime del terrorismo islamico. Era già accaduto quando venne presa d’assalto la redazione del settimanale satirico “Charlie Hebdo” (allora i morti furono in tutto una dozzina, fra loro il giornalista Michel Renaud e l’economista Bernard Maris, entrambi iscritti al Grande Oriente di Francia).

Nel caso di Arnaud Berltrame al cordoglio per il suo sacrificio, si aggiunge l’ammirazione dell’intero paese e di tutta la comunità massonica europea per l’eccezionale altruismo che ha contraddistinto il suo gesto.

Il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, Stefano Bisi, ha voluto sottolinearne il valore con queste parole: “Il fratello francese Arnaud Beltrame con il suo straordinario gesto e sacrificando la propria vita, ha dimostrato, al di là del ruolo istituzionale e del senso del dovere in una situazione così drammatica, l’altruismo e la virtù che i massoni hanno come patrimonio genetico nel loro Dna. Un libero muratore ha sacri la vita, la libertà, l’onore e la dignità di tutti. Egli possiede la forza di adempiere in ogni occasione ai doveri del proprio stato nei confronti della Società e della Famiglia e sa esercitarla con disinteresse non fermandosi ne’ davanti ai sacrifici ne’ davanti alla morte. Il fratello Arnaud, tenente colonnello della gendarmeria francese, con grande coraggio ha voluto opporsi alla barbarie con il cuore infiammato d’amore per la difesa dei propri simili. Perché per un libero muratore tutti sono fratelli. Il Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani abbruna i labari nel ricordo di questo eroico e giusto fratello e si stringe in catena attorno ai familiari e ai fratelli francesi”.