“Vogliamo contribuire a un’Italia che non ceda alla rassegnazione ma sappia progettare il proprio futuro“.  Questo l’impegno assunto dal Gran Maestro Gustavo Raffi, a sintesi della Gran Loggia di Rimini che ha chiuso i battenti in questa prima Domenica di Aprile, dopo tre giorni di partecipatissimi lavori (ci sono stati alcuni organi di informazione che hanno stabilito che l’assise dei massoni del Grande Oriente d’Italia abbia raggiunto e forse superato, come partecipazione, perfino il super-sponsorizzato Meeting di Comunione e Liberazione… ).

Nei commenti della stampa e delle televisioni che hanno seguito il convegno del G:.O:.I:. è affiorato anche un ricorrente stupore per l’apertura e la trasparenza con cui la massoneria si è presentata al pubblico e si sta confrontando con la società. Identico stupore anche per aver scoperto che nella massoneria vi sono molti, moltissimi giovani.

“Il nemico dell’Italia è la banalità – ha concluso il Gran Maestro di Palazzo Giustiniani – la corsa a cercare il proprio interesse. Occorre invece investire su giovani e cultura, formare coscienze e dare storia a valori divenuti difficili: la ragione, la solidarietà, la giustizia sociale, il pensiero libero. Anche nei momenti più bui, i Liberi Muratori moderni e i loro antenati non si sono mai persi d’animo. Non hanno mai perso il coraggio. Non hanno mai cessato di lottare per un’umanità migliore”. “Ancora una volta il confine per noi non è limite ma confronto – ha concluso Raffi – continueremo a lavorare per il bene dell’Umanità. Pietra su pietra. Non per alzare muri ma per costruire ponti. Una scelta profonda“.