LUNA E LIBERTA’

Il particolare significato della simbologia e della numerologia lunare per l’Apprendista. Nei 28 giorni del ciclo lunare si rispecchiano infatti l’essenza della “diade” (2) principio dell’esteriorizzazione creativa, e della tendenza all’infinito (8), come elemento propulsivo della ricerca esoterica.

inserito il 08 05 2011, nella categoria Numerologia, Simbolismo, Tavole dei Fratelli

Tavola del fr:. G:. B:.

 

Cari Fratelli
Vivo in una mansarda e, dal grande velux posto proprio sopra il mio divano, posso vedere, comodamente sdraiato, il cielo e quel corpo celeste per il quale, debbo dire, ho sempre nutrito un certo interesse: la luna.

E’ stato per me stupefacente accorgermi, entrando per la prima volta nel tempio, come la Luna rientri fra i molti simboli che accompagnano la nostra Istituzione ed i nostri lavori.
Ho quindi cominciato a cercare di capire il significato di questo simbolo ed a cercare di capire cosa, per me in particolare, esso rappresenti.

Innanzi tutto mai avrei potuto pensare che la Luna avesse, per l’apprendista in particolare, un significato così pregnante e mai avrei potuto pensare come le cognizioni astrofisiche potessero avere una parallela interpretazione esoterica.

Ho quindi scoperto che la luna è simboleggiata, in Loggia, da un crescente di cinque giorni che avvia una nuova fase ascendente di sviluppo, proprio come il Profano che comincia una nuova vita per mezzo della sua iniziazione.

Essa è situata sulla cima della colonna del nord, bene illustrando la posizione dell’apprendista che lavora nell’ombra, sotto la guida del maestro, come promessa di rinnovamento per se stesso e per la Loggia.

La Luna non possiede luce propria ricevendo la propria luminosità dalla riflessione della luce del sole, esprimendo tutta la sua luminosa pienezza in quattro fasi.

Da una prima fase in cui essa non è visibile, arriva ad avere un quarto della sua superficie illuminata nella fase crescente. Al culmine della seconda fase essa è un semicerchio perfetto per arrivare, alla fine della quarta fase, a mostrarsi in tutta la sua perfezione di forme rappresentate da un disco pieno e luminoso. Tutto ricomincia ogni 28 giorni in un perenne rinnovamento che, nel suo divenire, rimane tuttavia immutabile.

 
Le quattro fasi lunari, i 28 giorni necessari per farle compiere interamente ed il tempo di rotazione e rivoluzione della luna (24 ore) mi hanno indotto ad approfondire l’aspetto numerico della vicenda, sollecitato sul punto dal suggerimento del fratello David.
Il quaternario sta così a simboleggiare l’uomo, creatura imperfetta che porta però in sé la scintilla del divino: Il quattro nasce infatti dall’unione della monade (Dio) col temano (sintesi creativa).
Così il 28 inteso come risultante del numero due e del numero Otto.


Il n.2 è la diade, principio generatore che esteriorizza Dio nello spazio e nel tempo, origine delle antinomie. La diade rappresenta così l’imperfezione, cioè quello stato che si realizza nel distacco dalla monade, dall’Uno.
Il n.8 è il doppio del significato del quattro e cubo del primo vero numero (Il due). Il Numero otto è così dotato di splendida forza propulsiva proprio perché primo numero che si esprime come potenza di potenza (2 al cubo risulta otto). Il numero otto, coricato su se stesso, rappresenta il simbolo matematico di infinito, a conferma delle sue capacità propulsive

Il pensiero allora corre al momento della mia iniziazione. All’ingresso nel tempio io ero quasi invisibile, claudicante, una pietra grezza tuttavia disponibile ad essere lavorata. La perfezione può essere ambita solo attraverso un continuo lavoro di affinamento e solo attraverso una continua, incessante e perpetua ricerca volta al proprio miglioramento.

 
Il perpetuo rinnovarsi delle fasi lunari che culminano si in un momento di perfezione (il cerchio luminoso e perfetto) ma che, poco dopo, ritornano all’imperfezione del buio è, per me, il continuo stimolo del mio percorso iniziatico che mi induce a non smettere mai di lavorare, di cercare, di dubitare.
Così anche per i numeri che caratterizzano le fasi lunari ed il tempo necessario per il loro compimento.
Mai avrei potuto pensare come il 2, il 4 e l’8 potessero avere una certa attinenza col mio stato di apprendista. L’imperfezione propulsiva dell’apprendista – paragonabile, almeno per quel che mi riguarda, alla foga del bambino che si lancia sulle cose della vita prima del pensiero — diventa così patrimonio del mio percorso massonico che mi ha indotto, ad esempio, a rivalutare il diritto-dovere dell’apprendista al silenzio e che, come avrete notato, accettavo con una certa difficoltà.
E strano pensare come la luna possa avere una certa incidenza nelle semine e nei raccolti, come la si associ al ciclo mestruale delle donne durando il ciclo lunare esattamente quanto il ciclo mestruale, appunto 28 giorni.
E strano ancora pensare al fatto che, in corrispondenza delle fase di luna piena, si registrino picchi di nascite ed è strano pensare come le maree siano regolate proprio dalla luna.
Il divenire delle cose ha, quindi, una piena corrispondenza con quella che è un importante simbolo della nostra istituzione.
Vi è tuttavia un altro elemento che suscita in me un notevole interesse e che, inaspettatamente, mi ha indotto a pensare all’incidenza che la luna ha nel mio percorso massonico.
Dal divano di casa mia, ogni volta che alzavo lo sguardo al cielo e vedovo la luna, avevo la sensazione che essa fosse sempre uguale. La parte visibile di essa mi sembrava cioè essere sempre la stessa.
Ho poi appurato che quella che ritenevo essere una sensazione è, invece, la realtà scientifica delle cose.
La luna ruota attorno al proprio asse e rivoluziona attorno alla terra ma la durata della rotazione e della rivoluzione è la medesima, 24 ore.

 
In 24 ore la luna ruota interamente attorno al proprio asse e, nel medesimo tempo, rivoluziona attorno alla terra.

 
Ecco perchè un osservatore posto nel medesimo punto terrestre, ad esempio il divano di casa mia, vedrà sempre la medesima faccia della luna proprio perché essa giungerà, in quel preciso punto terrestre, nello stesso momento di rivoluzione e rotazione.

Ovviamente, un osservatore posto, ad esempio, a Singapore, vedrà una faccia della Luna diversa da quella che vedo io dal divano di casa mia, ma sempre uguale dal suo punto di osservazione

La luna è in perenne movimento, essa ruota e rivoluziona, cresce e decresce ma si mostra, a chi la guarda da un punto fisso sulla terra, sempre con la medesima faccia.

Ebbene, cari fratelli, ciò è esattamente quello che accade a me all’interno delle colonne.
Io, all’interno del tempio, mi sento pienamente libero di essere perennemente in movimento, libero di ruotare e rivoluzionare ma altrettanto libero di mostrarVi sempre la mia faccia con la consapevolezza di essere Vostro fratello.
All’interno del tempio ed al Vostro cospetto io vivo un senso di libertà che, nel mondo profano, non avevo mai vissuto prima.

 
All’interno del tempio non conta il lavoro che faccio, non conta quanto guadagno, che orologio porto o che vestito vesto. All’interno del tempio io sono libero di essere piuttosto che apparire, sono libero di muovermi continuamente ma con la consapevolezza di potere, come la luna, mostrarVi sempre la mia vera faccia.

Un triplice fraterno abbraccio
G:. B:.


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