MONTI MASSONE? UN’INTERVISTA A RAFFI

inserito il 08 12 2011, nella categoria Oltre le colonne

La testata on line Affaritaliani.it ha interpellato il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, Gustavo Raffi, sul governo Monti e sulle “voci” circa l’appartenenza del nuovo premier alla Massoneria.

Riportiamo alcuni stralci dell’intervista:

 AFFARITALIANI: Come valuta la lettera aperta a firma del Venerabile Maestro  Gioele Magaldi, leader del Grande oriente democratico (corrente eterodossa del Grande oriente d’Italia) che fa le congratulazioni al “fratello Mario Monti”?
RAFFI: “Sono convinto che certi personaggi si sveglino la mattina in cerca di notorietà. Non bisogna dare corda a questo individuo, che tra l’altro è stato espulso dal Grande Oriente. Cui prodest? Solo a Magaldi che è in cerca di visibilità. Come diceva Troisi: non ci resta che piangere”.

AFFARITALIANI: Che cosa ne pensa di Mario Monti?
RAFFI:  “Il curriculum è di alto profilo. Spero vivamente che possa traghettarci fuori da questa crisi. Certo poi un governo va valutato sulla base delle opere che riesce a realizzare”.

AFFARITALIANI: E’ la persona di cui oggi l’Italia ha bisogno?
RAFFI:  “Questo lo sapremo solo dopo che avremo visto i fatti. La massoneria non si occupa di politica del quotidiano. Si occupa dei grandi valori, dei grandi temi”.

AFFARITALIANI: Ci spieghi meglio…
RAFFI:  “Ancora ai tempi della Grecia antica un tale Aristotele disse che l’uomo è un ‘animale politico’, ma non certo perché è iscritto a qualche partito o perché ha una tessera. Semplicemente perché vive nella polis, nella società e quindi si fa carico dei problemi che riguardano la dignità e la libertà della persona. I grandi problemi della società erano i suoi problemi e sono quelli della massoneria”.

AFFARITALIANI: In quest’ottica come valuta il governo Berlusconi?
RAFFI: “Beh, quando sento dire, da Tremonti, un ex ministro dello scorso governo, che con la cultura non si campa. Questo è una offesa, una violenza. Se non hai un ancoraggio ideologico, se non hai un sogno come puoi vivere. Da vecchio mazziniano dico che il problema è sempre l’educazione. Quando a Mazzini gli chiesero che cosa fossela Repubblica lui disse che ‘è una idea, non è una forza di governo o di partito che vince o che perde, è un progetto di educazione morale'”.

AFFARITALIANI: Secondo lei in politica ci sono troppo persone che non hanno i requisiti per sedere in Parlamento?
RAFFI:  “Se considero la composizione del primo Parlamento e vado a vedere le teste pensanti che erano presenti in tutti i partiti e poi vedo quelle di oggi… Il Parlamento non può essere il rifugio di quelli che non possono fare altro. Lei sa chi era Alfredo Baccarini?”.

AFFARITALIANI: No, devo ammetterlo, non lo conosco.
RAFFI:  “Alfredo Baccarini è stato il più grande ministro dei Lavori pubblici che l’Italia abbia mai avuto. Era un uomo che quando il governo non manteneva il programma si dimetteva. E quando morì un giornale francese scrisse:  “E’ morto povero, il più grande encomio!”.

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MONTI MASSONE? E SE FOSSE…

 

Monti, un massone alla guida del governo! Così stanno “strillando” da alcuni giorni blog e giornali (in particolare Libero e Il Giornale). Monti massone? E allora? Qui, cioè in una piccola loggia periferica del Grande Oriente d’Italia, non abbiamo alcun elemento né per affermare né per smentire l’appartenenza del neo-premier Monti ad una qualsiasi obbedienza od organizzazione massonica, per cui ci limiteremo a commentare esclusivamente il clamore ed i commenti che questa ipotesi sta sollevando.

 

In molti casi si tratta di clamori decisamente strumentali, soprattutto da parte di giornali e giornalisti che in passato avevano fatto di presidenti americani come Reagan e Bush propri beniamini, campioni dei valori occidentali, quanto meno di quelli della destra liberista. E cos’erano Reagan e Bush se non massoni?!

 

Quindi gli stessi giornalisti dovrebbero essere i primi a rallegrarsi della supposta appartenenza di Monti alla massoneria, ed invece l’ipotesi viene utilizzata solamente per avvalorare la tesi dell’Italia commissariata dai “poteri forti” (di cui la massoneria sarebbe la massima espressione), e del complotto plutarco-giudaico-massonico (cui viene ora aggiunto anche il più moderno aggettivo “finanziario”) contro l’intera Europa e la sua moneta.

 

C’è un altro sottinteso che preoccupa: attribuire a Monti e ad altri ministri del suo governo un’appartenenza massonica, potrebbe costituire una subdola strategia fino troppo scopertamente funzionale per creare il “capro espiatorio” per i sacrifici ed il malcontento che potrebbe derivare nel prossimo futuro da provvedimenti governativi impopolari ma necessari per il risanamento dei conti pubblici italiani. Ed è fin troppo facile intuire che il capro espiatorio in questione potrebbe essere proprio la massoneria (e non sarebbe nemmeno la prima volta che accade nella storia).

 

Quando sarà ora di elezioni sarà infatti comodo per l’intera casta politica italiana additare la massoneria come causa di tutto, anzichè spartirsi per intero le proprie responsabilità nell’aver creato il disastro che ora Monti deve fronteggiare, o di non essere stati in grado di evitarlo. Ce ne sarebbe per tutti, maggioranza e opposizione.

La casta dei politici, insomma, non perde il vizio di barare, ed è pronta a precostituire un ennesimo alibi per uscire indenne dai propri errori e dai propri vizi, e non pagare alcun dazio agli elettori (ammesso che il giochetto riesca anche questa volta… e non è detto).

 

Se le cose andranno davvero così perla Massoneriaoltre al danno del perpetuarsi degli eterni pregiudizi fomentati contro di essa, potrebbe anche aggiungersi una sorta di beffa dal sapore di “Oltretevere”: quando infatti sono apparsi i primi profili dei nuovi ministri, ed i loro curricula da cui emergeva più di una concomitanza con il Vaticano ed altre importanti istituzioni del mondo cattolico (finanza, università, sociale), a molti è parso di trovarsi quasi al cospetto di un Gabinetto Pontificio d’altri tempi. Non a casola Chiesa, per voce del cardinale Bagnasco, si è detta subito e apertamente contentissima di questo governo.

 

Mala Massoneria, nemmeno quella vissuta in una piccola loggia di provincia, come la “Giordano Bruno”, non cadrà mai in questo gioco di rimbalzi di responsabilità morali e materiali.

La Massonerianon pratica davvero né politica né religione, come dicono da secoli i propri rituali. Magari tanti profani non ci credono, ma è quello che constatano migliaia di massoni giorno per giorno nelle proprie logge.

La massoneria non è né di destra, né di sinistra (parlavamo prima di alcuni presidenti americani appartenenti al partito repubblicano come Reagan e Bush, ma è altrettanto vero che hanno appartenuto alla massoneria anche tanti altri presidenti appartenenti al partito democratico… su 44 presidenti Usa pare che solo 3 o 4 non fossero massoni, fra questi il repubblicano Nixon ed il democratico e cattolico John Kennedy).

Questo spiega anche la sostanziale indifferenza della massoneria ufficiale nei confronti della querelle sull’appartenenza o meno di Monti alla Libera Muratoria.

 

Ai massoni interessa l’integrità delle persone. Chi frequenta le logge dedica l’intera vita al proprio perfezionamento interiore. Monti ed il suo governo, per quanto riguarda la massoneria, non potrà che essere giudicato in base a questo parametro. Lo stesso parametro con cui ogni fratello, soprattutto ogni fratello italiano, vorrebbe essere giudicato dai suoi concittadini.

 

(a:. mu:.)

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