LA TEMPERANZA NEL SEGNO DELL’ACQUARIO

Nell’immaginario medioevale il carattere aereo dell’Acquario viene raffigurato come un arcangelo solare alato che si trasforma nel XIV elemento del libro iniziatico dei Tarocchi: Il Genio della Temperanza. L’angelo riassume tutte le caratteristiche positive del segno e ne rappresenta il perfezionamento delle qualità dell’uomo e l’intellettualizzazione della condizione umana nell’aspirare a una spiritualità pura.

inserito il 15 05 2011, nella categoria Astrologia, Simbolismo, Tarocchi, Tavole dei Fratelli

Tavola del fr:. S:. V:.

Carissimi Fratelli,

Nella redazione di questo lavoro mi sono trovato di fronte al problema di dover accettare qualcosa che era per me difficile da razionalizzare. La ragione umana stima follia ciò che sfugge dal suo controllo, non può ammettere che ci sia un’influenza dei corpi siderali su di noi. Ma addentrandomi negli studi dei più eruditi ho trovato punti di tangenza al mondo reale che mi hanno affascinato profondamente. Ho dovuto rinunciare a molti pregiudizi razionali e come un bambino di fronte ai misteri che ci inglobano mi sono lasciato andare alla scuola della grande Iside.

Il concetto di astrologia che si è maggiormente diffuso nell’occidente moderno si è formato dal periodo ellenico fino al tardo rinascimento. In questa elaborazione scientifico-dottrinaria l’arte astrologica ha assunto valenze quasi elusivamente “oroscopologiche” finalizzate a predire le interazioni tra il singolo individuo e le contingenze materiali ad esso correlate. La natura di questa mistificazione nasce e si sviluppa attraverso l’individualismo, elemento cardine nella civiltà occidentale. L’individualismo, infatti, è una costante ben precisa nella nostra società dove il concetto di “Io” spesso prevarica la visione stessa di uomo, inteso come elemento di un sistema immensamente più vasto e articolato della grande opera. Grande opera alla quale noi partecipiamo, ma della quale non siamo isolati protagonisti.

L’astrologia è un’antica arte mantica nata in climi culturalmente differenti dai nostri, dove il concetto di uomo era inteso come essenza e non come essere singolo e definito: in quest’ottica appare assurdo cercare negli astri il proprio destino individuale. Quest’arte si occupa di essenze astrali nelle sue forme immateriali e spirituali. Gli antichi Egizi consideravano lo zodiaco come espressione celeste con cui dover entrare in sintonia. La concezione loro di astrologia non era passiva, in quanto basata sullo scoprire le parti che influenzano la nostra vita di tutti i giorni, ma attiva poichè proiettata a scoprire in noi i simboli del cielo e usarli come nostra guida interiore.

Il grafismo dell’acquario è la rappresentazione dell’acqua per mezzo di due linee ondulate, ed è importante notare come in tutti i segni d’aria vi siano questi due piani ben distinti, quello inferiore (materiale) e quello superiore (spirito). Analizzandoli possiamo notare che: nei gemelli i due piani sono legati l’uno al altro e sono identici nella loro elementare rappresentazione. Nella bilancia il piano superiore oltre a non essere legato a quello inferiore è diverso da esso, il che rappresenta la santità dello spirito e del cielo, mentre la linea orizzontale simboleggia la terra.

Nell’Acquario questa contrapposizione viene a cessare, i due piani sono nuovamente simili, ma non legati vicendevolmente. Nei segni d’aria abbiamo quindi l’elemento spirito e terra sempre in primo piano, nei gemelli vi è il processo d’individuazione dei due piani, nella bilancia l’elevazione del piano superiore dello spirito e nell’acquario l’affinità dei due elementi. Le due linee riprendono i miti cosmogonici ebraici dove dio separò le acque superiori (maschili) da quelle inferiori (femminili) con un’atto di straordinaria violenza in quanto esse si trovavano in una stretta d’amore appassionato. Non potendo distruggere questo amore le due acque hanno sempre cercato di unirsi: le superiori piovendo e le inferiori evaporando.
Questo è il significato a mio avviso più opportuno da darsi al concetto di affinità: la forza che spinge all’unione delle individualità maschili e femminili intesi come elementi simili nella materia ma opposti e complementari nello spirito. Lo stesso tipo di affinità è espressa nel Convito di Platone dal concetto di “Amore Uranio” dove lo stesso Urano è considerato uno dei dominatori dell’Acquario.
L’Acquario sembra prenda il nome dalle inondazioni annuali che lungo la durata di questo segno avevano luogo nell’antica babilonia. E ipotizzabile che i babilonesi abbiano preso a simbolo l’anfora ad indicare l’origine celeste, questo perchè in essa vi è il distaccamento da ogni contesto naturale dalla quale l’acqua scorre.
Essendo l’aquario segno d’aria si parla di acqua aerea: piogge, temporali, neve, grandine, la rugiada e l’umidità atmosferica. Ed è proprio questa eterogeneità, tra aria e acqua, che caratterizza i due lati principali dell’acquario: nella sua connotazione negativa diverrà dispersione mentre nel suo lato positivo genererà conciliazione armonica.

Il corso del ciclo zodiacale si divide in tre fasi:
1) Il nascere, crescere, formarsi e svilupparsi; corrispondenti ai segni dell’ Ariete, Toro. Gemelli e Cancro.
2) L’agire, raccogliere, conservare e difendere; rappresentati dal Leone, Vergine, Bilancia e Scorpione.
3) L’invecchiare, rinunciare e raffreddarsi; tutti principi presenti nei segni del Sagittario, Capricorno, Acquario e Pesci.
Opposto al Leone l’Acquario è glaciale come lo spazio interplanetario, al quale si collega la sua aria che è irrespirabile. Questo soffio rarefatto uccide per il freddo e come il fuoco del Leone brucia per il troppo ardore. Il sole non entra mai nel segno dell’acquario del quale saturno è padrone attivo e severo. Questo pianeta nasce nel Capricorno con accezione puramente negativa, i greci lo individuavano in Kronos, Dio oscuro e silenzioso, stabilizzatore del caos e ribelle ad ogni formazione dell’essere. Nell’entrare nell’acquario il Dio si risveglia sorgendo dalla propria oscura caverna dove assume la figura di Ea, dominatrice delle acque che si sono sublimate al cielo. Il Dio riveste un mantello di neve poiché nell’aria dell’acquario l’umidità atmosferica si condensa e solidifica, nulla di fluido vi sussiste è un mezzo attraverso il quale i vapori scompaiono solidificandosi. Vapori che provengono, come detto prima dalle acque salate evaporate dall’oceano. Acque salate che da inferiori e infeconde divengono superiori, per poi ricadere sotto forma di piogge fecondanti, sono l’origine simbolica di questo segno zodiacale. L’acquario opera le condensazione necessaria, ed il fluido che sgorga dalla sua anfora si traduce nell’ideale di saggezza divina resa comprensibile agli umani. L’acqua dell’acquario scorre aerea e invisibile, essa placa l’anima ma non il corpo, istruisce coloro che hanno sete di alte conoscenze e sono capaci di raccoglierle.
Nell’immaginario medioevale il carattere aereo dell’Acquario viene raffigurato come un arcangelo solare alato che si trasforma nel XIV elemento del libro iniziatico dei Tarocchi: Il Genio della Temperanza. L’angelo riassume tutte le caratteristiche positive del segno e ne rappresenta il perfezionamento delle qualità dell’uomo e l’intellettualizzazione della condizione umana nell’aspirare a una spiritualità pura.
Sia l’uomo che l’angelo risultano gradini intermedi tra la pura materia e il puro spirito, ma nell’angelo troviamo il punto di esatto equilibrio di questa duplicità. In esso il corpo non intralcia l’evoluzione dell’anima con i suoi bisogni, e l’anima non annulla l’esistenza del corpo con la sua predominanza.
Il concetto alchemico dell’angelo rappresenta la sublimazione e l’ascensione al volatile che indica come esso sia il gradino intermedio del ritorno dello spirito verso se stesso, questa rappresentazione spiega il profondo orientamento alla spiritualità dell’acquario

Il genio della Temperanza rappresenta il continuo scorrere di un liquido (spirto vitale) da una brocca d’argento (in alto) a una brocca d’oro (in basso) esso significa l’incessante travaso da un recipiente pieno, all’altro vuoto, senza che ne vada mai perduta una singola goccia.
L’opera del travaso viene effettuata dalla temperanza che si trasforma nell’angelo della vita universale. Nel concetto di vita universale si esclude la presenza del nulla che spesso viene percepito come elemento successivo alla morte materiale. Nell’iniziazione massonica, la morte simbolica che apre le porte del Tempio di Salomone al recipendiario o bussante, trasformandolo così in iniziato, ci insegna come nel concetto di morte non si possa prevedere l’annientamento del nostro sè. Per questa ragione nel XIV tarocco si evidenzia l’assoluta inesistenza dell’annullamento nichilista, spiegando il continuo divenire delle cose attraverso la morte. Una morte che assume il ruolo di svuotare il contenente (vaso d’argento) per liberare il contenuto (fluido vitale) in un nuovo contenitore (vaso d’oro). In questo processo il morire è inteso come cessazione delle funzioni materiali anziche sopprimere la vita la ringiovanisce perpetuamente.
In fine, in basso a sinistra sotto la coppa d’oro è presente un fiore che sta per appassire e viene rianimato dall’acqua che, gli permetterà di resistere al calore del giorno. Il simbolo riprende il quaternario delle virtù cardinali dove la Forza (calore) divora le energie disperdendo l’umidità vitale che viene rigenerata dalla Temperanza, attraverso l’acqua che rinfresca e riequilibria la vita. La Forza è rappresentata dal segno del Leone opposto, nello Zodiaco, a quello dell’Acquario rappresentate la Tolleranza. Questo bilanciamento zodiacale rivela qunto la forza sia necessaria nella vita di tutti i giorni, anche se essa deve sempre essere ponderata e mitigata dal saggio pensiero.

S:. V:.
.
.
.


1 Trackback or Pingback for this entry

Lasciaci un commento

Cerchi qualcosa?

Utilizza il campo sottostante per cercare nel sito:

Hai cercato qualcosa che non hai trovato? Contattaci e richiedici l'informazione che cerchi!

Link

Ti raccomandiamo di visitare questi siti web