IL MALE

La ricerca del Bene presuppone la percezione del Male, la sua comprensione e la sua trasformazione. Un ipotetico dialogo fra il Bene ed il Male.

inserito il 13 05 2011, nella categoria Esoterismo, Filosofia, Tavole dei Fratelli

Tavola del fr:. G:. P:.

 

La ricerca del bene presuppone la percezione del male, la sua comprensione e la sua trasformazione.
Il male esiste. Certo, esiste nell’Uomo.
Non penso che nessuno di noi possa davvero credere ad un Dio antropomorfo del bene o del male. Tuttavia, il male esiste ed è tra noi, in noi.
Naturalmente noi non l’adoriamo, ma cerchiamo di comprenderlo per vincerlo. Grandi pensatori hanno trattato l’argomento agli albori della filosofia
Aristotele definì l’uomo come l’unico essere libero di scegliere tra il bene e il male. L’uomo non è cattivo per propria volontà, ma per mancanza di conoscenza, di educazione e di cultura.

Per Platone Dio deve essere ritenuto innocente dei mali del mondo, del nostro far male; e quindi è per nostra scelta, è per nostra libertà che noi facciamo male.

A tali concezioni basate sul libero arbitrio dell’uomo si affianca la concezione cristiana di Agostino, sostenitrice dell’innocenza di Dio. Vi si contrappone Lutero con l’idea del Dio predestinante. Dio è l’autore dell’anima, di un anima che è destinata a peccare.

Nel più recente passato, l’esistenza del male è stata affermata da Jung: “L’uomo possiede per sua natura un’immensa capacità distruttiva… Oggi più che mai, è importante che gli esseri umani non sottovalutino questo pericolo che si nasconde dentro di loro. Esso è, sfortunatamente, fin troppo reale; questo è il motivo per cui la psicologia deve insistere sulla realtà del male e deve respingere quelle definizioni che lo riguardano come insignificante, o addirittura, inesistente”.

 
Più approfonditamente, Eva Pierrakos (moglie di John Pierrakos, l’inventore della bioenergetica, autrice de Il sentiero del Risveglio interiore, Il male e come trasformarlo, Unione creativa) sostenne che: “Quando si comprende che il male deriva da una temporanea distorsione della corrente dell’energia divina causata da specifici  malintesi, si può evitare di rigettarne l’essenza”

Del resto anche nella Bibbia Lucifero altri non è che un arcangelo caduto dal cielo che ha deviato dalle sue origini ed ha modificato il proprio sentiero.

Sulla stessa onda letteraria mi sento di porre Daniel Goleman e John Gottman, rispettivamente autori di Intelligenza emotiva, e di Intelligenza emotiva per un figlio.
In questi saggi vengono peraltro indicate precise metodiche in grado di far comprendere ad ognuno il proprio lato oscuro, le sue radici e come trasformarlo. Si tratta di metodi molto potenti e moderni, adeguati al progresso di cui l’umanità sente il bisogno. Se esistono, come credo, stati e gradi evolutivi, la comprensione e l’applicazione di queste scienze è forza motrice e trainante.

Il lavoro principale da compiere è personale e introspettivo. E’ necessario saper comprendere le proprie emotività negative e individuarne la causa. La semplice consapevolezza è in grado di attenuare la valenza di questa negatività che si traduce pertanto in energia positiva.

Si parte da qui. Così si trasforma il male in bene. il male, l’energia negativa che sorge da incomprensioni e malintesi e che può essere dissolta con la nostra intelligenza, con la ragione. Se noi poniamo, come dobbiamo porre, le nostre fondamenta proprio sulla ragione, sulla quale aggiungiamo l’intuito, ecco il nostro impegno; prima come individui, poi come coppie, poi ancora come gruppi, come società e come umanità.

La coppia. Ecco un altro grande strumento di crescita. Ogni malumore è occasione di confronto, di comprensione reciproca. Un ponte verso il Divino.

I figli. Quale migliore banco di prova di ciò che siamo e di ciò che vogliamo e sappiamo trasmettere? Saper comprendere un figlio significa innanzitutto empatia, condivisione delle emozioni e dialogo. Il più aperto dialogo, perché quel figlio siamo noi e in lui, nella sua totale autonomia, stiamo rigenerando la Vita (nel bene … e/o nel male).

Da qui, ancora, l’antica concezione, il vecchio Credo, del libero arbitrio, vero ed unico Giudice dell’Uomo.

Ecco un ipotetico dialogo tra il Bene (corsivo) e il Male tratto da un mio inedito manoscritto.

V Parte

* * *

B – L ‘Uomo a volte si chiede ancora che cosa sono. E dire che è ben chiara la mia essenza: l’Amore! E di nuovo esistono dubbi su cosa è l’Amore. Non occorrono complesse formule matematiche per spiegarlo. Una semplice equivalenza: Amore = Vita!
Io privilegio ogni forma di Vita. Naturalmente posso rinunciare al singolo o a una intera razza per salvaguardare una specie o l’intera Umanità.
Miro da sempre al progresso dell’Umanità. Vorrei tanto liberare l’Uomo e salvarlo, almeno questa volta, dal suo ripetuto destino.

MChe illusione! Come puoi ancora pensare di farcela? E a che scopo? E’ da una eternità che noi due ci sfidiamo. Questa è la prima volta che è nato un dialogo tra noi. Il confronto potrà far capire meglio la nostra diversa natura ma non credere che potrò mai rinunciare alla mia vera essenza: l’odio. E il fine ultimo dell’odio è la morte! Sono un umile e fedele servitore, come del resto dovresti essere anche tu, pur se di tanto in tanto lo dimentichi. Obbedisco al Padre Creatore secondo il ruolo che mi è Stato assegnato, in silenzio, portando il fardello degli insulti e il grave ruolo del boia. Mentre tu godi di tutti gli onori, io debbo reggere il peso della falce e della mannaia. Ma credi che sia semplice il mio compito? Non ascoltare le suppliche e godere dei pianti? Questo io devo fare, perché è solo così che si può garantire il mio servizio!

 
B – Come hai ragione. Ti comprendo e non ti biasimo. Il Padre ti ha creato nel migliore dei modi. Sei astuto, raffinato e perseverante. E forse hai ragione nel descrivermi come poco servile…

M Non ho usato il termine “servile”, e io a mia volta non sono mica un cicisbeo! Ripeto, sono un umile e fedele servitore, come appunto anche tu dovresti essere, anche se o pare che lo dimentichi.

B – Ma certo che sei un cicisbeo! Sei il vero cavalier servente al prezzo di moneta.
così sei stato ideato e continuerai ad essere per sempre! E’ questo che vuoi sentirti dire? Vuoi continuare la nostra lotta per il resto di questa eternità e poi per sempre?
No, caro mio. Non ti volevo affatto offendere!
Troppo comodo rinunciare al dialogo. Il confronto
è iniziato e non sarò certo io a cessarlo. E superbo come sei, nemmeno tu vorrai fermarlo.

M – Certo che no. Continua pure ma non so ancora dove vuoi andare a parare. Vuoi farmi rinunciare alla mia natura?

B – Tu hai la mia stessa natura, ma si è distorta. Sei frutto di un equivoco, di semplici incomprensioni. E te lo dimostrerò!

M Il dualismo che ha retto questo universo è ormai riconosciuto ovunque.
Anche la specie umana si è accorta del dualismo che garantisce l’Esistenza. con l’alternanza della vita e della morte. Perché solo da quest’ultima può risorgere la prima e rinnovarsi la vita. O vorresti che quest’ultima fosse statica e inamovibile? Se non si rinnova la vita invecchia. E il Padre ama il cambiamento, la giovinezza.

B – Lascia stare il Padre! Dalla vita nasce altra vita, da sempre! Tu sei al sordo comando di un Padre che non conosci, che hai frainteso.

M – Non ho frainteso nulla! Il Padre ha creato i due opposti: il bene e il male! Noi dobbiamo garantire l’eterno alternarsi della vita e della morte, sino a che il Padre lo vorrà.

B – E allora forse è proprio questo il momento. Hai dunque ragione. Il Padre ha deciso: clero convincerti e riassorbirti in me. Tu appartieni alla mia stessa energia e quando la Conoscenza ti avrà pervaso tornerai a me. Non ti considero neppure un nemico: sei solamente stato incompreso per tanto tempo e l’odio che provi è ormai grande come l’immenso amore che io provo per tutto, anche per te.

M – Incompreso un accidente! Un accidente che ti piglia! Il mio odio è talmente forte da non farmi equivocare l’autentico volere del Padre.
Hai ragione: il Padre ha deciso! Ma non come credi tu: Lui si è stancato e vuole la fine di tutto.
Il fuoco avvolgerà per l’ultima volta anche questo Universo! E per l’ultima volta ti avrò sconfitto. Definitivamente!  


* * *


B –
Non ci sono dubbi. ,Questo è lo scontro finale.
Abbiamo iniziato questo dialogo forse solamente per verificare la situazione, ma quest’ultima si rivela, ahimè, davvero critica.
Mai le nostre forze arrivarono ad una simile intensità e in particolare le tue, devo ammettere, non hanno precedenti.
Hai ragione, il Padre è stanco ed io con Lui.
L’Uomo ed il Mondo hanno subìto grosse perdite. La Terra è stata lacerata dai terremoti, inondata dai nubifragi, interi paesi sono spariti. Ed è stato proprio l’Uomo a stravolgere la natura e a causare tutto questo. Tu, anche questa volta hai agito in forza di una mancata Conoscenza dell’Uomo. Lui non sapeva fino in fondo che cosa stava causando. Il progresso dell’Umanità è stato dirottato in malo modo verso il suicidio in nome di un falso benessere.
Le malattie non hanno chiesto tregua alla tua spinta suicida. E poi ancora non pago hai saputo infierire il tuo colpo finale con il fondamentalismo. Questa disgrazia che rivali non ha, perché viene dalla scelta più diretta dell’Uomo. E’ stato il cancro dei cancri. Il dogma! La più grande forma di schiavitù! Ahimè!

M – Oh, come mi dispiace sentirti così affranto. Ma non ti dar troppo cruccio. Il Tempo è quasi scaduto e la fine è vicina. Datti pace, aaah, ah, ah!

B – Sei divertito, ma dovresti sapere che il Tempo è la più grande finzione che il Padre abbia creato e questo momento che tu credi breve potrà durare ancora una eternità.

M – Che duri quello che vuole. I’Uomo non potrà più riprendersi.
Ma quanto sono stato bravo?! Ammettilo, che mi dà piacere. E l’Uomo, povero miope edonista, avvolto nei suoi stupidi piaceri, nei suoi subdoli giochi di potere, non si è accorto di distruggere la terra sotto i suoi piedi. Senza riflettere sulla salvezza della sua stessa specie.
Stupido, stupido Uomo! Non si è accorto neppure quando ho creato il fondamentalismo. Una piaga così evidente! Eppure, si è sparsa a macchia d’olio. Non è stato l’Uomo a lasciarla diffondere così rapidamente?
Abbandonati, lascia L’Uomo alla sua autodistruzione. Non merita altro!
Non vedi come anche nelle piccole e sciocche beghe quotidiane il singolo si perde nel suo laghetto, senza vedere più in là del proprio naso. Non rispetta nemmeno il suo simile più vicino.
Dammi retta, è irrecuperabile!

* * *

B – Tu sei il Ma/e. Sei il negativo per eccellenza. Non puoi che essere pessimista per il futuro dell’Uomo. Ma io non demordo. Sono il Bene e sono positivo per definizione. So come l’Uomo potrò salvarsi!

M – Bravo, hai detto giusto. Siamo il positivo e il negativo. Siamo l’Energia che pervade l’Uomo e che regge l’Universo. Lo Yin e lo Yang, il maschile e il femminile, la luce e il buio, l’esterno e l’interno, secondo la legge del Tao.
Mi repelle la tua ostinazione nel voler salvare l’Uomo. Ma con che arroganza e presunzione ti ostini a voler prendere decisioni in nome del Padre? Solo Lui può decidere i destini delle specie e dunque dell’Uomo!
Vuoi prendere il posto del Padre? Sei ridicolo! Il Grande Disegno non è noto neppure a noi … e neanche lo vorrei conoscere.
I ‘Uomo, che doveva essere la migliore delle Creature, nella propria superbia, credeva di arrivare a scoprire ciò che è ignoto anche a noi.

B – L ‘Uomo Conosce più di quanto tu creda.

M – Ma sì, ha inventato un sacco di teorie e forse si è anche avvicinato ma senza mai credere Sino in fondo alle realtà che si era immaginato.
Io credo sia reale la teoria della prigione. Mi piace tanto e la trovo verosimile. Fu proprio l’Uomo a teorizzarla, prima con alcune religioni poi con la letteratura e la cinematografia.
L’Uomo potrebbe essere davvero il grande condannato. Pericoloso, come dimostra ancora di essere per tutto il Creato, deve restare sotto sorveglianza. La sua Anima, il suo Spirito, vagano in eterno roteando attorno a questo Mondo che il Padre ha creato come la più perfetta delle prigioni.
Da questo carcere non si può scappare. Ogni volta che uccido l’Uomo il suo Spirito si ritrova imprigionato in un’altra vita dentro allo stesso suo carcere. E sei proprio tu a riportarlo in vita, complice mio. Aaah, ah,ah!
Così all’infinito perché deve scontare l’ergastolo … ma forse il Padre ha ora deciso di interrompere il ciclo, ha deciso per la pena capitale!
Spariremo anche noi, ma cosa importa? Saremo assorbiti dall’energia del Padre!

* * *

B – Ti credi invincibile povero Male beffardo.
Sei potente, forte, astuto e scaltro.
Ti credi nel Giusto, e a seviziare l’Uomo provi piacere.
Ma ho un ultima arma…

M – Quale sarà la tua arma? Non vedi? Gli uomini sono stati decimati e i pochi rimasti sono al mio servizio! Darebbero l’anima per raggiungere i loro sciocchi fini.

B – Sono sopravvissuti anche diversi uomini di buona volontà che salveranno la specie, il mondo e tutto quel poco che ancora esiste di buono. Quegli uomini ritroveranno il Padre.

M – Ma dico sei cieco? Come puoi ancora pensare che l’Uomo si salvi? Questa partita è
chiusa! Tutt’al più il Padre creatore potrà dare origine ad un altro ciclo … ma anche questo mondo è concluso. Ed è giunto alla fine senza scoprire il Padre. Almeno su
questo non dovresti ormai avere più dubbi.

B – Non sono convinto. Il mio obiettivo può essere raggiunto anche da un solo Uomo.
Me ne basta uno. Convincente e contagioso, ancor più dei tuoi fondamentalisti.

M – E’ impossibile! Quelli li ho invasati su un credo molto comodo. Stanno arroccati in panciolle, in attesa della vita eterna, credendo di poterla guadagnare sacrificando i propri simili. Poveri sciocchi. Ma per loro è comodo. Hanno raggiunto la pace interiore affidandosi a un Dio ipotetico … peggio per loro!

B – L’Uomo che io voglio è l’erede della Tradizione che questo mondo ha avuto e che è grande e potente. Egli possiede quella Conoscenza che nemmeno tu puoi avere, per ora.

M – Non so di che conoscenza tu stia parlando, ma come puoi pensare che un solo Uomo possa convincere tutti gli altri? Credi sia un Dio?

B – Egli è di più che un semplice dio pagano. Egli è il Padre, lo stesso ed unico Padre Creatore.

M – Niente meno! E come può questo unico Uomo, Padre Creatore, convincere gli altri suoi simili, le altre parti di se stesso ormai bacate?

B – Col metodo semplice della trasmissione, della propagazione della Conoscenza.
Come le onde che nascono al centro di un lago dove è stato gettato un sasso, il Sapere fluirà da un Uomo all’altro, ai suoi più stretti vicini, alla sua famiglia, ai suoi amici, al suo popolo, ai popoli vicini, agli altri continenti sino a convincere il più lontano dei suoi simili che è identico a lui, che deve ritrovare la ragione e non farsi plagiare da alcun dogma, da alcun preconcetto…

M E con tutto il tempo che ha avuto, proprio ora, secondo te può ricominciare questa nuova opera?

B – L’Opera, infatti, non è nuova. E’ dal’inizio dei tempi che l’Uomo ricerca se stesso.
Ha cercato il Padre dalla notte dei tempi.
E per fare ciò sapeva che doveva perfezionarsi. L’Uomo non ha mai smesso di essere Apprendista. L’obiettivo del miglioramento e del progresso non sono mai stati del tutto abbandonati. Sempre qualcuno
è rimasto a reggere il testimone e a passarlo avanti.

MFrancamente mi sembra un po’ tardino per sostenere ancora questi discorsi. Sta per spegnersi anche l’ultimo dei tuoi testimoni. L’apprendista, come tu lo chiami, vacilla.

B – Sino a che l’ultimo degli Uomini garantirà il suo impegno a lottare per me, lo sosterrò con tutte le mie forze. L ‘Uomo, l’apprendista, è quasi pronto a spiegarsi a sé stesso, a divenire Maestro.

 

* * *

 

M – Cosa può insegnarsi ancora, l’Uomo, di così importante da riuscire a salvarsi?

B – A dialogare ininterrottamente con sé stesso, evitando di danneggiarsi evitando di suicidarsi.
Il dialogo di cui parlo, il dialogo con i propri simili parte proprio all’interno di Lui.
E’ il dialogo tra il Male e il Bene.
Sì, hai capito bene: il dialogo tra noi avviene proprio per ordine dell’Uomo.
Egli è il Padre e lo ha capito da un pezzo, ma se ne sta convincendo davvero solo ora!
e’ iniziato un dialogo che avrà un solo epilogo: la tua Comprensione e il tuo ravvedimento.

M Proprio ora che, come si dice, ti sto dando scacco matto?

B – Sì, proprio ora! Tu non accetteresti mai di raggiungere un obiettivo per partito preso.
Sei troppo intelligente e raffinato per approfittartene. Lu tua astuzia non è seconda al tuo elegante modo di essere cavaliere.
Ricordati, io sono il Bene e la mia lusinga non può essere falsa. Devi dunque credermi.

M – Sei davvero intrigante, ma ancora non capisco cosa vuoi dimostrarmi.
Per mio conto l’Uomo è un condannato, Il Condannato … come già ti ho spiegato poco fa. E ora tu insisti nel dire che addirittura egli è il Padre.
E’ una teoria, pur suggestiva, che non sta né in cielo né in terra. Come puoi dimostrano?

B – Con il dialogo! Con questo dialogo ti convincerò di quanto ho affermato.
Ti ho intrappolato in questo confronto dal quale non puoi più ritirarti. Ti assicuro che ne uscirai cambiato e l’Uomo sarà libero.

M – Mmmhhh…

* * *
B – Vedi, tutto nasce da piccolissime distorsioni della mia Energia.
L’Uomo è alla ricerca del suo perfezionamento per guarire da questa anomalia che riportata su grande scala porta inevitabilmente alla distruzione Sua e di tutto quanto il Creato. Egli deve guarire.
L’Uomo. Il suo spirito, inizialmente composto essenzialmente dalla Sua Energia Creatrice, ossia da Me, è diviso tra tutti i singoli componenti della Razza Umana.
Per questo ogni singolo Uomo è uguale all’Altro. Perché tra loro è stato diviso lo Spirito Creatore.
 Ma questa mia Energia Creatrice. Ahimè. ha un grosso difetto: non è stabile, si distorce con la malcomprensione degli eventi. Da positiva diviene negativa e si trasforma esattamente in quello che tu autonomamente rappresenti: il Male!

M – Perciò io avrei avuto origine da te che saresti il Padre? Ma dico…

B – Non ho detto questo. Il Padre è l’Uomo. Io rappresento la sua Energia Creatrice, il Bene, l’Amore, la Vita. Tu sei parte di Me. Sei la mia stessa Energia distorta che ha assunto una sua autonomia, che ragiona motu proprio, che è impazzita, che non riconosce più il Padre, che pensa che Egli sia altrove e che addirittura abbia imprigionato l’Uomo che merita di soffrire e di morire, che merita di essere condannato in eterno.
No, caro mio. L Uomo merita la Vita Eterna. Il Bene e il Progresso dell’Umanità sono stati ampiamente meritati, anche se la Tua Forza è divenuta ormai così potente da potere addirittura annientare il Padre.
Ma ti supplico, ascoltami e Capirai come davvero stanno le cose.
Uccidendo l’Uomo ucciderai il Padre.

M – Temo sia difficile che tu possa convincermi con queste teorie…  


* * *


B – Osserva l’Uomo neonato. Piange e si dispera se non gli si dedicano le giuste attenzioni. Egli si ciba soprattutto di Amore. I suoi genitori sono il suo mondo, la sua principale fonte di Vita, di Amore. L’Uomo, appena nato, non può ancora essere in grado di comprendere le e4gene altraì quelle della mamma o quelle del papà Il suo Amore è l‘erpressione di egoismo allo stato puro.
Egli vuole essere ed è al centro di tutto l’Amore che sente.
Ogni disattenzione dei genitori, purtroppo, può essere recepita appunto come una mancanza d’Amore. E forse lo è poiché il bisogno del Neonato è comunque talmente forte, anche quando può apparire banale, da non ammettere alcuna distrazione. Ogni istante di ritardo, di mancata risposta alle sue esigenze
fisiologiche, di fame, di sete, di sonno o di essere pulito e asciugato –  può diventare per lui un eternità la cui colpa è imputabile alla mamma o al papà.
A quella colpa, a quel non-amore Lui risponde con altro non-amore, con risentimento, con odio. Così si genera il Male, il desiderio di vendetta, di rivalsa.
Si genera la gelosia. espressione di egoismo, frutto del desiderio di un Amore che si vorrebbe tutto per se’…

M – A cosa vuoi portare con questa discutibile lezione di pedagogia?

B – Non essere frettoloso e presta attenzione. Questa è la premessa, la spiegazione dì come, sin dalla sua nascita l’Uomo ti genera, per una sua semplice malformazione energetica.
E’ dall’inizio che crea il suo cancro spirituale e lo continua ad alimentare per il resto della sua vita.
E’ da questa patologia che Egli deve guarire!
E’ questo il suo compito nell’attuale Creato! Deve capire sé stesso. Deve ritrovare il suo fondamento divino, poiché è Lui il Creatore. E’ il suo Spirito a generare l’Energia vitale. Io sono questa Energia e Tu ne fai parte.

M – Ma il Padre non dovrebbe essere Perfetto? 

B – L’Uomo è il Padre Creatore in questo Universo ed è suo compito tentare di perfezionarsi e ricercare dentro a se stesso la Perfezione.
Neppure a noi è dato conoscere se al di sopra dell’Uomo vi sono Ordini Superiori che nella loro eccellenza possano Governare il Tutto sconosciuto.
Ma nel Creato la Centralità dell’Uomo è indiscutibile. E’ da Lui che noi abbiamo origine. Male e Bene, comunque Energia Vitale.

M Questi discorsi cominciano ad interessarmi anche se mi danno un po’ di imbarazzo.

B – Posso continuare?

M – Beh, a questo punto…


* * *


B –
L ‘Uomo neonato viene educato ad un modo di amare meno egoista, rispettoso delle esigenze altrui. Deve capire, crescendo, che le attenzioni di mamma e papà non potranno essere per sempre onnipresenti. E ciò non per carenza d’Amore, ma per le esigenze logistiche della Vita. Egli deve capire che continuerà ad essere amato ma sempre meno assistito sino al raggiungimento dell’età adulta; età in cui dovrebbe rendersi autonomo e per questo certamente non meno amato.
Il suo Amore, da egoista deve maturare e diventare altruista. Ciò in forza della sua innata Energia Vitale positiva. il Bene. Quando Egli Ama, Vive!

Ma troppo spesso, durante ogni fase del suo percorso, parte di questa Energia, che vorrebbe esser sempre contraccambiata allo stesso modo, delusa per qualsivoglia equivoco, fraintendimento o altro, viene contagiata dal morbo della scarsa comprensione, si distorce e cambia flusso; diventa negativa e si rivolge non più al progresso ma al fallimento dell’Umanità.
Il bisogno insoddisfatto di Amore genera spesso Odio.
Pensa ad un adolescente che riceve un rifiuto amoroso. Egli, dopo una forte sofferenza, ha spesso un desiderio di rivalsa; il suo Amore è ancora egoista e si rifiuta di comprendere appieno gli altrui sentimenti o ciò che comunque sarebbe davvero meglio per entrambi. Egli vuole solo ciò che desidera, egoisticamente! La Comprensione potrebbe invece attenuargli il dolore sino a farlo sparire. Non è facile, ci vuole tempo, ma è l’unica strada. Amare una persona significa viverla. sentirla, capirne e rispettarne i voleri. Amare può anche significare rinuncia…

 

* * *

 

B – L’Uomo, nella sua debolezza, si rifugia spesso nel dogma. Per sua grave ed ulteriore debolezza, si arrende ad interpretazioni letterali. Volontarie sottomissioni a norme da Lui stesso Create in tempi più antichi, secondo altri intenti, per soddisfare diverse esigenze.
Ma il loro Amore è troppo spesso immaturo, egoista! Ormai troppi vorrebbero che chiunque fosse come loro. Fedele a chissà quali strampallerie! Dovrebbero, invece, Comprendere l’Amore che il Prossimo ha anche nei loro confronti, benché ingenui e pieni di immotivato e risentito odio.
Alcuni sono convinti dell’esistenza di un inferno e di un paradiso. Inferno e paradiso reali e non meramente simbolici, come forse vollero esser intesi all’inizio.
Anche tu, povero Male mio, ti sei forse convinto che questo mondo altro non sia che un inferno! E che l’Uomo vi sia stato mandato in virtù di chissà quale condanna! La condanna al perenne, ciclico e ineludibile alternarsi della vita che tiene imprigionato il suo Spirito!
E’ falso! E’ l’Uomo che, purtroppo, si Crea anche il proprio inferno.
Ma se solo riuscisse a Capire sé stesso, le dinamiche sottese alle proprie Forze, alle proprie Energie, Egli sarebbe salvo e potrebbe vivere felice nel suo paradiso. Un paradiso che solo Lui può creare!
L’Uomo, il Creatore! Ma Egli è oggi ammalato di cancro. Alcune sue cellule suicide aspirano alla sua morte, auspicando chissà quale resurrezione. E’ l’Uomo stesso e solo Lui che le può e le deve amputare, come appunto un arto incancrenito. A meno che anche in esse si possa riuscire a fare fluire nuova Energia vitale, nuova Vita, e allora anche l’arto più compromesso potrà guarire. Tuttavia, sino a quel momento deve esser messo in condizioni di non contagiare il resto del Corpo. Il Cancro deve essere circoscritto e vinto.
Ma le mie forze stanno ormai scemando e l’ultima mia arma
è quella che sto spendendo ora nel cercare di convincerti…

M – Basta così! Hai parlato sin troppo … le tue parole mi confondono … appaiono così profonde e sincere da toccare la mia più recondita essenza…
Ma se davvero la nostra forza ha origine nell’Uomo, allora Egli è veramente il Padre! E la mia presunta autonomia finirebbe con Lui…

B – Certamente, è così! Finalmente te ne stai rendendo conto. Stavo perdendo ogni speranza e invece ora ti stai convincendo! Evviva!!!
Guardati, stai cambiando colore
stai tornando ad essere simile a Me!

M Sì, mi pare. . .ma dunque se io sono parte di Te, sino ad oggi ho combattuto me stesso e il Padre..

B – Non temere, siamo ancora in tempo!!!
Vieni, mescolati in me. Insieme salveremo il Padre!
Insieme, salveremo l’Uomo, che era ormai alla deriva e che solo con la Comprensione di se stesso, in ogni sua componente, poteva salvarsi.
Dalla notte dei tempi Egli non ha mai smesso di cercarsi, di capirsi e di correggersi. Egli è sempre stato Apprendista di sé stesso.
La Vita, da Lui stesso Creata, forse gli ha fatto Capire per l’ultima volta che ne valeva la pena, e che può andare ancora Oltre, dove neppure Noi possiamo immaginare.
Pensa alla bellezza di un’alba e a quella di un tramonto. Pensa alla Magia che possono emanare. Pensa alla Magia di un cielo stellato, al profumo della terra bagnata e del fieno appena tqgliato. Alla voce armoniosa delle onde del mare. Pensa alle emozioni di due innamorati
Questa è la vera Magia! E Tutto ciò è talmente bello che è davvero inesprimibile…
Forse è giunto il tempo in cui può vivere e regnare una nuova specie umana, che sappia percepire a fondo tutto questo e che ne sappia godere. Magari verrà chiamato Homo integer aut spritualis! Probabilmente, con la sua nuova Forza, Egli saprà penetrare gli ancora oscuri meandri della ingegneria bio-genetica, della matematica infinitesimale e della fisica quantistica, e condurci in chissà quali Universi, oltre ad ogni barriera materiale, al di fuori di ogni tempo e di ogni spazio.

Pax et Bonum :.

 

G:. P:.

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