MASSONERIA E RELIGIONE IN TV

inserito il 04 11 2014, nella categoria Oltre le colonne

PANAINO

Va in onda Mercoledì 12 Novembre alle ore 22.30 sul canale culturale 188 (della numerazione della Tv digitale terrestre in Emilia Romagna) la trasmissione “Massoneria e Tolleranza Religiosa” registrata l’anno scorso a Ferrara in occasione della conferenza tenuta dal prof. Antonio Panaino nell’ambito delle iniziative con cui la Loggia Giordano Bruno della stessa città ha festeggiato il proprio Quarantennale di fondazione.

Panaino, storico, orientalista dell’Università di Bologna e direttore della più autorevole rivista massonica italiana “Hiram”, ha segnato in quella occasione un importante punto di chiarimento sui rapporti fra Libera Muratoria e religioni, più in particolare con la Chiesa Cattolica, da cui è divisa da plurisecolari diffidenze (talvolta reciproche) e condanne (queste ultime in senso più unilaterale da parte della Chiesa che oltre a scomunicare i massoni li ha spesso perseguitati duramente; tutt’oggi la Chiesa considera ancora i massoni “in peccato grave”, un formula di scomunica attenuata, che preclude loro comunque l’accesso ai sacramenti).

Tutto questo per Panaino, alla luce del suo dotto e argomentatissimo excursus, deriverebbe sostanzialmente da una insondata ignoranza dei reciproci fondamenti spirituali delle due istituzioni.

In Italia la religione forse meno “studiata” (anche se la più accettata per tradizione) è probabilmente proprio quella della Chiesa Cattolica (un handicap di conoscenza ed approfondimento non certo colmato dall’attuale insegnamento della religione nelle scuole, raramente affidato a teologi o studiosi degni di qualche credito accademico).

Ancora meno conosciuta nella sua realtà storica e filosofica è poi certamente la Massoneria, la cui immagine pubblica è prevalentemente tratta da luoghi comuni e da articoli di stampa per lo più scandalistici e quasi sempre forvianti e superficiali.

Dipanando questo muro nebbioso di “non-conoscenza”, probabilmente molte diffidenze, in taluni casi vere e proprie ostilità (prevalentemente di parte clericale) non avrebbero più alcuna giustificazione.

E’ necessario fare piazza pulita del luogo comune che vede la Massoneria come fucina del relativismo e della negazione dei dogmi religiosi, perché non è così. Infatti nelle logge si accolgono persone con bagagli culturali e spirituali diversissimi. Ognuno può conservare i suoi dogmi ed i suoi credo nella propria vita quotidiana, l’importante è che li metta da parte, almeno temporaneamente, quando è in loggia. E nessuno nella stessa loggia dirà mai ad un suo fratello che non dovrà credere più nel proprio Dio, qualunque esso sia”. Questo l’assunto di Panaino.

Nella conferenza di Ferrara, che andrà in onda Mercoledì prossimo alle ore 22.30 sul canale culturale 188 del digitale terrestre visibile in tutta la regione, Antonio Panaino ha messo in luce, in chiave storica e filosofica, tutti gli aspetti combacianti della Massoneria e della Chiesa Cattolica, assai più numerosi di quelli divergenti.

Probabilmente la cicatrice non ancora rimarginata ha spiegazioni più storiche che spirituali (alludendo alla breccia di Porta Pia, ed alla lotta che la massoneria ha condotto in passato contro il potere temporale della Chiesa, come del resto contro tutti i poteri assolutistici, teocratici e totalitari).

La Massoneria non essendo una religione, non può essere in competizione con o contro alcuna fede rivelata, né con o contro alcuna convinzione spirituale dei suoi membri”, ha concluso Panaino (che all’argomento ha dedicato anche buona parte di uno dei sui saggi più recenti: “La Luce Sorge da Oriente”, Edizioni Mimesis).

Ci sono poi alcune coincidenze significative relative a questo “incontro” tenutosi a Ferrara, che rendono ancor più solido il ponte gettato fra Massoneria e Chiesa Cattolica: da una parte il fatto che il conferenziere sia stato uno dei pochi autori massonici pubblicato da una casa editrice cattolica (le edizioni Paoline che hanno pubblicato un suo saggio sui Re Magi), dall’altra parte il fatto che proprio a Ferrara operi forse l’unica loggia italiana che potrebbe ritrovarsi intestata ad un santo o ad un beato della stessa Chiesa Cattolica, se avrà buon esito l’avanzato processo di canonizzazione avviato dai Domenicani fiorentini nei confronti del confratello Gerolamo Savonarola, impiccato e messo al rogo il 23 Maggio del 1498 in piazza della Signoria per volere di Papa Alessandro VI Borgia (almeno in questo caso la massoneria non c’entra quindi).

Proprio a Savonarola è intestata la più longeva loggia ferrarese, che sta iniziando in queste settimana a festeggiare il suo 70simo anniversario, e lo farà con una serie di conferenze pubbliche come quella del prof. Panaino che sta per essere trasmessa in televisione.

Il primo appuntamento è già fissato a Ferrara per il 22 Novembre, ore 16.00, presso la Sala della Musica del Complesso di San Paolo, via Boccalone 19. Tema: La Massoneria e la Grande Guerra. Introdurrà Giangiacomo Pezzano presidente del Collegio Circoscrizionale dei Maestri Venerabili dell’Emilia Romagna; il relatore sarà il professor Santi Fedele, docente di Storia Contemporanea all’Università di Messina e Gran Maestro Aggiunto del Grande Oriente d’Italia; moderatore il dott. Stefano Mandrioli, venerabile della Loggia Savonarola di Ferrara, numero 104 del GOI. Seguiranno poi altri incontri pubblici nel 2015, l’anno in cui la stessa Loggia compirà (28 Agosto) il suo 70simo compleanno.

(dal sito goiemiliaromagna.it)

 

 

 

 

 


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