DA MEZZOGIORNO A MEZZANOTTE

Perchè simbolicamente i nostri Lavori iniziano a Mezzogiorno e terminano a Mezzanotte? Tutto ha un valore simbolico. Probabilmente questa parte del Rituale è il retaggio dell'antica “Hora Italica” rimasta in vigore in molte zone d'Europa fino al 1800. La spiegazione può derivare da un orologio, finemente decorato da Paolo Uccello, posto sulla controfacciata del Duomo di Firenze.

inserito il 20 06 2016, nella categoria Ritualità, Tavole dei Fratelli, Tempo

Orologio Paolo UccelloTavola del fr:. G:. C:.

Loggia G. Savonarola n. 140 all’Oriente di Ferrara

Il cuore di ogni tornata è la Tavola Architettonica che viene scolpita dal Fratello di turno. Frutto di riflessioni, studi e approfondimenti viene messa a disposizione dei presenti per diventare essa stessa stimolo per ulteriori riflessioni ed approfondimenti. Essa viene declamata subito dopo il Rituale di apertura dei Lavori venendo così estrapola dal mondo profano e contestualizzata all’interno della Tornata.

Analizzando il nostro Rituale notiamo che esso è ricercato, articolato e, soprattutto, nessuna parola, nessuna frase è messa lì a caso. Dalla prima volta che ho messo piede in questo Tempio sono rimasto affascinato dal ritmo, dai gesti, dalle parole che compongono il cerimoniale della Tornata.

Ho, quindi, iniziato dapprima a seguirlo, poi a studiarlo ed, infine, a cercare di interpretarlo con l’intento di carpirne il senso e lo scopo. Il compito del Rituale, è quello di risvegliare le nostre coscienze dal sonno profano e di “sincronizzarle” tra loro, di fondere le nostre anime in modo da farle lavorare come se fossero una sola, di creare quello che viene definito un eggregore.

Questo miracolo si ripete ogni volta che ci riuniamo nel Tempio allorquando il Maestro Venerabile apre i Lavori. Le parole del Rituale, però, risuonano nell’aria, le sentiamo familiari e spesso le anticipiamo nelle nostre teste, ma, siamo sinceri, non sempre le ascoltiamo e quasi mai ne analizziamo il significato. 

–        Fratello Secondo Sorvegliante, qual è il vostro dovere?

–        Stando a Meridione, osservare il Sole al suo Meridiano, chiamare i Fratelli dal Lavoro alla Ricreazione e dalla Ricreazione al Lavoro

–        Fratello Primo Sorvegliante, qual è il vostro dovere?

–        Stando ad Occidente osservare il corso del Sole e chiudere il Tempio secondo l’ordine del Maestro Venerabile, dopo aver accertato che ogni Operaio abbia avuto ciò che gli è dovuto

–        Fratello Primo Sorvegliante, perchè il Maestro Venerabile siede all’Oriente?

–        Come il Sole, apparendo ad Oriente per dare inizio al giorno, illumina la Terra, così il Maestro Venerabile, sedendo all’Oriente per dirigere i Lavori, istruisce i Fratelli col lume della propria scienza muratoria

–        Fratello Primo sorvegliante, a che ora gli Apprendisti Liberi Muratori hanno consuetudine di aprire i loro Lavori?

–        A Mezzogiorno, Maestro Venerabile

–        Fratello Secondo Sorvegliante, che ora è?

–        Mezzogiorno in punto

Tranquilli non voglio sostituirmi contemporaneamente a tutte e tre le Luci, non ne avrei né il titolo né la competenza, ma ho voluto focalizzare la vostra attenzione su questa parte del Rituale.  In questo scambio viene fissato il tempo dell’inizio dei Lavori in Loggia: il Mezzogiorno!

Perchè simbolicamente i nostri Lavori iniziano a Mezzogiorno e terminano a Mezzanotte? Cosa facevano gli antichi muratori fino a mezzogiorno? Oziavano? Ovviamente non poteva essere così e, facendo alcune ricerche, ho potuto capire che il tutto ha un significato sia storico che simbolico.

Probabilmente questa parte del Rituale è il retaggio dell’antica “Hora Italica” rimasta in vigore in molte zone d’Europa fino al 1800. Sulla controfacciata del Duomo di Firenze, finemente decorato da Paolo Uccello, esiste un esempio ancora funzionante, di orologio che misura la giornata secondo la hora italica.

In esso le lancette girano in senso antiorario, come l’ombra delle meridiane, ed il quadrante è diviso in 24 ore. Ogni giorno l’orologio deve essere regolato facendo coincidere la Mezzanotte con il tramonto: stando ad Occidente osservare il corso del Sole e chiudere il Tempio secondo l’ordine del Maestro Venerabile. Da ciò ne deriva che, agli equinozi, il Mezzogiorno corrisponde al sorgere del Sole. Simbolicamente, quindi, la nostra tornata ha la durata di un giorno intero, finchè c’è luce.

Il bello dei simboli è che, spesso, non hanno un’interpretazione unica ed univoca, ognuno può vederci il significato che più gli si addice o che meglio riesce a carpire. Quindi possiamo vedere nel Mezzogiorno lo Zenith delle nostre coscienze o della nostra Età: “giacchè in grazia dell’ora e dell’età” recitano le Luci della Loggia. I nostri Lavori, quindi, iniziano all’apice delle nostre capacità psichiche e nel pieno della nostra forza e continuano fino al Nadir delle stesse, praticamente durano per tutta la nostra vita.

Tempo massonico

Come tutti noi sappiamo, il nostro rituale è la rappresentazione di un mito e “Il mito e la sua rievocazione strappano l’uomo al tempo che gli è proprio, al suo tempo individuale, cronologico, storico, e lo proietta, almeno simbolicamente, nel Gran tempo, in un istante paradossale, che non può essere misurato in quanto non costituito da una durata” (Mircea Eliade).

Andando oltre le possibili interpretazioni del significato reale delle parole, si può sicuramente affermare che la potenza del Rituale proietta il Libero Muratore in quello che possiamo definire il Tempo Iniziatico, un tempo sospeso, incantato, un tempo dello spirito che non ha nulla a che vedere con il Tempo Profano. Quest’ultimo  continua, sì, a scorrere inesorabile, ma chiuso fuori dalle porte di questo Tempio.

Ma noi Iniziati nel nostro Tempio riusciamo a sfuggire al tempo profano, riusciamo ad uscirne per entrare nel Tempo Iniziatico, che essendo dello spirito, non può essere né misurato né studiato con le regole profane. Il Tempo Iniziatico, in definitiva, è il nostro tempo, è il tempo nel quale ognuno di noi continua a scolpire la propria pietra cercando di portarla al più alto grado possibile di raffinatezza. Esso segue un ritmo individuale, personale, unico per ciascun Fratello.

Attraverso quel potente strumento che è il Rituale, noi Iniziati riusciamo a controllare e dirigere il tempo secondo le nostre necessità. La condizione indispensabile, però, per entrare in questa dimensione dello spirito è la completa sintonia con i fratelli di loggia, è la capacità di abbandonarsi, senza preoccupazioni e senza pensieri oscuri, e di lasciarsi trasportare nel mito. Solo in queste condizioni le nostre anime si fondono creando quella che mi piace vedere come un’Anima unica: l’Anima della Loggia.

Non credo che ciascuno di noi riesca ad entrare in questo Tempo incantato in tutte le Tornate, qualcuno ci riesce più spesso, qualcuno meno spesso e ciò può dipendere da tante cose, predisposizione individuale, pensieri profani non sopiti, o quant’altro. Quelle volte che mi sono reso conto di non essere stato capace di entrare  nel ritmo della Tornata sono uscito dal Tempio con l’amaro in bocca, insoddisfatto, avendo la percezione di aver perso una serata e il fermo proposito di non ripetermi alla Tornata successiva. La sensazione, infatti, che si prova quando si riesce a sfuggire al tempo profano, è impagabile, ci si sente completamente liberi, come se oltre le Colonne non esistesse null’altro e tutto il mondo fosse racchiuso all’interno del Tempio.

Tutti noi sappiamo che solo in questa sospensione temporale si riesce a provare veramente cosa voglia dire lo staccarsi dai metalli e cosa significhi avere la mente e lo spirito liberi di volare. In questa dimensione temporale noi tutti viviamo nell’intimità del nostro animo l’unione con i Fratelli e con il G.A.D.U., ricreando la migliore condizione possibile per poter compiere i nostri passi verso la Luce.

Tempo Einstein

Einstein ci ha insegnato che spazio e tempo sono elementi imprescindibili l’uno dall’altro e, se il Tempo si ferma, allora anche lo spazio non c’è più, nel senso che non riveste più l’importanza delimitante che gli attribuiamo nella vita profana. Allora anche il luogo in cui ci troviamo si smaterializza e veniamo proiettati in quello che la Tradizione chiama il Punto Geografico noto ai soli Figli della Vedova. Questo è un luogo dello spirito noto ai soli Iniziati che si materializza nel Tempio solo ed esclusivamente durante la Tornata. Il nostro Tempio, infatti, non è consacrato permanentemente ma lo diventa solo con la nostra presenza per mezzo del Rituale.

Se in questo momento un profano aprisse le porte di questo Tempio vedrebbe solamente la Casa Massonica, la sua facciata, dei personaggi ben vestiti, qualcuno in tunica nera, tutti con delle mantelline colorate. Costui, però, non avrebbe alcuna percezione del Luogo noto ai soli Figli della Vedova. Noi iniziati, invece, attraverso i Rituale abbiamo la capacità di raggiungere realmente questo Luogo dello spirito dove ci troviamo riuniti sotto un cielo stellato e dove sentiamo sul nostro volto la carezza della brezza che filtra dal colonnato.

Questa catena ci unisce al di là del tempo e dello spazio! Il mondo delle apparenze tiene i nostri corpi prigionieri in questo Tempio ove le nostre braccia sono allacciate. I nostri Spiriti sono liberi, al di là di queste mura, al di là delle frontiere, al di là dei mari.

Ecco, Fratelli, la nostra ricchezza è tutta nell’essere capaci di fonderci per risvegliare, ad ogni Tornata, l’Anima della Loggia e proiettarci nel Tempo Iniziatico. Ciò, però, si realizza, come già detto, solo quando riusciamo a lavorare in perfetta sintonia, quando tutto è giusto e perfetto. Il nostro compito è di difendere sempre l’Anima della nostra Loggia perchè è nel suo grembo che ciascuno di noi muove i propri passi verso la luce. Lasciamo fuori dal tempio tutti i sentimenti ed i comportamenti profani che ci impedirebbero di essere in sintonia con i Fratelli.

Se perdessimo la capacità di risvegliare ad ogni tornata il nostro eggregore, avremmo perso tutto quello per cui abbiamo duramente lavorato con conseguenze irrimediabilmente catastrofiche. Le nostre vite, infatti, sono comunque regolate dal Tempo profano e ne hanno a disposizione solo una parte limitata che, quindi, non può né deve essere sprecata: Mezzanotte sta per suonare!

Ho detto!

G: C:.

Loggia “G. Savonarola”

n. 140 all’Oriente di Ferrara

Tempo massonico 2


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