MAYA 2012

I Maya non concepivano la scienza come attualmente intesa, bensì come una combinazione di dati dalla quale ricavavano una numerologia elaborata a scopi religiosi. Ogni 52 "anni vaghi" del loro calendario giungeva la fine di un ciclo. Tale data era molto temuta, la popolazione si ritirava sui colli ad aspettare l’alba spegnendo i fuochi e, quando alla mattina sorgeva nuovamente il sole, c’era giubilo generale, il fuoco sacro veniva riacceso: gli dei avevano concesso altri 52 anni! Sarà così anche all'indomani del fatidico 21 Dicembre 2012?

inserito il 23 05 2011, nella categoria Astrologia, Astronomia, Maya, Scienza, Tavole dei Fratelli, Tempo

Tavola del fr:. L:.  F:.

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Carissimi Fratelli

Penso di farvi piacere apportando il mio piccolo bagaglio di conoscenze in merito al popolo Maya ed alla discussa previsione sul 2012 a loro attribuita.
Innanzi tutto per entrare nel vivo ho necessità di introdurvi sul sistema numerico e calendariale usato dagli stessi e dai popoli che li hanno preceduti, gli Olmechi e da quelli che gli sono succeduti, i Toltechi e gli Atzechi.
Al fine di fare chiarezza sulla collocazione temporale va detto che i Maya hanno avuto il loro periodo di massima espansione dal 250 fino al 850 d.C.; all’epoca della conquista erano già ritirati sugli altopiani del Guatemala.
I pochi scritti a noi pervenuti , salvati dal rogo degli inquisitori , sono principalmente due: il Codex Mendoza e quello di Dresda che ci ha svelato la maggior parte dei dati astrali loro conosciuti .

Va precisato che i Maya non concepivano la scienza come attualmente intesa , bensì come una combinazione di dati dalla quale ricavavano una numerologia elaborata a scopi religiosi.

La numerazione adottata dai Maya era posizionale, il valore viene determinato dalla collocazione dei simboli numerici ; di conseguenza un limitato numero di simboli basta ad esprimere cifre molto grandi.

Si basava su tre simboli : la conchiglia = zero , il punto = unità e la barra = 5 punti.

  • sulla stessa posizione la combinazione dei tre simboli significava un numero da O a 19 – sulla posizione successiva , dal basso verso l’alto , si passava al moltiplicatore 20 della quantità sottostante, (numerazione vigesimale ) da 20 a 399
  • e così a seguire per la successiva da 400 a 8000.

come esempio:

Il sistema per la numerazione calendariale era praticamente identico, variando solamente il valore alla seconda posizione che arrivava 360 giorni (Tun) , per riprendere successivamente i multipli di venti dalla terza posizione in poi.
I calendari erano molto complessi e si basavano sulla serie di cicli ricorrenti basati su:

  • Un almanacco sacro di 260 giorni composto numerando da i a 13 le sequenze dei nomi dei venti giorni per ricominciare poi nuovamente dal numero successivo (Tzolkin). (su questo calendario si basavano per dare i nomi ai figli e trarre profezie sul destino)
  • Un anno vago di 365 giorni composto da 18 mesi di 20 giorni più un mese di 5 (Haab) (i cinque giorni erano considerati infausti e le attività venivano praticamente sospese)

Dalla combinazione dei due calendari si otteneva una nuova ciclicità che si rinnovava ogni 52 anni vaghi o 72 di almanacco, e che era intesa come il nostro fine secolo.

Tale data era molto temuta , la popolazione si ritirava sui colli ad aspettare l’alba spegnendo i fuochi e ,quando alla mattina sorgeva nuovamente il sole ; c’era giubilo generale, il fuoco sacro veniva riacceso gli dei avevano concesso altri 52 anni!

Vorrei evidenziare a questo proposito la differenza fra lo scorrere lineare del tempo e la ciclicità dovuta al ripetersi degli eventi (il sole poteva non sorgere più , ma il tempo comunque non si fermava).
Esisteva inoltre un altro calendario detto Computo Lungo, oggetto della presente trattazione, che teneva il conto dei giorni dall’inizio della era Maya attuale, iniziata circa il 3114 a.C. per finire il 2012 d.C.

Il C. L. era composto da una serie di 5 posizioni numeriche con le quali si teneva il conto:

  • nella prima colonna fino a 20 erano i giorni unità (Kin)
  • nella seconda erano i mesi fino a 18 (Uinal )
  • nella terza era circa un anno fino a 360 giorni (Tun ; si contano i giorni e non gli anni)
  • nella quarta erano valori di 7200 giorni (Katun )
  • nella quinta erano valori di 144.000 giorni (Baktun)

La serie terminava con il 13.0.0.0.0 che equiparato al calendario Gregoriano con una conversione abbastanza complessa porta la fatidica data del 21 Dicembre 2012.

Vale la pena di soffermarsi sulle Ere dei Maya della durata totale di circa 5125 anni (descritte successivamente dagli Atzechi sul codex Latino-Vaticano ) come segue:

  • Primo Sole, coloro che vivevano a quel tempo mangiavano mais ed erano giganti. Il sole fu distrutto dall’acqua Sette coppie si salvarono in una caverna fino a che l’acqua non si ritirò e ripopolarono la terra.
  • Secondo Sole, il sole fu distrutto dal vento . A questa distruzione si salvò un uomo ed una donna che stavano ritti su una roccia.
  • Terzo Sole, fu distrutto da una pioggia di fuoco.
  • Quarto Sole, epoca vissuta dai Maya nella quale si fondava l’inizio del Computo Lungo attuale fino al 2012.
  • Quinto Sole, inizio dell’insediamento Atzeca , non è una vera era in quanto è compreso all’interno del C.L. del quarto.

La cosmogonia dei numeri Maya raffigura l’esistenza di 13 cieli in cui abitano le tredici divinità dei cieli superiori spartiti in:

  • 6 strati celesti ascendenti verso Est,
  • 6 discendenti verso Ovest
  • ed un  livello di congiunzione.

Ognuno di questi dei ha il suo glifo a capo della stele incisa con il Computo Lungo.

E’ di Pitagora il detto “Tutte le cose sono numero” , e , stranamente i Maya personificarono i numeri in dei, tanto da suggerire che gli enti supremi esistenti alle fondamenta del mondo erano simboli matematici; la chiave della cosmogonia primordiale Maya sta nei numeri 13, 9, 7, 4 ma non nel 2 (ritenuto dagli stessi numero infausto).

Di Pitagora anche l’intuizione di una divinità sopra il cosmo e sopra la forma chiamata Tetraktys dalla quale derivava la armonia del mondo e da essa i rapporti numerici i Maya impostarono invece le virtù divine delle cose celesti e terrestri sulla mistica dei numeri con la massima espressione nel Computo Lungo.

Nel Popol Vuh (libro sacro ) gli dei antropomorfi sono sempre indicati con nome e la cifra, gli Enti supremi sono solo la cifra 13 e la 9 senza alcuna aggiunta.

Vorrei a questo proposito citare alcuni versi del libro “ . . ..discenderà la ghirlanda dal cielo,il tamburo del signore 13 risuonerà …venne creata la grandinata dell’acqua , la terra , le rocce e gli alberi. Vennero così create le cose del mare e le cose della terra Venne creato il giorno e vi fu l’aurora del mondo; cielo,terra e alberi vennero disposti nel loro ordine ; tutte le cose vennero create dal nostro Signore . Così egli si trovò nella sua divinità,nelle nubi , da solo e con le sue forza quando creò il mondo intero, quando nella sua divinità formulò i cieli . . . .“ (non pare il vecchio testamento?).

Concludendo:

Gli astrologi Caldei ed Egizi dividevano il cielo in vari modi, ogni suddivisione corrispondeva ad una presunta configurazione di stelle, i Maya sembra avessero concepito la via Lattea come un grande albero del mondo; l’eclittica incrocia la Lattea in corrispondenza della costellazione dello Scorpione (vista e chiamata nello stesso modo anche da noi ) e vale anche per la costellazione i Gemelli (pecari per i Maya).

E’ evidente la profonda conoscenza dei meccanismi astrali da parte di questo popolo straordinario, conoscevano perfettamente il periodo delle lunazioni e delle rivoluzioni sinodiche di Venere con una precisione di 2/100 con le quali correggevano il sistema degli anni vaghi (correzioni evidenziate sul codex Dresda).

Nel 2004 il giorno 8 Giugno Venere è transitata davanti al Sole e la prossima eclisse avverrà tra il 5 e il 6 Giugno 2012, l’evento sarà facilmente osservabile date le dimensioni (non dall’Italia perché di notte); poi si attenderà l’li Dicembre 2117.

Da notare le due eclissi di ravvicinate nell’arco di otto anni , evento che si realizza ciclicamente in terne di 243 anni (61 eclissi in tutto durante i 5125 anni del C.L.).

Per questi motivi con la conoscenza acquisita dai Maya sul movimento degli astri , reputo possibile ricostruire a ritroso una data di inizio.

All’inizio del Quarto Sole e del relativo C.L. essi non erano ancora presenti, ma la loro necessità di fissare un inizio era inderogabile per la vita quotidiana del popolo ed il rapporto con il divino.

Anche presso di noi attualmente gli astronomi adottano il Periodo Giuliano (nulla a vedere con il Calendario Giuliano ) basato sul conto dei giorni con inizio dal I Gennaio 4713 a.C. per un totale di 7.980 anni , numero calcolato dalla coincidenza della ciclicità prodotta dal ciclo solare 28, dal ciclo lunare 19, e dalla indizione romana 15.

Cosa ne penseranno gli archeologi tra 2/3 mila anni di questi strani numeri ? Non mi pare molto differente dal C.L.

Tornando ai nostri meso-americani, è innegabile la disperata ed ossessiva ricerca di conoscenza sul movimento degli astri, per prevederne gli effetti al fine di placare e ingraziarsi gli dei quasi mai spontaneamente benevoli nei confronti del popolo.

Era anche d’uso il sacrificio umano , non applicato con la frequenza e la moltitudine di vittime come durante il successivo periodo Tolteco-Atzeco.

Ma vorrei ricordare a tale proposito come gli europei di cinquecento anni fa erano avvezzi a bruciare la gente per motivi religiosi; nessuna di queste usanze sembra essere esistita nel nuovo mondo prima della colonizzazione.

Appare comunque una umanità soggetta al terrore della fine del loro mondo con una ciclicità di 52 anni ed inoltre il loro Computo Lungo terminava il 13 Baktun, numero che fa parte della numerologia e della loro credenza religiosa.

Non era concepibile andare oltre il numero 13 per tutto ciò che riguardava il rapporto con il divino; il tempo era parte integrante ed inscindibile e non era possibile un 14 ,tutto finiva il 13.

Anche noi , uomini moderni, forti delle nostre conoscenze e della nostra scienza esatta siamo soggetti ciclicamente queste paure numerologiche, anno mille , 2KY, le centurie di Nostradamus, etc.. .

Catastrofi in tempi remoti l’umanità ne ha subite sicuramente, eventi così lontani nel tempo che ormai ne è offuscato anche il ricordo.

Personalmente sono propenso a credere che probabilmente qualcosa con il diluvio universale o lo sprofondamento di Atlantide abbiamo avuto a che fare.  Magari qualche asteroide passato troppo vicino.

Potrebbe essere significante il fatto che buona parte dei calendari hanno inizio entro il periodo dei 5000 anni del computo lungo:

  • Il calendario Ebraico iniziava con la creazione del Mondo il 3760 a.C.
  • Il Bizantino iniziava anch’esso dalla creazione il 5508 a.C.
  • Gli Egizi datavano probabilmente il 5701 a.C. (concordanza tra anno Vago e di Sino)
  • I Cinesi datano l’inizio nel 2636 a.C.
  • I Maya come anzidetto nel 3114 a.C.

Dunque passeremo la notte insonne del 21 Dicembre 2012 ad attendere timorosi il sorgere del sole, poi …. con giubilo generale , ci ricollegheremo con il mondo attraverso internet, gli Dei anche questa volta ci avranno concesso di vivere una nuova era…il Quinto Sole!

Ho detto

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L:. F:.


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