Da Santa Lucia – Noto (Siracusa)

Carissimi Fratelli,

Così inizia il Rito Solstiziale al quale abbiamo partecipato il 21 sera scorso e che in questa mia “cartolina”  voglio ricordare a tutti voi:

“Fratelli miei – Sorelle, Amici – Domani gli operai del Tempio si avvieranno al riposo che si sono cento volte meritato. Ci siamo riuniti in questo luogo, prima che i nostri lavori siano sospesi, per celebrare la Festa di San Giovanni dei Liberi Muratori.

Sì, fratelli miei, domani partiremo per quei luoghi dove sembrano attenuarsi i problemi della vita moderna, luoghi dove ci si augura di ritrovare la natura nella sua selvaggia maestà, sotto la carezza del Fuoco solare, immersa nel soffio dell’Aria vivificante, accanto alla freschezza di un’Acqua pura, in una Terra dove il corpo attingerà nuova Forza, dove il cuore si meraviglierà di fronte a nuove Bellezze, dove lo spirito lenirà la sua sete alle sorgenti dell’eterna Saggezza.”

Ebbene questi luoghi, io fortunatamente li ho raggiunti e da qui, dove la sera posso vedere sorgere in lontananza, dal mare di Siracusa, un’ enorme luna piena che fa brillare fin dove l’occhio spazia, la superficie di questo meraviglioso mare e dove, alzando lo sguardo, mi sento immerso e tutt’uno con la via Lattea e parte integrante delle varie costellazioni (ricordate la tavola dell’Oratore? Siamo composti della stessa sostanza delle stelle) che in questo periodo fanno bella mostra di se lungo tutto il perimetro dello zodiaco, facendosi ammirare in un cielo talmente limpido che ti fa sembrare possibile prendere una  stella, allungando le mani.

Da qui voglio inviare un profondo ed immenso ringraziamento a tutti i Fratelli che hanno partecipato al rito del Solstizio, ma soprattutto a quei Fratelli che, con assoluto spirito di abnegazione,  con fattivo e costruttivo impegno, hanno reso possibile il successo della serata.

Un Fratello di Loggia, l’altra sera, mi ha detto che siamo una buona squadra, gli ho risposto che la nostra Loggia è una grande Loggia e dobbiamo tutti essere orgogliosi di farne parte. In fondo se ci guardiamo indietro, ci si rende conto come si siano bruciate le tappe. In pochi mesi abbiamo ricostruito il nostro amato Tempio, ci siamo portati a pari con gli aumenti di salario ed ingressi e con i vari riti celebrati (inizio anno massonico, commemorazione defunti, solstizio) ed ospiti che ci hanno onorato con la loro presenza, penso che la nostra Loggia abbia ottenuto una visibilità sia interna che esterna fin’ora mai raggiunta: tutto questo è dovuto al meraviglioso e più che mai coeso gruppo che si è formato e che quest’anno festeggerà in maniera senz’altro adeguata, con le potenzialità fin’ora dimostrate, il quarantennale della propria fondazione. (nessuno ci potrà più definire catacombali).

Un pensiero va ai Fratelli assenti: sono veramente dispiaciuto per loro, per ciò che involontariamente o volontariamente, hanno perso.

Oltre ai complimenti e ringraziamenti che sono stati fatti a me ed alla Loggia, la sera stessa del festeggiamento, ho ricevuto mail e telefonate di complimenti e ringraziamenti da Fratelli e Maestri Venerabili partecipanti, non ultima la telefonata fattami dal Presidente Pezzano che, rinnovandomi  appunto ringraziamenti e complimenti, mi ha chiesto di preparare un articolo sulla serata da pubblicare su Erasmo.

Grazie Leo, Massimo, Giuliano, Alessandro, Guido, Roberto, Andrea, Vincenzo, Federico e se ho dimentico qualcuno spero non me ne voglia, chiedo scusa anticipatamente.

Un grazie particolare va a Simone che ci ha ospitati, mettendo a disposizione l’Oasi.

Preparandoci ad un autunno, che per la Loggia sarà senz’altro molto impegnativo, Vi rinnovo i ringraziamenti con un caloroso ed immenso T:.F:.A:..

Eligio:.