Pochi ferraresi, e forse anche pochi centesi, percepiscono le passioni e l’interesse storico che ancora oggi circondano la figura di Ugo Bassi, il sacerdote nato proprio a Cento nel 1801 da un doganiere pontificio e da una cameriera, divenuto cappellano di Garibaldi, catturato dagli austriaci a Comacchio, fucilato l’8 Agosto del 1849 a Villa Spada di Bologna (nonostante i molti tentativi della curia ferrarese e bolognese di salvargli la vita).

La sua vita, e la sua morte, testimoniarono la possibilità di fondere fede e libero pensiero, religione e passione civile.

Il vasto interesse per questa figura è stato percepito dall’Ambassador Club di Ferrara, presieduto dal prof. Pier Giorgio Borasio, che ha organizzato proprio a Cento questo convegno storico scientifico, dedicato ad Ugo Bassi “illustre cittadino di Cento e d’Italia”

L’attualità del confronto in atto fra Laici e Cattolici nel nostro paese, rende poi questo convegno ancor più significativo, andando ad esplorare la singolare figura di un sacerdote che seppe contemplare in sè la fede nel Credo Cattolico e nel Libero Pensiero massonico (anche se la sua effettiva iniziazione non è mai stata definitivamente provata, Ugo Bassi fu di sicuro vivamente partecipe ed intellettualmente molto vicino alla Libera Muratoria… sotto il suo monumento, nel centro di Bologna, campeggiano tuttora la squadra ed il compasso, inequivocabili simboli massonici).

Interverranno:  il prof. Antonio Panaino dell’Università di Bologna, che parlerà delle radici storiche del risorgimento come momento di comprensione del passato e di sviluppo per il fututo; il prof. Fulvio Conti dell’Università di Firenze, che parlerà di Ugo Bassi, spirito libero del risorgimento italiano; il prof. Roberto Balzani dell’Università di Bologna, che tretteggierà la vita nei domini dello Stato Pontificio nella metà del XIX secolo; ed infine lo storico locale, prof. Giuseppe Sitta, che parlerà di Ugo Bassi figlio di Cento, la sua vita ed i suoi rapporti con la città natale.

Un programma suggestivo, che sarà arricchito dagli interventi preliminari del sindaco di Cento, dott.ssa Annalisa Bregoli (il Comune di Cento ha offerto il proprio pieno appoggio all’iniziativa, ospitandola nel prestigioso Palazzo del Governatore); dell’imprenditore centese Alberto Rodolfi, presidente di Copma, la società cooperativa che ha recentemente restaurato il monumento centese di Ugo Bassi e che sponsorizza questo convegno assieme alla Cassa di Risparmio di Cento; ed infine vi saranno i saluti e l’introduzione dello stesso prof. Pier Giorgio Borasio, presidente dell’Ambassador Club organizzatore della manifestazione.

L’Ambassador Club è un sodalizio culturale e filantropico di diritto svizzero, operante in molti paesi con finalità simili ai quelli del Rotary e del Lions Club. Anche a Ferrara è presente da anni con una nutrita e vitale sezione di soci, professionisti, artisti, scienziati, imprenditori, eccetera.

Con questa iniziativa il Club ha voluto testimoniare appunto la sua operatività culturale ed il suo coerente impegno per il proprio territorio.

Del resto proprio la figura di Ugo Bassi si presta particolarmente ad offrire un esempio di estrema coerenza ai propri ideali: infatti, avvisato dell’arrivo dei gendarmi, all’Osteria della Luna di Comacchio, rifiutò di fuggire. Ironia della sorte: non era stato riconosciuto come Ugo Bassi, ma scambiato, data la sua forte rassomiglianza, per Garibaldi, e come tale denunciato da alcune spie. Si lasciò catturare, forse proprio per ritardare gli inseguitori e coprire la fuga del suo grande amico, che già al primo incontro, il 4 Marzo 1849 durante l’eroica resistenza della Repubblica Romana, aveva così descritto: “…Garibaldi è l’eroe più degno di poema, che io sperassi in vita mia di vedere. Le nostre anime si sono congiunte come se fossero state sorelle in cielo prima di trovarsi nelle vie della terra”.

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