SAVONAROLA E LE DONNE

inserito il 22 01 2015, nella categoria Oltre le colonne

Savonarola donne

Sabato 24 Febbraio (ore 16.00), presso la Sala della Musica (via Boccaleone 19), si parlerà di Donne e Massoneria, più propriamente del rapporto fra il Grande Oriente d’Italia, la più importante organizzazione della massoneria “maschile”, e l’Ordine della Stella d’Oriente, l’unica espressione iniziatica aperta alle donne (congiunte di massoni) attualmente riconosciuta dalle massonerie “regolari” nel mondo.

Le “Stelle” d’Oriente rappresentano in questo un’eccezione, dal momento che, come è noto, la massoneria ufficiale esclude, da sempre, le donne dai propri templi.

Continuerà ad essere così? A questa e ad altre domande risponderanno Elda Levi, Worthy Grand Matron,.massima autorità delle Stelle d’Oriente italiane, ed il filosofo Claudio Bonvecchio, Grande Oratore del Grande Oriente d’Italia.

I lavori del convegno, aperto al pubblico (ingresso libero), saranno introdotti da Giangiacomo Pezzano, presidente dei Maestri Venerabili dell’Emilia Romagna, e moderati da Stefano Mandrioli, Gran Rappresentante del GOI ed esponente della Loggia Girolamo Savonarola di Ferrara, organizzatrice dell’incontro nell’ambito delle celebrazioni del suo 70° Anniversario di fondazione.

La Loggia Savonarola ha sempre avuto un rapporto particolare con le Stelle d’Oriente, rispetto anche a tutte le altre logge ferraresi. E’ stata infatti proprio la “Savonarola” ad offrire il principale supporto alla recente installazione a Ferrara di un Capitolo delle Stelle d’Oriente (per il quale è necessaria la presenza e la partecipazione di Maestri Massoni, provenienti in questo caso proprio dalla Loggia Savonarola). Mentre già in passato, negli Anni ’50-’60, c‘era stato un analogo tentativo, sempre da parte di massoni della stessa loggia, che però non riuscì a concretizzarsi.

Questa vicinanza fra i “fratelli” della Loggia Savonarola e le “sorelle” delle Stelle d’Oriente sembra riconoscere e rispecchiare storicamente il ruolo importante che ebbero le donne nella propagazione della predicazione del frate domenicano ben oltre i confini di Firenze, e ben oltre la morte dello stesso Savonarola (arso vivo sul rogo a Firenze il 23 Maggio del 1498). A cominciare dalla terziaria domenicana Colomba da Rieti, la prima donna ad avere visioni sulla ascesa al cielo del frate e dei suoi confratelli  bruciati a Firenze, nonostante la scomunica del Papa, visioni enunciate e diffuse anche da Lucia Broccadelli a Ferrara, Osanna Andreasi a Mantova, Arcangela Panigarola a Milano, Caterina Mattei a Racconigi, e tante altre ancora.

Furono principalmente queste donne a diffondere il culto di “Savonarola martire”. Una riabilitazione per altro a lungo osteggiata dalla Chiesa. La “visionaria” savonaroliana di Ferrara, Lucia Broccadelli, finì infatti in disgrazia quando morì il suo protettore, Ercole d’Este, e gli succedette il figlio Alfonso, sposato a Lucrezia Borgia, figlia di papa Alessandro VI, lo stesso Papa che Savonarola e la profetessa ferrarese avevano a lungo denunciato per la sua corruzione.

Le cose sono evidentemente molto cambiate, tant’è che perfino una loggia massonica ferrarese ha voluto dedicarsi al nome di Savonarola, e la Chiesa ha avviato un processo di beatificazione del frate che essa stessa aveva condannato al rogo. Cambieranno le cose anche per le donne in massoneria?

Savonarola lapide

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