Di fronte all’offensiva del coronavirus, classificato dall’Oms come Covid-19, la massoneria dell’Emilia Romagna nelle sue varie espressioni non è certo rimasta inerte.

Da parte del Rito Scozzese Antico ed Accettato sono già stati donati respiratori, attrezzature e mascherine agli ospedali di Modena e Riccione, oltre a consistenti donazioni in danaro per centri di ricerca.

Altre donazioni ed iniziative sono in corso da parte di singole logge e del Collegio regionale dei Maestri Venerabili del Grande Oriente.

In collaborazione con la Croce Rossa si sta infatti organizzando un’azione benefica denominata “Spesa sospesa” presso supermercati cittadini, sul modello della notoria tradizione napoletana del “caffè sospeso” (un caffè od una colazione pagata e lasciata a disposizione del prossimo). In questo caso i fratelli provvederanno ad acquistare prodotti alimentari, che saranno poi raccolti e distribuiti dalla Croce Rossa ai centri o al domicilio di persone in difficoltà per l’epidemia di coronavirus.

Analogamente si sta organizzando anche un’assistenza medica volontaria e continuativa per il dormitorio pubblico di Bologna che accoglie senza fissa dimora e bisognosi, in questo periodo anche con aperture prolungate durante il giorno per evitare che queste persone siano costrette ad errare per la città esponendosi al rischio di infettare od essere infettate dal virus. Non manca il personale di servizio, ma è carente invece un adeguato presidio medico continuativo dello stesso dormitorio, presidio che la massoneria è intenzionata di assicurare tramite propri membri medici, attivi o in pensione, disposti volontariamente a turnarsi per coprire quotidianamente tale esigenza.

Molte altre iniziative di solidarietà sono in corso nei vari Orienti (ovvero nei vari territori provinciali) della regione in cui operano e sono presenti gruppi massonici. Nel complesso si tratta di interventi valutabili in diverse decine di migliaia di euro, e molto di più come valore umano ed effetto sociale di concreto aiuto verso chi si trova in difficoltà a causa di questa infausta pandemia (che già segnala la scomparsa di due fratelli a Parma, un noto medico e l’attuale Maestro Venerabile della loggia locale, mentre giungono notizie di diversi altri lutti, più numerosi, di massoni dal vicino Oriente di Pesaro).

Oltre al cordoglio, la massoneria emiliana sta giustamente pensando anche all’eventuale aiuto per i fratelli o le famiglia di fratelli che si trovino in difficoltà a causa delle conseguenze sanitarie od economiche dovute al virus. A questo scopo lo stesso Collegio Circoscrizionale dell’Emilia Romagna ha aperto una sottoscrizione fra tutti i massoni della regione.