ANCORA ANTIMASSONERIA

inserito il 18 06 2020, nella categoria Oltre le colonne

Dal sito Masonic Gate

Anche in tempi di pandemia c’è chi non perde nè il pelo nè il vizio dell’integralismo massimalista e illiberale. Sono i 21 parlamentari “5 Stelle” ed un esponente PD che hanno firmato e ripresentato in Senato il Disegno di Legge che prevede “l’incompatibilità con la partecipazione ad associazioni che comportano vincolo di obbedienza come richiesto da logge massoniche o ad associazioni fondate su giuramenti o vincoli di appartenenza“.

In altri tempi, con un maggiore e più diffuso tasso di cultura e conoscenze storiche, una simile proposta, applicata alla Massoneria, sarebbe parsa del tutto assurda, non solo perchè la Massoneria, per lo meno quella ufficiale rappresentata dal Grande Oriente d’Italia è tutt’altro che segreta (infatti pubblicizza ampiamente le sue attività su siti internet, riviste, in frequenti convegni pubblici, incontri, ecc.), ma anche perchè il supposto giuramento massonico che tanto preoccupa i “5 Stelle” è in realtà un giuramento di fedeltà “alla Costituzione della Repubblica ed alle leggi che ad essa si conformano” (citazione testuale).

Già durante il dibattito in seno all’Assemblea Costituente venne affrontato il tema delle cosiddette società segrete. Ai verbali c’è una precisa richiesta, da parte di alcuni membri della stessa Costituente, di “specificare che la Massoneria non poteva essere considerata una società segreta“, non fosse altro per la sua rilevanza ed i suoi meriti sul piano storico e libertario; la risposta, sempre a verbale, degli altri Costituenti (la maggioranza), fu che era del tutto inutile precisarlo, in quanto “la Massoneria non poteva in alcun modo essere considerata una società segreta“.

Che dire? Altri tempi, altra cultura libertaria e democratica della classe politica. Oggi abbiamo invece a che fare con politici che hanno sostituito la capacità di approfondire, conoscere, studiare e comprendere la realtà, con l’arroganza del massimalismo e dei luoghi comuni di cui sono imbevuti e di cui si alimentano tramite tante fakenews sui vari rivoli incontrollati e incontrollabili di internet.

E così si preannuncia un altro attacco legislativo alla libertà di associazione ed alla Massoneria in particolare.

Elio Lannutti, primo firmatario 5 Stelle, in questi giorni ha infatti riproposto per l’assegnazione alle varie Commissioni (da quella Costituzionale a quelle degli Esteri, Lavoro, Giustizia, Difesa, Bilancio e Finanze) un Disegno di Legge che, se approvato, definirebbe “società segrete”, e come tali vietate dall’art. 18 della Costituzione, tutte quelle che “anche all’interno di società palesi, occultano la loro esistenza o tengono segrete congiuntamente finalità e attività sociali, e rendono sconosciuti, in tutto o in parte, e anche reciprocamente, i soci“.

Si tratta dello stesso Disegno di Legge già presentato nel 2018 (allora i firmatari 5 Stelle erano 22, poi il senatore Mario Turco ha ritirato la propria adesione), con alcuni passaggi che sembrano concetti copia-incolla dell’antica Bolla di Scomunica della Massoneria emanata nel 1738 da Papa Clemente XII.

A parte il fatto che come fedeltà allo spirito della Costituzione resta da stabilire chi abbia maggior credibilità fra un’istituzione come la Massoneria che si ispira da sempre a concetti di Libertà, Fratellanza, Uguaglianza e Tolleranza, e che a tali principi ha sempre attivamente ispirato tutte le più moderne Costituzioni (da quella Francese a quella Americana, ed anche quella Italiana, che vide il massone Meuccio Ruini presiedere la Commissione incaricata di redigerne il testo definitivo), e partiti come i “5 Stelle” che vogliono invece di fatto restringere i diritti civili e politici di una parte dei cittadini, sommariamente discriminati.

Solo nazismo, fascismo e comunismo (ad esclusione di Cuba) hanno avversato in modo simile la Massoneria (oltre al più cupo integralismo religioso, cattolico e islamico).

La discriminazione invocata dal Disegno di Legge dei “5 Stelle” (e di un rappresentante del PD) avrebbe conseguenze ancor più aspre per le incompatibilità che determinerebbe per chiunque ricopra cariche o uffici pubblici e risulti al tempo stesso partecipante ad “associazioni che comportino un vincolo di obbedienza, assunto in forme solenni come richiesto dalle logge massoniche o da associazioni similari“.

Come fa notare Enrico Oliari di “Notizie Geopolitiche” che ha sollevato per primo il caso, con questa formulazione i massoni, indipendentemente dai loro meriti professionali e dalle loro specchiate carriere, non potrebbero più essere magistrati ordinari e speciali, giudici onorari di pace, componenti delle commissioni tributarie e di giudici popolari delle corti d’assise e di assise d’appello, ma anche dirigenti delle pubblica amministrazione, ufficiali delle Forze armate, personale militare e delle Forze di Polizia, avvocati dello Stato, personale della carriera diplomatica e prefettizia, e dipendenti in generale del ministero dell’Interno, nonché amministratori e sindaci di società pubbliche.

Un massone non potrebbe più nemmeno fare il capo dei vigili del fuoco (nonostante che in altri paesi siano spesso proprio le logge massoniche a gestire con propri uomini e mezzi squadre di vigili del fuoco: è così negli Usa, è così ad esempio in Cile, dove la loggia Giordano Bruno di Santiago, gemellata con l’omonima loggia di Ferrara, gestisce da anni una squadra di pompieri volontari, chiamata “Pompa Italia” in onore dell’origine italiana dei suoi fondatori).

Senza contare poi il fatto che una recente ricerca del prof. Giovanni Greco, dell’Università di Bologna, ricerca trasfusa poi in una serie di pubblicazioni (“Maestri per le città”), ha rilevato che sono stati ben 300 i massoni che hanno degnamente amministrato, come Sindaci, tantissimi Comuni italiani, ed in genere sono tuttora ricordati come riferimenti esemplari per onestà e capacità nella storia di quelle città, dalle più piccole a quelle più grandi, come Roma e Firenze.

Naturalmente se l’iter del disegno di legge antimassonico dei 5 Stelle proseguirà in Parlamento, è scontato il ricorso alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo da parte delle principali Obbedienze Massoniche italiane.

L’Italia, ed in particolare alcune Istituzioni Regionali che avevano adottato simili criteri discriminatori nei confronti della Massoneria, hanno già subito in passato censure e condanne. E’ accaduto nel 2001 e nel 2002 quando la Corte di Strasburgo ha accolto altrettanti ricorsi del Grande Oriente su analoghe leggi discriminatorie promulgate dalla Regione Friuli-Venezia Giulia e dalla Regione Marche, condannate per aver violato articoli fondamentali (11 e 14) della Convenzione dei Diritti dell’Uomo.

Stefano Bisi, Gran Maestro della principale Obbedienza massonica italiana, il Grande Oriente d’Italia, ha già sostenuto che “una legge per vietare incarichi pubblici a chi è iscritto alla Massoneria è di fatto una legge fascista”. Ben ricordando che fu proprio il fascismo a mettere fuori legge le logge massoniche fra il 1923 ed il 1925.

In realtà quello che manca all’attuale classe politica è il coraggio, quanto meno la volontà, di affrontare una legge sistematica e generale sulle associazioni, legge che implicherebbe una chiarezza che oggi manca su tante altre tipologie di associazioni politiche, partitiche, religiose, ecc. (in realtà chi conosce e sa dove è possibile consultare gli elenchi dei loro iscritti?). E’ chiaro che entrerebbero in fibrillazione molti interessi. Altro che Massoneria.

Una incongruenza che è già stata evidenziata dallo stesso Gran Maestro Stefano  Bisi: “Il Grande Oriente d’Italia non è un’associazione segreta, c’è un sito internet dove parliamo delle nostre attività e iniziative pubbliche. L’elenco degli iscritti è segreto come quello di qualsiasi altra associazione, di qualsiasi partito, di qualsiasi sindacato, perché ogni cittadino ha il diritto di dire o non dire se fa parte di un’associazione, se la sera va in moschea o va in loggia“.

Il Grande Oriente d’Italia ha già raccolto, su questo punto, la solidarietà mondiale delle Grandi Logge Regolari, nella XVI Conferenza tenutasi a Panama nel 2018. Una vigile solidarietà internazionale che sarà probabilmente ribadita anche nella prossima Conferenza Mondiale che dovrebbe tenersi in Israele (coronavirus permettendo).

Nel frattempo c’è chi – come il già citato Enrico Oliari di Notizie Geopolitiche – si domanda “se fra le persone che non potranno ricopre incarichi pubblici in quanto partecipi ad associazioni con vincoli di obbedienza vi saranno anche i religiosi e i cresimati”.

Infine, per completezza di informazione, riportiamo i nomi di tutti i firmatari del disegno di legge sull’incompatibilità fra massoneria ed incarichi pubblici: come si diceva la proposta reca la firma di 21 senatori dei “5 Stelle” ed un senatore del PD.

Per i “5 Stelle” figurano: Elio Lannutti (primo firmatario), Barbara Lezzi, Pierpaolo Sileri, Maria Domenica Castellone, Elena Fattori, Nicola Morra, Primo Di Nicola, Gianluca Perilli, Alessandra Maiorino, Vincenzo Garruti, Mario Michele Giarrusso, Arnaldo Lomuti, Gianluca Castaldi, Daniela Donno, Gianluca Ferrara, Gianmauro Dell’Olio, Rossella Accoto, Vincenzo Presutto, Alberto Airola e Cinzia Leone. Per il “PD”: Mimmo Taricco.

Un’ultima annotazione: fino ad ora la Massoneria italiana in generale ha mantenuto un atteggiamento essenzialmente difensivo, ragionevolmente contenuto nelle espressioni e nelle reazioni rispetto alla ben più accesa protervia degli attacchi subiti (arrivati a perquisizioni e sequestri di registri presso la propria sede romana); semmai è il caso di riflettere sull’eventualità di passare ad una fase più attiva e pronunciata nell’affermazione dei sacrosanti diritti costituzionali della Massoneria e dei singoli massoni, come tali e come cittadini.

Si tratta di affermare, e non solo di difendere, l’agibilità politica di ogni cittadino, senza alcuna ingiusta discriminazione, senza l’umiliante ingiunzione di dover dichiarare l’appartenenza o meno ad alcuna lecita associazione (e fino a prova contraria la Massoneria è un’Istituzione del tutto legale) come viene oggi invece richiesta da vari uffici pubblici e vari partiti.

Un’intromissione, quest’ultima, nella privacy dei singoli, che dovrebbe a giusta ragione essere scongiurata  dall’Authority che tale privacy deve tutelare con adeguata solerzia. Ma poiché le cose non stanno così, è forse necessario che i massoni comincino a battersi maggiormente per il loro sacrosanto diritto individuale di impegnarsi in ogni aspetto della vita sociale, compresa la politica. Tenendo ben presente che così come la Massoneria non è una religione (ma è aperta ad ogni Credo), essa  non è nemmeno un partito né esprime indirizzi precostituiti in tal senso, ma lascia assolutamente liberi i propri iscritti di compiere le proprie scelte personali, purchè nell’assoluto rispetto di quei principi di pluralismo, tolleranza e democrazia su cui si basano i suoi insegnamenti.

La Massoneria non ha mai perseguitato nessuno. E’ sempre e solo stata perseguitata da chi teme la Luce di libertà che ha sempre tenuto accesa. Dovrebbe bastare questa considerazione, suffragata dalla storia e valida anche nel presente, per rendere facile la scelta da che parte stare. Almeno per ogni spirito autenticamente democratico.

Nel frattempo in attesa delle prossime mosse e (si spera) contromosse politiche, sarebbe opportuno anticipare una battaglia più strettamente culturale: come quella per modificare la voce “Massoneria” sulla Treccani e sui principali dizionari della lingua italiana (ad esempio il famoso Zingarelli) dove in modo assai tranciante la Libera Muratoria è tuttora indicata come “società segreta”, generando e perpetuando un ingiusto ed infondato equivoco fra un inesistente concetto di consorteria occulta e quello di un’Istituzione basata sul “segreto iniziatico” che è tutt’altra cosa. E non si tratta certamente di una differenza di poco conto…

A:. Mu:.

2 Aprile 2020

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PS

In un suo recente articolo apparso sul blog “L’Opinione”, Riccardo Scarpa ha ricordato che “tutti dovrebbero capire che la Massoneria è una istituzione iniziatica tradizionale, cioè mira ad elevare la consapevolezza dell’essere umano per farlo migliore, anche come cittadino. Cioè operante per il bene ed il progresso dell’umanità, per quanto possibile senza sete di potere. Che poi questo non gli riesca con tutti gli iscritti è nella fallacia umana. Forse v’è una chiesa in cui tutti i fedeli arrivano ad essere santi? Scrisse Dion Fortune nella sua Cabala Mistica: “La chiesa dovrebbe insegnare l’amore verso Dio, il cabaret l’amore verso le donne e la massoneria l’amore verso l’umanità”.


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