MASSONI IN POLITICA, MA SOLO SE “CONFESSANO”…

inserito il 21 08 2011, nella categoria Oltre le colonne

Sul sito del Movimento 5 Stelle dell’Emilia Romagna, conosciuto anche come il movimento dei “grillini”,  è apparsa la nota che riportiamo, a firma del consigliere Giovanni Favia, nella quale si invoca una dichiarazione obbligatoria di appartenza o meno alla Massoneria da parte di chiunque rivesta o si candidi ad una carica od un incarico pubblico:

Non è un segreto per nessuno che molte importanti decisioni siano prese nel segreto delle riunioni massoniche piuttosto che nelle pubbliche aule consiliari ed è umano e comprensibile che le persone si riuniscano in comunità e gruppi uniti da alcuni punti in comune. Su questo non c’è nulla di male, almeno fino a quanto le finalità delle logge non diventano eversive o contro la legge come lo erala P2, o sue copie più recenti. Essendo che molti incarichi pubblici sono assegnati sulla scorta di una conoscenza personale, di tipo fiduciario (lo è anche la “delega” elettorale in fondo, specialmente in caso di elezioni con preferenza), crediamo che sarebbe un’ottima operazione di trasparenza richiedere ai candidati ai pubblici incarichi una dichiarazione di appartenenza, o non appartenenza, a organizzazioni di tipo segreto. In Toscana c’è una Legge (articoli 12 della legge regionale n° 68 del 1983 e 9 della legge regionale n° 11/ 1979) che richiede proprio ai consiglieri regionali una dichiarazione in tal senso che, se poi riscontrata come falsa, può portare alla revoca dell’incarico. D’altronde il Consiglio di Stato (con sentenza 6 ottobre 2003 n. 5881) ha stabilito che sia legittimo imporre a chi ha un incarico pubblico di comunicare l’eventuale appartenenza a logge massoniche. Sarebbe opportuno introdurla anche da noi, e lo chiediamo attraverso un’interrogazione, consentendo ai cittadini di scegliere i propri rappresentanti conoscendoli fino in fondo, e mettendo eventualmente in luce alcuni legami importanti nell’intreccio fra politica e affari”.

Giovanni Favia
Consigliere
Movimento 5 Stelle Emilia-Romagna

Nella foto: Giovanni Favia con Beppe Grillo

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A parte il fatto che norme analoghe di altre regioni italiane sono già state condannate dalla Corte Europea, fa sensazione che un movimento libertario come quello dei grillini invochi provvedimenti che ledono palesemente primari diritti della persona. Favia sottintende l’incompatibilità fra incarichi pubblici e l’appartenenza a logge massoniche. Ma perché non all’Opus Dei o a tante altre associazioni che possono costituire altrettante forme di “lobbismo”?  La massoneria non è un’associazione segreta, semmai riservata (ma solo per salvaguardarsi da “storiche” discriminazioni da parte del potere religioso e di quello politico, spesso in connubio fra loro). La massoneria non ha mai perseguitato nessuno, semmai, almeno nel nostro paese, è sempre stata perseguitata. Fra l’altro ciò che fa sorridere della proposta del grillino Favia (se non ci fosse da preoccuparsi per il retroterra ideologico da cui scaturisce) è la presunzione che di questi tempi, ed in questo clima politico, l’appartenenza alla massoneria, dichiarata o meno, possa “agevolare” la carriera di qualcuno, mentre, specialmente nella nostra regione, sarebbe quasi certamente un fattore del tutto controproducente. Per cui stia tranquillo Favia, chi ambisce davvero al potere e vuol fare carriera si tiene bene alla larga dalle logge massoniche. I massoni cercano ben altro…

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2 Comments for this entry

  • Compagno di Mestiere

    Non mettiamo sullo stesso piano Libera Muratoria e Opus Dei… Prima della mia iniziazione mi sono stati richiesti certificato penale immacolato e carichi pendenti in tribunale e procura… non mi risulta che la banda di Balaguer li richieda ai suoi numerari… E custodisce nella basilica di S. Apollinare a Roma la tomba del boss della banda della Magliana, Renatino De Pedis (S.Apollinare è la sede dell’università della santa Croce, dell’Opus…).
    In officina noi portiamo il Tricolore all’Oriente, loro rimpiangono Pio IX – il “Papa P***o”, come lo chiamava il 33.’. Garibaldi – quello della ghigliottina di Monti e Tognetti e delle stragi di Perugia…

  • Lira e Spada

    Certa sinistra emiliana – e non solo!- è rimasta evidentemente sulle posizioni antimassoniche del compagno Benito Mussolini nei congressi socialisti di Reggio Emilia del 1912 e di Ancona del 1914.. Beh, caro Favia, meglio tre puntini che tre narici!

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