APPELLO MASSONICO PER PALMIRA

inserito il 26 05 2015, nella categoria Oltre le colonne

PALMIRA

Il mondo non può perdere questo prezioso e straordinario scrigno che unisce il passato al presente: con questo pressante monito il Grande Oriente d’Italia ha pubblicato sul proprio sito un drammatico appello, rivolto a tutte le nazioni, per salvare l’antica Palmira dallo scempio dei fanatici miliziani dell’Isis che l’hanno recentemente occupata.
Palmira è dal 1980 città patrimonio dell’Unesco. Si teme che possa subire lo scempio e la distruzione che hanno conosciuto altri siti archeologici occupati dal Califatto, come i testi delle città assire di Nimrud, Hatra e Ninive in Iraq.
Palmira si trova invece in Siria, non lontana dalla capitale Damasco. Sul sito del GOI si legge che è menzionata nella Bibbia come Tadmor, la città del deserto che fu fortificata da Salomone, ed è citata negli archivi dei re Assiri. Nell’antichità era uno dei punti di sosta per le grandi carovane che attraversavano il deserto. Ebbe un potente sviluppo nel periodo romano.
Chi l’ha visitata – conclude la nota del Grande Oriente – sa bene che quelle colonne hanno un valore immenso. Permettere di distruggerle sarebbe delittuoso per chi ha un solo obiettivo: eliminare tutti i grandi simboli della civiltà, cancellare la storia dell’uomo e dare vita al nero simbolo del terrore e della intolleranza. Noi massoni del Grande Oriente d’Italia invitiamo tutte le nazioni a impedire la distruzione di Palmira, vera e propria culla della civiltà, e il saccheggio delle preziose rovine romane. La convenzione del 1954 sulla protezione del patrimonio dell’Umanità durante i conflitti stabilisce che i siti archeologici non devono essere usati per scopi militari.


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